La polianthes tuberosa costituisce un tipo di vegetale erbaceo perenne originario delle zone tropicali dell’America Centrale e più precisamente del Messico.
Nei prossimi paragrafi scopriremo le principali caratteristiche di questa pianta insieme ad alcuni accorgimenti pratici per poterla coltivare senza problemi anche nelle nostre case.
Caratteristiche della polianthes tuberosa
Il vegetale fa parte della famiglia delle Amaryllidacee e, intorno alla fine del Cinquecento (ancor prima gli Aztechi iniziarono ad utilizzarla per via delle sue proprietà), ha iniziato a diffondersi in tutto il nostro continente. La polianthes tuberosa si compone di lunghe foglie nastriformi con numerosi steli che possono raggiungere e superare il metro di altezza; le foglie crescono arcuate, verso l’esterno e si mostrano di un bel colore verde acceso. La pianta non necessita di cure particolarmente impegnative; per farla crescere in maniera sana e longeva, basterà collocarla in ambienti spaziosi ed areati, trattandosi di una pianta che tende a svilupparsi per lo più in altezza.
È buona regola, piantare il nostro esemplare di Polianthes nei contenitori di terracotta, dal momento che questo tipo di materiale permette all’acqua in eccesso di evaporare con facilità. Per quanto concerne la capienza, è consigliabile adottare vasi dal diametro di circa 30 cm e alquanto profondi, considerando che devono sostenerne il peso e favorirne la crescita verticale. La Polianthes è dunque una pianta a bulbo coltivabile sia in vaso che in piena terra, anche se l’habitat ottimale risulta lo spazio esterno.
La fioritura, tipicamente estiva degli esemplari di polianthes tuberosa, avviene nei mesi compresi tra luglio ed ottobre. Le infiorescenze imbutiformi, presentano uno strato alquanto ceroso, sono a forma di stella, di colore bianco e danno origine a veri e propri grappoli che emanano un profumo dolce, intenso, assolutamente unico nel mondo vegetale. Ogni tubero produce 2 o 3 fiori un’unica e sola volta.
Come coltivare la polianthes tuberosa
Ecco una serie di semplici quanto pratiche accortezze per poter coltivare questa pianta anche nelle nostre case, per poter così godere della sua bellezza.
Esposizione ideale della polianthes tuberosa
La pianta teme fortemente il vento e gli sbalzi di temperatura: è pertanto consigliabile posizionarla nelle zone che offrono riparo dalle intemperie e dai raggi diretti del sole; infatti, questi ultimi, potrebbero avere un effetto dannoso sulla pianta bruciando le foglie e compromettendone la spettacolare fioritura.
Attenzione: se siete determinati a coltivare la polianthes tuberosa negli orti o nei giardini, prestate particolare attenzione al fatto che questa è una tipologia di pianta termofila, ovvero crescerà in maniera ottimale in quelle regioni a clima caldo o temperato. Durante il suo sviluppo vegetativo, la temperatura della messa a dimora andrebbe mantenuta costante intorno ai 20 gradi. Qualora la temperatura dovesse scendere al di sotto dei 20 gradi, si potranno manifestare problemi o condizioni peggiorative per lo sviluppo della pianta stessa. Il fiore patisce molto il freddo e, se non riceve abbastanza calore, il suo sviluppo e la sua crescita rallenterebbero fino a fermarsi.
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Terreno idoneo per la messa a dimora della pianta
Il terreno ideale dovrà essere di tipo universale organico, mescolato ad un sufficiente quantitativo di sabbia grossolana; la sabbia difatti, risulta indispensabile, poiché consente di canalizzare l’acqua delle irrigazioni in modo capillare; tutto questo garantirà una buona aerazione all’impianto radicale e scongiurerà la presenza di marciume alle radici.
Il tubero andrà a questo punto interrato ad una profondità di circa dieci centimetri. Subito dopo si dovrà procedere con annaffiature regolari, mantenendo il terreno umido ma non fradicio.
Come annaffiare la polianthes tuberosa
Durante la stagione primaverile, la nostra polianthes tuberosa andrà annaffiata puntualmente, incrementando il dosaggio di acqua solo nel periodo della fioritura. Ridurre le irrigazioni negli altri momenti dell’anno, garantendo comunque alla pianta un terriccio sempre fresco. In primavera, ogni quindici giorni, somministrare un concime liquido bilanciato unito all’acqua delle annaffiature.
Concimazione della pianta
Eliminare solo le parti secche della pianta per evitare che diventino veicolo di trasmissione di malattie parassitarie.
Moltiplicazione della pianta
La moltiplicazione delle polianthes tuberosa avviene per mezzo dei tuberi formatisi attorno alla struttura sotterranea principale e che andranno recisi in autunno, quando le parti verdi cominceranno a seccarsi, per poi essere trapiantati di nuovo a primavera.
Parassiti e malattie
La pianta potrebbe essere aggredita dagli afidi (comunemente detti pidocchi) o dal ragnetto rosso, particolarmente dannoso per l’intero apparato fogliare. Trattare da subito le aree colpite con antiparassitari sistemici.
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Curiosità sulla pianta
Si raccomanda di cogliere i fiori al mattino presto, recidendoli alla base, ma lasciando comunque le foglie sulla pianta; è un trattamento necessario affinché la pianta completi il suo ciclo vegetativo e riproduca nuovi tuberi più vigorosi.
Come accennato nei paragrafi precedenti, la polianthes tuberosa, è una pianta antichissima, originaria del Messico. A promuovere la coltivazione del vegetale sono stati i precolombiani che ne scoprirono le sue particolari proprietà curative; questa pianta dal forte aroma possiede qualità narcotiche e calmanti, tanto che gli stessi popoli precolombiani somministravano il decotto di foglie e radici ai viaggiatori stremati dai lunghi percorsi per far recuperare loro sonno e serenità.