Piccolo Levriero Italiano: carattere e prezzo
Piccolo levriero italiano, un levriero in miniatura a tutti gli effetti, un piccolo atleta raffinato ed elegante come pochi altri cani, credetemi. E’ considerato quasi all’unanimità un modello di grazia e distinzione. Questa razza canina, ovviamente di origine italiana, è stata riconosciuta dalla FCI, unisce in sé garbo e potenza muscolare in un fisico armonioso e decisamente piccolo: 5 Kg!
Oltre a comparire in molte opere d’arte, ha frequentato negli anni numerosi personaggi importanti della Storia, dame illustri e letterati come Federico il Grande e Caterina II di Russia. Cosa li aveva tanto colpiti di questo Piccolo Levriero Italiano? Scopriamolo.
Piccolo Levriero Italiano: origini
Il Piccolo Levriero Italiano ha origini molto antiche, lo raccontano i fossili risalenti a circa 5000 anni fa trovati in Egitto e considerati appartenenti a cani molto simili all’attuale. Dall’Egitto sono arrivati in un baleno in Italia, terra che è considerata la loro vera patria. Siamo attorno al quinto secolo a.C. quando questa razza ha attraversato la Laconia, in Grecia, dove è rimasto raffigurato su vasi e terrecotte, ed è arrivato nella penisola diventando subito un protagonista.
Ci sono infatti una serie di raffigurazioni di Piccolo Levriero Italiano che secolo dopo secolo troviamo sfogliando libri di storia dell’arte, segno che questo cane è sempre piaciuto. La sua storia si è intrecciata con quella di noti italiani, a partire dai precursori sia etruschi che romani, che lo hanno ritratto in intagli e sculture, oltre a dedicargli testimonianze scritte. Lo ritroviamo nel Medioevo, dipinto persino da Giotto, poi nel Rinascimento, con Michelangelo e poi di pennello in pennello fino a Giambattista Tiepolo e ad oggi. Oggi è più facile vederlo immortalato in foto poi postate sui social network. Il Piccolo Levriero Italiano è sempre e comunque in splendida forma.
Da sempre è stato allevato sia come cane da caccia, la sua specialità erano la caccia al fagiano e alla lepre ma dal XIX secolo in poi la sua carriera ha subito una deviazione verso un ruolo più sociale. Oggi è un cane da compagnia ma molto ben considerato, prima della seconda guerra mondiale ha avuto però un forte momento di crisi. Una sorta di crisi di identità: la razza del Piccolo Levriero Italiano aveva infatti perso l’istinto venatorio ed aveva solo esemplari nani, fragili, delicatissimi.
Un disastro, fino a quando, proprio in Italia, è arrivata la svolta salvifica. A rimboccarsi le maniche è stata una donna coraggiosa e buona, la Marchesa Maria Luisa Incontri Lotteringhi della Stufa, titolare di uno storico allevamento, ha salvato e riscattato il Piccolo Levriero Italiano oggi desiderato e con numeri, almeno in Italia, in crescita.
Piccolo Levriero Italiano: aspetto
Meno di 40 cm al garrese, circa 5 Kg di peso: il Piccolo Levriero Italiano è un cane indiscutibilmente di piccola taglia, emblema di eleganza e dinamismo. Molti lo reputano e lo apostrofano come cane aerodinamico e non hanno tutti i torti. Forse alla base della sua particolare andatura, c’è questa sua specificità.
La struttura non è affatto gracile come sembra, il tronco sta nel quadrato, si muove con grazia e distinzione, resta impresso come riesce ad unire velocità e tempra: su brevi distanze può raggiungere i 60 km/h di velocità. Tra i cani il Piccolo Levriero Italiano si può eleggere come l’atleta gentile e raffinato, nobile e prestante. Vince, eccelle, ma con classe, mai con scorrettezze o spavalderia. Non è un animale che se la tira.
Pur non essendo affatto debole, ha comunque un’ossatura secca ed asciutta, una corporatura leggera e una muscolatura allungata. A dare l’idea di una sagoma sinuosa ci sono anche gli arti, lunghi e asciutti, e il torace stretto, infine la coda lunga e sottile. Il muso è appuntito, spuntano occhi grandi, scuri e tondeggianti, orecchie “a tetto” alte ed un tartufo quasi sempre nero, ma comunque scuro.
