Piantagione: la preparazione della buca
In vista della piantagione di una nuova essenza occorre prima di tutto preparare la buca nel terreno. Questa operazione va fatta in anticipo di qualche settimana rispetto alla messa a dimora per consentire alla terra di assestarsi e ossignarsi. Poi ci sono altri accorgimenti che favoriscono il buon attecchimento, vediamoli insieme.
Piantagione: la larghezza della buca
La regola dice che la buca deve essere grande almeno il doppio del pane di terra da mettere a dimora. Questo significa che una pianta in un vaso da 20 cm ha bisogno di una buca larga almeno 40 cm, e via dicendo (30-60, 40-80).
Attenzione però: la regola del doppio deve tener conto del buonsenso. Per un albero già abbastanza grande con una zolla di 1 metro di diametro non serve una buca di 2 metri perché l’apparato radicale è già abbastanza formato. Viceversa, a un albero da frutto molto piccolo in un vaso da 18 cm farà molto piacere una buca ampia anche 50 cm. La larghezza della buca dipende insomma dall’età di sviluppo e dal tipo dell’essenza in piantagione, ma deve essere sempre ‘abbondante’.
Piantagione: la profondità della buca
Quanto deve essere profonda la buca lo indica il colletto della pianta da interrare. Il punto che segna il passaggio dal trondo alle radici (colletto appunto) deve sempre trovarsi a liveloo del terreno. Per ottenere la misura giusta tenete la pianta con una mano e con l’altra appoggiate un bastoncio da una parte all’altra della buca. Se il colletto sporge rispetto al piano di campagna, togliete terra; se il colletto risulta più basso, aggiungete terra sotto le radici.
Piantagione: la forma della buca
Tonda, quadrata o di altra forma. Recenti studi affermano le radici delle piante si sviluppano prima e meglio in una buca a forma di rombo. Non chiedetemi perché (credo che anche chi ha la fatto la scoperta ne ignori il motivo) ma pare che sia così.
Piantagione: il riempimento della buca
La terra tolta dalla buca va accumulata di fianco e sminuzzata per bene. Se è troppo compatta va alleggerita aggiungendo sabbia o torba. Se è poco porosa va miscelata con terriccio di foglie e compost (magari ottenuto dal compostaggio domestico) idem se è troppo sciolta e non trattiene abbastanza l’acqua. Se invece il terreno tende a trattenere troppo l’acqua, causando ristagni, è utile scavare una buca un po’ più profonda e mettere sul fondo uno strato di ghiaia, argilla espansa o cocci di terracotta. Questo strato di drenaggio va ricoperto con 20-25 cm di terra prima di mettere a dimora la nuova pianta.
Piantagione: la rifinitura
Una volta messa a dimora la nuova pianta bisogna pressare con i piedi il terreno attorno al colletto, soprattutto se la buca è ampia. Poi bisogna colmare attorno aggiungendo altra terra, ma lasciando una conca poco profonda attorno al tronco. In questo modo l’annaffiatura risulterà più efficace.
Pubblicato da Michele Ciceri il 8 Febbraio 2015