Pioppo: varietà, caratteristiche e foglie

pioppo

Pioppo, da Populus, è il nome di un albero molto noto e piuttosto diffuso nell’emisfero settentrionale, cosa che non va ad intaccare la sua fama e la sua bellezza. Appartiene alla famiglia delle Salicacee e cresce molto rapidamente, fino a 30 metri, i record di altezza variano anche di specie in specie e di pioppo ne esistono circa trenta. In Italia incontriamo molti di questi alberi in Pianura Padana: viene coltivato vicino alle rive del Po’ e anche solo passando con l’auto o con il treno, si nota subito la sua presenza.

Pioppo bianco

Il P. bianco ha le foglie più chiare ma il colore è chiaro anche sulla corteccia già di natura non certo troppo cupa. Quando si parla nello specifico di pioppi bianchi, si vuole però intendere il “populus alba”, dotato di corteccia e di pagina inferiore delle foglie bianche. Lo si può confondere con quello grigio, che però di solito cresce di più in altezza, oltre ad essere meno candido.

Bianco o non bianco, la chioma di questo albero non è fitta, ha una forma elegante e longilinea, che fa sembrare il pioppo più alto di quello che è. Questo suo colore chiaro, ben distinguibile da quelli di altri alberi, lo rende particolarmente apprezzato anche quando si tratta di creare “movimento” visivo in parchi e giardini. Dritto dritto e nodoso, il tronco presenta molte ramificazioni, la corteccia è bianca, al massimo di un colore grigio ma sempre molto chiaro, che si scurisce leggermente con l’età ma mai arrivando a sfumature scure.

pioppo

Pioppo nero

Nella trentina di specie diffuse di pioppo c’è anche quella nera. In verità non è proprio nera la corteccia degli esemplari di questa varietà ma la si nota e la si chiama così perché è effettivamente molto più scura della media. Assume fin da subito una tonalità grigia, accentuata, e le foglie sono leggermente più scure, addirittura color rame in primavera. Altra specie è quella detta “balsamina” perché ha delle gemme invernali che quando in primavera si aprono, emanano un forte e gradevole profumo.

Pioppo tremulo

Molto meno diffuso del bianco e del nero, ma con un nome che suscita curiosità, c’è anche il “tremulo”. Si chiama così, come immaginabile, perché in presenza anche di un venticello molto molto lieve, la sua chioma e ogni sua singola fogliolina, trema, vibra, si agita delicatamente.

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Pioppo: foglia

Le foglie dei pioppi sono molto facili da riconoscere più per il colore che per la forma. La forma è ovale, oppure romboidale, possono essere anche lobate però, la cosa più evidente è però il fatto che la parte superiore assume un colore bruno-verde ed è più lucida mentre quella inferiore risulta più chiara e opaca.

Con questo albero, con tanti di questi alberi, si creano spesso schermature o barriere frangivento. Vanno però difesi da pericoli come la crisomela, che rode le foglie e ne causa la deformazione o, soprattutto nelle piante più giovani, e trascurate, la morte.

Pioppo: caratteristiche legno

A sua volta anche il legno ha i suoi nemici, prima tra tutte o quasi la larva del punteruolo che, scavando delle gallerie all’interno dei rami, “uccide” le piante meno resistenti per essicamento. Un vero peccato perché il legno di questa pianta è particolarmente bello e apprezzato. Non solo per mobili ed oggetti di arredo ma anche per accessori da giardino. Quali? Ad esempio la casetta per gli uccelli decorativa, 6×6 cm, su Amazon acquistabile a 3,69 euro compresa di corda per appenderla

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Pioppo: polline

Prima di concludere, un accenno al “difetto” più noto di questo albero, il polline che tanto fa impazzire chi ne risulta allergico. Questo problema è piuttosto diffuso e fastidioso. I frutti, che sembrano piccole capsule a forma di uovo, contengono semi lanuginosi ma quando maturano, rilasciano dei semi che vengono poi dispersi nel vento. E vanno così ad infastidire che ne è allergico.

Pioppo: curiosità

Andiamo prima di tutto a scoprire da dove arriva il suo nome. Dal latino “Populus”, lo si associa infatti all’idea di albero del popolo ma lo si fa erroneamente perché l’etimo è differente e non ben conosciuto, potrebbe anche essere greco.

Ci sono altre ipotesi meno tecniche e più creative come quella che fa derivare il nome di questo albero da piazza del Popolo di Roma, da un antico boschetto di pioppi neri che sarebbe cresciuto lì in tempi non sospetti. Da Roma passiamo a Venezia dove troviamo una barca tutta in legno di pioppo costruita dal barcaiolo chioggiotto Antonio Salani che vinse la prima regata storica della città. Ancora lo stesso legno sarebbe stato usato da Leonardo da Vinci per tutt’altro scopo, ovvero per dipingere la sua celebre Monna Lisa. Non il legno ma la corteccia, può essere anche mangiata, condita con un po’ di olio e di sale, solo dopo essere stata lavata accuratamente.

Troviamo questo albero ben presente anche nella cultura celtica dove rappresenta una pianta dedicata ai morti in battaglia e un segno zodiacale per i nati dal 4-8 febbraio, 1-14 maggio, 5-13 agosto, 3-11 novembre, persone che tendono al pessimismo, alla contemplazione e alla critica.

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