Poliisobutilene: formula e uso
Poliisobutilene, detta in breve PIB, nella pratica una gomma sintetica, in ambito più tecnico un omopolimero di 2-metil-1-propene. Questo materiale viene prodotto dalla polimerizzazione di circa il 98% di isobutilene con circa il 2% di isoprene. Se tutti ciò ci suona lontano e assolutamente privo di interesse, prima di abbandonare l’articolo meglio sapere che il Poliisobutilene è contenuto in numerosi prodotti di cosmetica che utilizziamo. Meglio sapere cosa ci spalmiamo addosso, no?
Poliisobutilene: formula
La struttura del Poliisobutilene è molto simile a quella del polipropilene, la formula bruta o molecolare è C4H8.
Poliisobutilene idrogenato
Lo troviamo in molte etichette come Hydrogenated Polyisobutene ed è un emolliente. Dal punto di vista chimico questo ingrediente è un polimero dell’isobutilene, appartenente alla classe delle isoparaffine, si presenta allo stato liquido, è inodore, incolore, solubile in olio minerale, oli vegetali e siliconi. Nei prodotti cosmetici è utilizzato perché da un effetto setoso, morbido e non unge, quindi è molto apprezzato.
Poliisobutilene: uso
Questa sostanza in commercio compare con altri nomi e viene venduta dalla BASF. I più noti sono “Oppanol”, “Oppanol B” e “Oppanol C”. Può essere ritenuto, guardandone le proprietà fisiche e chimiche, un valido sostituto dell’olio minerale
Quello più utilizzato è l’Hydrogenated Polyisobutene per le sue proprietà idratanti sulla pelle e per l’effetto che ha sui capelli: li rende più facili da pettinare, privi del classico effetto build-up, più lucidi e lisci. Troviamo questa sostanza usata sia come emolliente, sia come lubrificante, sia come agente waterproof, non ha un effetto irritante. Tra i prodotti che lo contengono, molte creme Anti-Età e contorno occhi, prodotti antismagliature ed elasticizzanti.
Poliisobutilene: caratteristiche
Liquido, inodore e insapore, il Poliisobutilene ha un colore che può variare dal giallo chiaro all’incolore. Al tatto risulta viscoelastico e mostra una eccellente impermeabilità oltre che una elevata flessibilità, fino a temperature che sfiorano i -50 ºC. Rispetto alla gomma naturale, da questo punto di vista, non c’è confronto.
Nella versione ad alto peso molecolare, il Poliisobutilene viene impiegato nella fabbricazione di adesivi o per rivestire la carta, se invece è a basso peso molecolare, meglio può rendere come modificante della viscosità degli oli lubrificanti.
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Pubblicato da Marta Abbà il 14 Marzo 2018