Polveri sottili e qualità dell’aria in ufficio
La qualità dell’aria che respiriamo è al primo posto nella scala delle priorità legate alla salute. L’esposizione allo smog e soprattutto alle polveri sottili hanno una correlazione diretta con la possibilità di ammalarsi di tumore ai polmoni. Ma le polveri sottili non sono presenti soltanto nell’aria inquinata dalle auto in città e più spesso di quanto si pensi ce le respiriamo anche in casa e in ufficio. Quest’ultimo può essere un ambiente davvero insidioso: le stampanti, per esempio, sono una micidiale fonte di polveri sottili.
A sottolineare la correlazione tra qualità dell’aria e tumore ai polmoni ci sono i risultati recenti di uno studio sulla qualità dell’aria condotto per 13 anni su un campione di 12mila torinesi (la ricerca fa parte del programma europeo Escape che ha analizzato la salute di 300mila persone in Europa) dimostrando che il rischio di ammalarsi aumenta del 22% ogni 10 microgrammi in più di particelle (PM 10 e PM 2,5) per ogni mc d’aria.
Quanto sia dannoso per la salute lo smog in città ce lo raccontiamo spesso, salvo poi fare poco per risolvere il problema, un aspetto invece sottovalutato è quello dell’emissione di polveri sottili da toner a casa, negli uffici e nelle scuole. Stampanti laser, fax e fotocopiatrici emettono una quantità di polveri sottili fino a 2 volte superiore rispetto a quella contenuta nell’aria esterna. Ebbene sì: l’aria che respiriamo in ambienti chiusi dove passiamo molto del nostro tempo, per esempio l’ufficio, è spesso più inquinata di quella di una strada trafficata.
Facciamo un passo indietro e diamoci due informazioni per capire meglio cos’è la qualità dell’aria, L’aria pulita contiene il 21% di ossigeno, il 79% di azoto e lo 0,03% di biossido di carbonio (CO₂). In un ambiente confinato dove si trovano delle persone la respirazione consuma però la componente di ossigeno (che è necessario ai processi metabolici) e l’aria si fa man mano più ricca di CO₂ e di umidità, anche questa emessa con la respirazione.
Quando il contenuto di ossigeno scende sotto il 15% e quello di CO₂ supera lo 0,07%, il che può avvenire anche per la sola attività di respirazione delle persone, diminuisce la capacità di concentrazione e si manifestano sonnolenza e cefalea. Per mantenere buona la qualità dell’aria in un ambiente confinato servono frequenti ricambi d’aria, tanto più se nell’ambiente sono presenti elettrodomestici (gli ioni positivi devitalizzano l’aria) e soprattutto dispositivi inquinanti come fax e stampanti.
Si tenga presente che le polveri sottili emesse durante i processi di stampa sono le più piccole e quindi le più pericolose per le vie respiratorie poiché vengono inalate e assorbite nel sangue senza che le normali difese dell’organismo possano fare da barriera. Nel tempo, l’esposizione a micropolveri da ufficio può provocare malattie gravi e danni permanenti.
Oggi non si può impedire a stampanti e fotocopiatrici a toner di emettere polveri sottili. Quello che si può fare utilmente (oltre ad arieggiare spesso gli ambienti) è bloccare le polveri sottili con degli appositi filtri prima che vengano disperse nell’aria e respirate. Il più diffuso è tesa Clean Air, distribuito dall’omonima azienda tedesca del gruppo Beiersdorf, che è un filtro applicabile con velcro sulla griglia di aerazione di stampanti, fax e fotocopiatrici di ogni modello.
Secondo le indicazioni del produttore tesa Clean Air cattura fino al 94% delle polveri sottili prodotte dai toner senza danneggiare gli apparecchi. Il filtro è costituito da uno speciale tessuto non tessuto in tre strati ed è garantito fino a 70.000 stampe o per la durata di 12 mesi. Il prodotto è certificato dall’Ente di controllo Europeo TUV Nord.
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Pubblicato da Michele Ciceri il 11 Luglio 2013