Piccolo Levriero Italiano: colori
Il pelo del Piccolo Levriero Italiano ha uguale lunghezza in tutto il corpo, è sempre liscio e raso, sempre piacevolmente setoso. Questa razza non ha sottopelo e i colori ammessi dallo standard per il mantello sono nero, grigio, ardesia e isabella. Di qualunque sfumatura sia il Piccolo Levriero Italiano è sempre vivace , affettuoso e docile. Non facciamoci ingannare da effetti ottici o da impressioni, non è affatto un cane debole, non presenza alcun problema fisico e non va tenuto “in vetrina”. E’ capace di grandi prove fisiche, oltre che psicologiche: anche il suo carattere di piccolo levriero è eccezionale.
Piccolo Levriero Italiano: carattere
Vivace, intelligente, affettuoso. Ubbidiente, fedele, docile. Il Piccolo Levriero Italiano è senza dubbio un gran cane, un ottimo compagno di vita anche per famiglie con bambini. Non è in apparenza un animale particolarmente espansivo, può dare una impressione di freddezza, o sembrare indifferente nei nostri confronti anche se siamo i padroni. E’ una fase iniziale che passa presto, inizia a mostrarsi dignitoso e riflessivo, sulle sue, ma poi si apre e ci giura massima fedeltà vita e 24 ore su 24.
Il Piccolo Levriero Italiano ha l’abitudine di affezionarsi ad una sola persona in particolare, con gli estranei è molto schivo come anche con altri animali, con la sua famiglia iper-disponibile e amabile. Una sua caratteristica è il portare la coda sotto le gambe: non è affatto un segno di sottomissione o di paura. Infatti si muove disinvolto e armonica, agile e sereno.
Piccolo Levriero Italiano: allevamento
In Italia ci sono una ventina di allevamenti di Piccolo Levriero Italiano che l’Enci riporta sul proprio sito, la maggior parte sono in Lombardia (6), in Lazio (3) e in Toscana (3), i restanti sono sparsi da Nord a Sud in Umbria, Sardegna, Puglia, Piemonte, Campagna, Emilia Romagna e Lazio. Questi sono allevamenti garantiti dall’ente e trovate tutti i riferimenti sul sito. Il Piccolo Levriero Italiano è un cane piuttosto sereno da allevare, non ha grandi problemi fisici ereditari e non, è determinato di carattere e atletico. Questo non vuol dire abbassare la guardia quando ci si rivogead un allevamento: controlliamo sempre che i cani siano in salute, ben tenuti e ben educati. E con pedigree e documenti corretti.
Piccolo Levriero Italiano: prezzo
Un cucciolo di Piccolo Levriero Italiano può costare dai mille ai 1.600 euro in un allevamento correttamente gestito. Esistono sicuramente prezzi più bassi, anche esemplari in vendita da privati, io vi parlo di un prezzo medio che rende l’idea di quanto questo cane sia ben considerato. Abbiamo parlato di modello di eleganza e di dinamismo, un titolo che ha il suo prezzo.
Piccolo Levriero Italiano: adozioni
Adottare un Piccolo Levriero Italiano può essere una idea. Adottare un cane, è una buona idea sempre, o quasi. Non bisogna farlo a caso o colti da una ondata di voglia di salvare il mondo, perchè è un impegno, tenerlo. Un impegno pratico ma soprattutto affettivo. Nel caso del Piccolo Levriero Italiano poi, va considerato che non si tratta di una razza per tutti.
Per il Chinese Crested doc come per il Piccolo Levriero Italiano questo centro vuole persone che abbiano già esperienza con la razza, a causa del carattere spesso non comune di questi cani che, nel caso di adozioni, hanno molto spesso alle spalle anche difficili situazioni da cui escono profondamente segnati.
Questo non deve scoraggiarci, ma responsabilizzarci. E magari chiedere consiglio direttamente al centro se il Piccolo Levriero Italiano fa per noi,oppure possiamo optare per un altro tipo di cane. Sempre da loro ne troviamo molti di altre razze o meticci altrettanto bisognosi di noi, di una casa,di coccole. E noi, magari non lo sappiamo, ma abbiamo bisogno proprio di loro.
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Pubblicato da Marta Abbà il 29 Luglio 2018