La pianta di incenso o meglio la pianta da cui si ricava l’incenso è la varietà Boswellia Sacra e la vedete ritratta nella foto di apertura di questo articolo, che ho personalmente scattato nel 2019 in occasione di un mio viaggio in Oman.
Tutt’altra varietà è la pianta di incenso da balcone, la sempreverde Plectranthus Coleidos, di dimensioni decisamente più contenute.
Le foglie di entrambe le piante hanno in comune di emanare il tipico odore dell’incenso.
Caratteristiche della pianta di incenso
La pianta di incenso da balcone, la sempreverde Plectranthus Coleidos, presenta dimensioni contenute, foglie di color verde acceso con un suggestivo bordo di color bianco crema.
Una caratteristica delle foglie di incenso è quella di essere molto profumate, quasi quanto i fiori che hanno dimensioni estremamente ridotte e possono essere confusi con quelli della menta piperita mentre i suoi fusti presentano una peluria molto sottile che prosegue anche sulle foglie.
La pianta Plectranthus Coleidos è originaria delle regioni tropicali ed appartiene alla numerosa famiglia delle Labiate.
Tra le varietà esistenti si segnalano in particolar modo:
• l’Oertendahlii;
• l’Australia;
• la Nummularius;
• la Behrii;
• la Saccatum;
• la Coleoides
E’ necessario fare attenzione a non confondere il Plecthranthus con la Boswellia sacra che è invece la pianta da cui viene estratta la resina necessaria per la produzione dell’incenso.
Mentre la “pianta di incenso Plectranthus” è perfetta per essere coltivata sul vostro balcone, per il suo bell’aspetto, la “pianta da cui si ricava l’incenso“, la Boswellia Sacra o la Boswellia papyrifera, ha tutt’altro aspetto e dimensioni.
Qui di seguito vi propongo una fotografia che ho personalmente scattato a una pianta di Boswellia Sacra, da cui si ricava l’incenso, durante una mia vacanza in Oman.
Come si ricava l’incenso
L’incenso si ricava effettuando sulla corteccia della pianta una serie di piccole incisioni che consentono di estrarre la resina oleosa.
Le varietà di Boswellia da cui si ricava l’incenso sono in particolare la Boswellia papyrifera e la Boswellia sacra, che hanno la caratteristica di poter sopravvivere anche in zone molto aride.
Qui di seguito un’altra foto che ho scattato nel mio viaggio in Oman alla resina della Boswellia che sarà poi trasformata in incenso.
Proprietà dell’incenso e come utilizzare l’incenso
I bastoncini di incenso possono essere utilizzati per profumare una stanza, rilassando corpo e mente e portando beneficio anche a chi è affetto da asma o da un semplice raffreddore, grazie alle sue proprietà astringenti.
L’olio essenziale di incenso può essere invece essere utilizzato come prodotto anti-age, per combattere le rughe o per aiutare la cicatrizzazione di piccole ferite.
La varietà della pianta di incenso Plectranthus Coleidos, come abbiamo visto in precedenza, può essere utilizzata per abbellire il nostro balcone.
Il profumo di incenso non è apprezzato dalle zanzare per cui vorrete tenerle lontane potrete bruciare alcuni bastoncini in un apposito bruciatore di incenso.
Varietà di piante di incenso
Qui di seguito vi propongo un elenco delle principali varietà di piante di incenso:
- makko (Machilus thunbergii)
- canfora borneola (Dryobalanops aromatica)
- benzoino di Sumatra (Styrax sp.)
- incenso dell’Oman (Boswellia sacra)
- guggul (Commiphora wightii)
- incenso dorato (Boswellia papyrifera)
- balsamo del Tolu (Myroxylon toluifera)
- mirra di Somalia (Mirra commiphora)
- ladanum (Cistus monspeliensis)
- opoponax (Commiphora opoponax)
- sandalo indiano bianco (Santalum album)
Fiori della pianta di incenso
I fiori di incenso più spettacolari sono sicuramente quelli della Boswellia che vedete ritratti nell’immagine qui di seguito:
Malattie della pianta dell’incenso
Il punto debole della pianta di incenso Plectranthus Coleidos che potete coltivare sul vostro balcone è senz’altro l’umidità che, quando è troppo alta, la può fare ammalare di oidio, detto anche “mal bianco”. Le radici allo stesso tempo possono anche marcire se c’è un ristagno d’acqua nel terriccio, sia in piena terra che in vaso.
Non dobbiamo esagerare nemmeno nel senso opposto, però, ovvero lasciando questa pianta senza acqua perché potrebbe ammalarsi allo stesso modo perdendo le foglie e rinsecchendosi. La pianta dell’incenso può anche essere vittima di attacchi di funghi soprattutto se è stata posizionata dove le arriva poca luce. E’ difficile che venga attaccata da afidi e pidocchi ed è molto resistente in generale.
Protetta dalle malattie, se si evitano grandi errori, questa pianta può vivere a lungo e regalarci profumate primavere. Vediamo allora come evitare di metterla in difficoltà.
Durante i periodi più caldi non facciamole mancare mai l’acqua mentre le innaffiature possono diminuire nei mesi più freddi dove l’importante è che il terreno che ospita la pianta sia sempre umido. E’ necessario somministrare dei fertilizzanti in modo regolare, la soluzione migliore è farlo in forma liquida, sciogliendo i prodotti che abbiamo scelto direttamente nell’acqua delle innaffiature. Il fertilizzante è utile, per motivi diversi, ma sia in inverno che in estate, soprattutto se stiamo tenendo l’incenso in un vaso e non in piena terra.
A proposito di posizione, la pianta dell’incenso ha bisogno di stare in un luogo dove non soffiano aggressive correnti di aria fredda. Meglio se c’è ombra anche se non è una pianta che ama molto le basse temperature. Per crescere bene l’incenso ha bisogno di un terreno misto, ricco di sostanze organiche e nutritive, ben aerato, drenato e leggero, arricchito dal concime che va utilizzato circa ogni due settimane dalla primavera all’autunno.
Dove acquistare l’incenso
La pianta di incenso da balcone Plectranthus può essere comprata in un vivaio o nei centri di giardinaggio specializzati oppure può essere acquistata in questa pagina di Amazon per soli 19,9 euro.
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