Piante da frutto rampicanti
Le piante rampicanti da frutto sono, come suggerisce lo stesso nome, delle piante rampicanti che possono arricchire il tuo frutteto insieme ad alberi da frutto. Per la loro caratteristica, possono anche instaurarsi all’interno di piccoli orti, considerato che occupano spazi ristretti, o ancora nel tuo giardino, dove andranno ad inserirsi in pergole e altre strutture.
La loro gestione è semplice: di norma non richiedono particolari cure, a parte una potatura che possa contenere il loro vigore, ottimizzando la fruttificazione.
Ma quali sono le principali piante rampicanti da frutto?
Kiwi
Non tutti sanno che una buona pianta da frutto relativamente facile da coltivare è quella del kiwi. La sua liana è piuttosto vigorosa, e i germogli sono ricoperti da peluria rossa. Le foglie sono ampie e a forma di cuore, di colore verde scuro sulla pagina superiore, verde chiaro sul rovescio.
La pianta fiorisce nel mese di maggio. I fiori maschili e femminili sono prodotti da piante diverse e, dunque, è indispensabile piantare almeno una pianta femmina per ottenere la fruttificazione. Una pianta maschio può fecondare fino a 5 piante femmine.
Per quanto concerne la raccolta dei frutti, la stessa si effettua tra la fine del mese di ottobre e i primi di novembre, e comunque prima dell’arrivo del gelo. Una volta raccolti, i frutti possono essere conservati per qualche settimana all’interno di una stanza fresca.
Per quanto attiene invece i principali suggerimenti, consigliamo di utilizzare un terriccio fresco e poco calcareo, evitando di esporre la pianta ai venti caldi e secchi, soprattutto in quelle regioni d’Italia in cui le gelate tardive sono frequenti, e l’autunno potrebbe dunque essere tendenzialmente mite.
Attenzione, però. Quanto sopra non significa che il kiwi sia particolarmente resistente: sotto zero, infatti, c’è il rischio che la pianta possa deperirsi in maniera definitiva.
Mora
Il “rovo” di frutti neri tipico della mora è un’altra scelta che potresti fare per arricchire il tuo giardino. L’arbusto produce d’altronde dei fusti piuttosto lunghi, con foglioline frastagliate che possono garantire una buona ombra.
La fioritura avviene nei mesi di maggio e di giugno, dando seguito alla nascita di grandi fiori bianchi o rosati, e frutti più o meno grandi a seconda delle varietà. La produzione si concentra in diverse settimane. Quando i frutti sono completamente maturi, si possono staccare dall’arbusto e utilizzare in cucina, anche per la produzione di ottime marmellate.
Per quanto poi concerne i consigli più comuni per ottenere un miglior risultato nella gestione di questo arbusto, suggeriamo di evitare di piantare la mora e i frutti rampicanti a ridosso di un muro caldo, come quello perimetrale in cui potrebbe passare la condotta del riscaldamento.
La gestione di questa pianta rampicante è infine piuttosto semplice. Sarà infatti sufficiente, durante l’inverno, eliminare i fusti che hanno dato frutti e fissare su fili orizzontali quelli che sono poco ramificati.
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Vite
La vite è probabilmente il frutto rampicante più noto e, fortunatamente, è possibile coltivarlo in ogni giardino, al di là dell’appartenenza del tuo terreno ad una zona vinicola.
Per poter iniziare a coltivare la vite sarà sufficiente fissarla a ridosso di un muro. Il fogliame è tipicamente in grado di assumere delle belle colorazioni, anche piuttosto varie, arricchendo dunque di tonalità gradevoli il proprio angolo destinato a questa pianta rampicante da frutto.
Per quanto poi riguarda i principali suggerimenti che puoi seguire per poter ottenere il meglio da tale iniziativa, puoi piantarla in terra leggera, drenata e pietrosa, a ridosso di un muro che sia prevalentemente esposto verso sud o verso ovest o, se preferisci, un pergolato. La potatura dovrà essere effettuata d’estate. D’inverno, sarà sufficiente tagliare i rami che hanno dato uva, alla base di un germoglio che potrà sostituirli.
Conclusioni
A margine di questo nostro breve approfondimento sulle piante rampicanti, non possiamo certamente non ricordare che si tratta di arbusti sempre più apprezzati dai giardinieri e dai proprietari di giardini e di terrazze.
I motivi sono numerosi. Pensa alla possibilità di godere di abbondanti fioriture. O, ancora, della possibilità di poter ammirare delle foglie ornamentali che possono garantire riparo e attrattività estetica. Sono inoltre abbastanza semplici da curare e, dunque, sono l’ideale per piccoli giardini, balconi, terrazzi e tanto altro ancora.
In linea di massima, suggeriamo a tutti coloro i quali volessero avvicinarsi positivamente a questo mondo, di farlo piantando quando preferiscono, compatibilmente con il tipo di pianta da introdurre e tranne nei periodi troppo freddi e troppo caldi. Parlane con un buon giardiniere: ti fornirà sicuramente tutte le informazioni che ritieni più utili, sulla base del periodo di fioritura della pianta che vuoi acquistare, del tipo di terreno in cui sarà messa a dimore e della zona in cui ti trovi.
Al di là della pianta che sceglierai, in linea di massima è sempre utile evitare di porla direttamente contro un muro, soprattutto se sopra c’è una tettoia che sborda. Meglio invece posizionare la pianta almeno 30 centimetri dalla parete, indirizzando gli steli verso il supporto.
Ricorda infine che la maggior parte delle piante rampicanti non ama il vento e le correnti d’aria, che potrebbero rischiare di seccarle e rendere più difficile l’attecchimento nel terreno. Bene invece porle in una zona che possa proteggere la pianta dal sole.
Per quanto poi riguarda la messa a dimora, le dimensioni della buca dovrebbero essere di circa 50 x 50 cm di profondità. È importante smuovere la terra, e quanto più risulta compatta e dura, tanto più si dovrebbe andare in profondità.
Pubblicato da Anna De Simone il 1 Aprile 2020