Pioggia acida e inquinamento
La pioggia acida è il risultato di un alto livello di inquinamento atmosferico. Quando l’ossigeno e il vapore acqueo naturalmente presenti nell’atmosfera si mescolano allo smog creato dagli inquinanti industriali con l’aggiunta dei gas di scarico delle auto, ecco la pioggia acida.
L’acqua di una pioggia acida ha un pH inferiore a 5. Spesso anche di molto. In molti casi il pH delle soluzioni che ci cadono oggi in testa è compreso tra 2,5 e 4,5 a malapena. Cioè molto al di sotto del valore normale della pioggia che varia tra 5 e 6.5 a seconda delle condizioni ambientali.
Una pioggia acida è una pioggia di acqua? Mah, ci vuole un bel po’ di ottimismo per dirlo. Si pensi che l’acqua piovana che le nostre bisnonne raccoglievano per il bucato e l’igiene personale (perché considerata migliore di quella di fonte) aveva un ph di 6,5 circa. Dunque come può un’acqua a pH 2,5 essere considerata uguale?
Le conseguenze di una pioggia acida le vediamo nella natura che ci circonda. Gli alberi sono il primo campanello d’allarme. Le soluzioni acide attaccano le foglie e le fanno seccare, nel tempo causano anche malattie alle radici e le piante perdono la capacità di assorbire le sostanze nutritive dal terreno.
Sottoposti all’azione di una pioggia acida, pian piano gli alberi muoiono e anche il sottobosco cambia perché cambia la composizione chimica del suolo. I suoli ricchi di calcare e di arenaria resistono meglio e in parte riescono a neutralizzare le deposizioni acide. I suoli granitici invece risultano aggrediti più facilmente.
Una pioggia acida è il risultato di un grave degrado ambientale. L’unico rimedio consiste nella riduzione del livello di inquinamento atmosferico. Le fonti di biossido di zolfo, ossidi di azoto, cloruro di idrogeno, monossido di carbonio e altri composti minori inquinanti devono essere combattute con ogni mezzo a disposizione.
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Pubblicato da Michele Ciceri il 27 Settembre 2015