Pirolisi per ricavare carburante dai rifiuti plastici
I voli aerei inquinano molto ma il Regno Unito sembra essere intenzionato a sfatare questo luogo comune. Prima con i suoi aeroporti a basso impatto ambientale e poi con un volo speciale dove l’Aereo sfrutta carburanti ricavati dal trattamento di rifiuti plastici. L’aereo percorrerà 10.000 miglia, partirà da Sydney, Australia e arriverà a Londra, in Inghilterra.
Sarà pilotato dall’avventuriero britannico Jeremy Roesell che, prima di toccare Londra, farà tappa alcune tappe tra cui lo Sri Lanka, la Giordania e Malta. Il carburante è stato ricavato da rifiuti in plastica ed è stato sviluppato dalla società irlandese Cyna Plc. Il processo industriale attuato è stato la “pirolisi“, la plastica è stata sciolta in un ambiente privo di ossigeno per creare un distillato simile al petrolio, dal quale si sono ricavati diversi combustibili.
La società Cyna Plc afferma che la tecnica di produzione del petrolio non rilascia emissioni nocive e che il prodotti finale è paragonabile al diesel convenzionale ma con una qualità superiore. La Cyna Plc, con le plastiche che non possono essere convertite in carburante, ci fabbrica pavimenti, insomma, non butta vie niente!
Il combustibile ricavato dai rifiuti plastici è già stato testato per alimentare automobili ma questo sarà il primo test aereo. Per produrre i 400 litri necessari per il volo, sono stati smaltite 5 tonnellate di rifiuti di plastica.
Ogni anno, nelle discariche degli Stati Uniti, si accumulano 26 milioni di tonnellate di materie plastiche. In Europa la produzione di rifiuti plastici scende a 15 milioni di tonnellate l’anno.
Se per bus, auto e treni, sono disponibili alternative elettriche, per gli aerei il discorso cambia. Volare è di vitale importanza e lo sono anche i combustibili. Il carburante derivato per pirolisi dai rifiuti plastici, è una buona strategia. Probabilmente non ci sono abbastanza rifiuti plastici per alimentare tutti i voli di linea di un aeroporto, ma tale stategia, combinata all’uso di biocarburanti, può rendere la vita più facile alle compagnie aeree e ai suoi passeggeri.
Nella Foto, Jeremy Roesell
a cura di Anna De Simone
Pubblicato da Anna De Simone il 1 Settembre 2012