Le piante a radice nuda che si possono acquistare sono in genere alberi da frutto di piccole dimensioni. La messa a dimora in campo aperto può avvenire dall’inizio di marzo o nel primo autunno.
La radice nuda generalmente è protetta da segatura o terriccio per preservarla dagli urti oltre che dagli sbalzi di temperatura. Poi ci può essere un involucro di juta o un vasetto di plastica: il primo può essere disteso sul fondo della buca al momento dell’impianto, tutto ciò che non è biodegradabile invece va eliminato. Prima dell’impianto, la protezione attorno alla radice va rimossa e la radice un po’ tonificata. In questo articolo vediamo come fare.
Mettere a dimora piante a radice nuda: i preparativi. Prima di mettere a dimora una pianta a radice nuda è utile eseguire una leggera potatura della chioma. Questa operazione serve a dare alla pianta più energia a disposizione in occasione della ripresa vegetativa. La potatura aiuterà l’albero a lignificare con più vigore e ad avere una chioma più folta.
Poche ore prima della piantagione si lascia la pianta a riposo in un secchio con una miscela di terra, acqua e letame maturo. Il nome di questa operazione è ‘inzaffardatura’ ed è importante perché favorisce la reidratazione delle radici e l’attecchimento dell’albero.
Può succedere di acquistare le piante a radice nuda in anticipo rispetto al momento giusto per piantarle. Momento che dipende anche dalle fasi lunari. In questo caso esse vanno lasciate in attesa in un angolo ben riparato del giardino, avendo cura di coprire l’apparato radicale con uno strato di sabbia e di torba. Al momento dell’impianto si procede come descritto sopra.
La buca dove impiantare l’albero deve avere dimensioni adatte a contenere comodamente l’apparato radicale e riempita sul fondo di terra morbida con l’aggiunta di concime. Dopo aver coperto con altra terra fino al colletto, si finisce con una abbondante innaffiatura.