Plumbago auriculata: caratteristiche e coltivazione
Plumbago auriculata, arbusto rampicante, originario dell’Africa e alcune volte anche dall’Europa del Sud, mostra un aspetto interessante e affascinante. Lo conosciamo come gelsomino azzurro e già questo appellativo fa capire che tipo di fiori produce. Fiori meravigliosi, delicati ma anche molto colorati.
I fusti sottili del plumbago auriculata possono arrivare anche ai 2 metri di lunghezza, sono semilegnosi e “decorati” da foglie piccole, dalla forma ovale appuntita e dal colore verde ma molto chiaro. Il periodo di fioritura di questo rampicante è quello estivo, da giugno in poi, quando spuntano degli ombrelli di fiori azzurri, a trombetta, con 5 petali.
Plumbago auriculata: caratteristiche
Oltre che gelsomino azzurro, il plumbago auriculata è chiamato anche piombaggine. Le sue caratteristiche più note, che lo rendono riconoscibile, sono il fatto di essere rampicante, la lunghezza anche fino ai 2-3 metri e il colore dei fiori, azzurro cielo, intenso. La loro forma richiama quella delle infiorescenze del gelsomino, durano parecchio, fino all’autunno, e profumano. Spesso troviamo il plumbago auriculata nelle aiuole e nei giardini come pianta decorativa.
Plumbago capensis
Il plumbago capensis è una delle varietà più diffuse dalle nostre parti come nel resto d’Europa. I suoi fusti legnosi sono più lunghi dello standard e ha un aspetto da semirampicante, sempre abbellito dai fiori azzurro cielo. Se vogliamo ospitarlo nel nostro giardino o sui nostri balconi, è necessario fornirgli un sostegno robusto, un grigliato in legno di buona qualità a cui aggrapparsi.
Questa varietà di Plumago resiste anche al freddo, fino a -8°C, a patto che lo si protegga un poco, ed è anche per questa sua caratteristica che risulta particolarmente apprezzato dalle nostre parti. Con la sua diffusione, sono spuntati anche dei cultivar con variazioni di colore: oggi possiamo scegliere tra il classico, l’“alba” dai petali bianchi e il “Dark blue” con infiorescenze blu profondo.
Plumbago rampicante
Quando si arrampica questo arbusto si arrampica da vero professionista raggiungendo altezze che non tutte le piante rampicanti si possono permettere. Questo anche grazie alla consistenza dei fusti. Le sue origini sono da ricercare in Africa, nel Sud, e per la varietà capensis, nella zona del Capo di Buona Speranza da cui essa prende il nome.
Esistono però altre specie di Plumbago auricolata, alcune con fiori grandi, altri con fiori piccoli, e ciascuna con foglie leggermente differenti ma sempre oblunghe e verde chiaro. Le più frettolose iniziano a fiorire ad aprile, la maggior parte in maggio e in giugno, tutte durano fino a settembre.
Plumbago: coltivazione
Coltivare il Plumbago auricolata è piuttosto facile, si può partire dai semi, ma anche più comodamente da una piantina acquistata su Amazon. Un set di ben 10 piantine, costa 13 euro, della varietà Capensis, in vaso.
Esposizione ideale per il Plumbago
Il plumbago deve essere piantato in una posizione che possa garantirgli un buon numero di ore esposto alla luce del sole. Nei periodi più caldi dell’anno potreste spostarlo in una posizione più ombreggiata ma mai senza luce altrimenti rischiate che non produca più i suoi bellissimi fiori.
Quanto annaffiare il gelsomino azzurro o plumbago
Il plumbago è una pianta adatta a sopportare i climi caldi e lunghe esposizioni al sole. Ciò nonostante, se volete ammirare i suoi fiori al massimo del loro splendore dovrete annaffiarlo quotidianamente almeno nei mesi più caldi dell’estate.
Potrete migliorare la salute delle foglie prevedendo anche irrorazioni dirette con uno spruzzino così da idratarle senza rischiare di rovinare le corolle dei fiori che sono invece molto delicate.
Plumbago: potatura
Per vedere una fioritura ricca e continuativa, è importante effettuare la potatura ogni anno, per ordinare ma anche per contenere lo sviluppo “esplosivo” e generoso di questa bella pianta azzurra. Il momento in cui farlo è subito dopo la fioritura, con coraggio, con un paio di forbici affilate, intervenendo su tutti i fusti del cespuglio ad un’altezza di circa 30 cm dal terreno.
E’ una operazione necessaria non solo per assicurarsi una fioritura di qualità, ma anche per non far ammalare la pianta che può ammalarsi perché piuttosto delicata. Si trova bene dove il clima è caldo e dove trova terreni sciolti, ben drenati, sabbiosi, leggermente acidi.
Plumbago blu
Come già accennato per la varietà Capensis, possono esserci dei cultivar di Plumbago che sfoggiano colori più scuri di quello classico celeste o azzurro cielo. Ci troviamo quindi dei bellissimi fiori blu, blu carico, per chi ama tinte decise.
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Pubblicato da Marta Abbà il 15 Luglio 2020