Come curare le piante dell’acquario
Tutti gli organismi viventi, comprese le piante dell’acquario, sono soggetti a malattie. Oggi vedremo come curare le piante dell’acquario attuando alcune precauzioni grazie alle quali si potrà minimizzare il rischio di malattie. Il primo modo per curarle è quello di mantenere un ambiente ottimale effettuando i classici lavori di manutenzione. Mantenere l’acquario in condizioni ottimali dovrebbe bastare a contrastare ogni tipo di infestazione o malattia ma è bene osservare quotidianamente sia l’integrità fisica delle piante sia le sue colorazioni.
Piante dell’acquario, come curarle
Per curare le piante dell’acquario basta soddisfare le esigenze specifiche della varietà che si sta coltivando. Queste esigenze riguardano:
- la qualità dell’acqua: pH, durezza…
- il substrato: se argilloso, roccioso, sabbioso, mix di torba e argilla, miscela di sabbia grossolana e limo…
- la temperatura dell’acqua
- la luminosità: da scarsa, media fino ad arrivare ad alta intensità per le piante più esigenti
- concime: spesso è meglio se il substrato viene arricchito con qualche concime, sia liquido che in granuli
Ogni varietà di pianta ha le sue esigenze in base alle quali bisognerà agire. Tra le piante da acquario più diffuse figura l’Acorus Gramineus, con le varietà pusillus e varigatus, l’Acoro nano e Acoro screziato, in questo caso basterà tenere la pianta a una temperatura compresa tra i 15-20 gradi e pH neutro, l’acqua dovrà essere tenera e l’illuminazione da debole a normale. La pianta è molto indicata per gli acquari di piccole dimensioni e non ha esigenze eccessive, per curarla basterà fornirle un substrato di argilla o torba mista ad argilla.
Anche le piante della famiglia Amarantacee sono molto diffuse negli acquari. Le foglie di questa pianta (Alternanthera sessilis) sono sessili, lunghe fino a 6-7 cm e larghe solo uno. La temperatura ottimale oscilla tra i 16 e 22 gradi, vive bene sia con un’intensità luminosa standard che più forte. La pianta non ha bisogno di cure, basterà un substrato sabbioso-roccioso, meglio se arricchito con qualche concimazione.
Gli acquari più caldi (tra i 20 e i 30 gradi), possono contare sull’Anubias Lanceolata, pianta molto resistente a crescita lenta, vive bene anche con scarsa luminosità, e l’Aponogeton Henkelianus che prescerisc substrati sabiosi ottenuti mediante miscuglio di sabbia grossolana e poco limo.
Pubblicato da Anna De Simone il 11 Giugno 2013