Il pino mugo è una pianta molto rustica, presenta una crescita lenta ed è tra le conifere dalle dimensioni più contenute. Si può coltivare in giardino per sfruttarne le proprietà o semplicemente per apprezzare la forma compatta del suo cespuglio sempreverde.
Pino mugo: proprietà e pianta
La specie Pinus mugo è una conifera sempreverde della famiglia Pinaceae. E’ famosa per la preparazione di un liquore e di un olio essenziale che si estrae dai suoi rametti più giovani. Per la produzione del liquore di pinus mugo si utilizzano le gemme e le pigne. Il liquore pino mugo è preparato con grappa, zucchero, pigne e gemme di pino mugo; non manca la variante preparata con una base di alcol etilico in sostituzione della grappa.
Per le sue proprietà terapeutiche, il pinus mugo è stato inserito nell’elenco delle piante officinali spontanee soggette alle disposizioni della legge 6 gennaio 1931 n. 99. In Italia cresce spontaneamente in diverse zone di montagna. Il suo habitat naturale, infatti, è rappresentato dalle Alpi Orientali. Per sfruttarne le proprietà terapeutiche si usa il suo olio essenziale: se ne usano poche gocce da aggiungere sul cuscino in caso di raffreddore o naso chiuso. Si può usare per massaggi in caso di dolori muscolari.
Dove comprare questo olio essenziale? Nelle erboristerie più fornite o su Amazon. Per tutte le info ti rimando alla “pagina Amazon” dove troverai una selezione di oli essenziali di pino, tra cui diversi oli essenziali di Pino mugo di grado alimentare, estratti dai giovani getti di pino mugo.
Nota bene: proprio perché puro e concentrato di principi attivi, tale olio essenziale non va usato da solo. Per l’uso topico, l’olio essenziale di pino mugo va diluito con altro olio vegetale come, per esempio, l’olio di oliva che usi in cucina!
Come coltivare il pino mugo
Ama il sole e il freddo: questa pianta ha un andamento cespuglioso e per questo si può coltivare in giardino per realizzare incantevoli zone verdi. Richiede poche cure e, come suggerisce il suo habitat naturale, tollera benissimo il freddo.
Puoi comprare una pianta di pinus mugo dal vivaio oppure, ancora una volta, sfruttando la compravendita online. Il periodo migliore per piantare il pino mugo cade in autunno.
Ricordati di dedicare al pino mugo lo spazio sufficiente per la crescita: l’andamento cespuglioso potrebbe fargli raggiungere fino a 4 metri di diametro. Tra le varietà più diffuse e apprezzate vi è il Pinus mugo Pumilio che rimane piuttosto bassa e non supera i 2 metri di altezza.
Come gli altri pini, anche il pino mugo presenta foglie aghiformi, dure e pungenti. Le foglie sono molto ornamentali, di colore verde intenso e lunghe mediamente 4-8 cm. Quando produce le pigne? Il pinus mugo produce pigne tra aprile e maggio. Le pigne sono di colore bruno-rossastro, molto ornamentali e lunghe circa 5 cm.
Pino mugo: cure
Le cure da dedicare al mugo non sono particolari. Dovrai però fare un buon lavoro al momento della messa a dimora. La pianta vuole una posizione molto luminosa ma può adattarsi anche a mezz’ombra.
Presta attenzione al terreno: il suolo deve avere una reazione acida ed essere ben drenante. Quando scavi la buca per l’impianto, lavora bene il terreno e, sul fondo, aggiungi almeno 2 cm di ghiaia (o argilla espansa). Se non sei sicuro della qualità del tuo terreno, sempre nella buca, predisponi un ulteriore strato di terriccio acido di almeno 4 -5 cm di spessore. Solo a questo punto potrai svasare la pianta e metterla a dimora.
Dopo aver svasato il mugo, elimina il terreno che si stacca facilmente dalle radici. Poni la pianta nella buca e riempi gli spazi vuoti con lo stesso terreno dello scavo. Compatta bene il suolo. Se il terreno del tuo giardino è calcareo, ti conviene riempire gli spazi non con il terreno di scavo ma con ulteriore terriccio acido o terreno per conifere.
In questo modo avrai costruite le condizioni ideali per l’attecchimento dell’apparato radicale del tuo mugo in giardino.
Tra le cure da dedicare alla pianta figura solo una blanda concimazione. Se la pianta si sviluppa robusta e il tuo suolo è ideale, in realtà, non è necessario concimare… tuttavia, per precauzione, ti consigliamo di applicare un po’ di concime una volta all’anno. Quando? In primavera. Puoi somministrare concime a lenta cessione con azione acidificante come il solfato di ammonio.
La concimazione è sempre consigliata nei primi tre anni dall’impianto. Ricorda di non eccedere col concime e seguire le dosi indicate in etichetta del prodotto che scegli.