Pianta del pepe: caratteristiche e coltivazione

grani di pepe

L’albero del pepe è una tipologia di pianta perenne, rampicante, della famiglia delle Piperacee, conosciuta anche con il nome di Piper Nigrum, il vegetale da cui deriva la spezia del pepe nero, diffusa e apprezzata in tutto il mondo.

Nei prossimi paragrafi scopriremo le principali caratteristiche di questa pianta insieme ad alcuni accorgimenti pratici per poterla coltivare senza problemi nelle nostre case.

Caratteristiche della pianta del pepe

La pianta del pepe può raggiungere i 6 metri in lunghezza con fusti dal colore verde, lisci e con nodi larghi che sorreggono foglie ovali-lanceolate, coriacee, provviste lungo la pagina inferiore di una fitta peluria. Esse sono mediamente lunghe dai 5 ai 18 cm, picciolate con radici aeree avventizie.

La pianta viene coltivata in tutta l’Asia sud-orientale, India, penisola di Malacca, Indonesia, Sumatra, Borneo, Filippine, Giappone, e poi in Madagascar e Brasile. In Italia la si può coltivare solo in vaso e non è facilissima da trovare, se non presso vivai specializzati in piante tropicali. L’albero del pepe si adatta bene ad ogni clima, anche se il suo habitat d’origine e le condizioni in cui è in grado di svilupparsi meglio sono le zone tropicali, con intense esposizioni al sole e terreni moderatamente umidi.

La prima raccolta si effettua a 3-5 anni d’età della pianta e viene compiuta manualmente, quando i frutti sono ancora acerbi, di colore verde-giallastro per ottenere il grano nero o quando il 75% dei frutti è maturo per ottenere la qualità bianca. I frutti destinati ai grani neri hanno un rendimento di circa il 70%, che scende al 30% per quelli bianchi, questo spiega la differenza di prezzo tra i due tipi di spezia. I pepi essiccati si conservano meglio in grani: è buona cosa macinare il pepe in grani al momento della preparazione del piatto, in quanto le sostanze aromatiche volatili tendono a disperdersi nell’aria da subito.

Stagione di fioritura

I fiori della pianta si mostrano piccoli, bianchi, profumati, poco appariscenti e ridotti ai soli apparati riproduttori, riuniti a forma di spighe lunghe e pendule da 5 a 20 cm. Il frutto è una drupa di 5 mm di diametro, dai colori prima verde, poi giallo, infine rosso a maturazione avvenuta, al cui interno è contenuto un solo seme, la componente impiegata in cucina. Ogni spiga conserva da 25 a 50 frutti. Non è una pianta longeva: vive dai 15 ai 20 anni.

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Come coltivare la pianta del pepe

Ecco una serie di semplici quanto pratiche accortezze per poter coltivare questa pianta anche nelle nostre case.

Esposizione ideale

La pianta del pepe beneficia di temperature calde (25-30°C) e di una elevata percentuale di umidità (60-90%); La pianta andrà protetta in serra riscaldata non appena le temperature scenderanno al di sotto dei 15 °C. Considerata la provenienza di tipo tropicale è facile intuire quanto questa pianta lianosa ami il caldo umido.

pepe

Terreno idoneo per la messa a dimora della pianta

Per dare la possibilità all’albero del pepe di crescere sano e rigoglioso occorrerà scegliere un buon terreno di messa a dimora, sufficientemente umido. L’humus più adatto non dovrà essere compatto né tantomeno argilloso. Dovrà invece contenere parti di sabbia grossolana per facilitare il drenaggio dell’acqua. L’ideale sarà comunque un terreno ricco in sostanze organiche o di tipo alluvionale a pH 5,5-6,5.

Come annaffiare la pianta del pepe

La pianta del pepe andrà annaffiata con frequenza, soprattutto nei primi anni di vita. In ogni caso mai esagerare con le dosi di acqua, altrimenti si potrebbe verificare una situazione dannosa per la pianta data dal ristagno idrico e conseguente marciume dell’apparato radicale. Le irrigazioni dovranno essere abbondanti e regolari, appena prima che il terriccio si asciughi del tutto.

Concimazione della pianta

Ogni anno, in primavera e autunno, il vegetale andrà concimato con un prodotto granulare specifico per acidofile.

Parassiti e malattie

La pianta del pepe è piuttosto resistente a qualsiasi tipo di malattia o attacchi di insetti e di parassiti. Le proprietà delle sue bacche e l’aroma pungente non permettono le colonizzazioni da parte dei dannosi afidi. Tuttavia l’unico pericolo per il benessere del vegetale è dato dal ristagno di acqua.

Curiosità sulla pianta del pepe

La coltivazione della pianta del pepe nel nostro Paese non è affatto semplice: esistono in primis limiti climatici evidenti, per cui la spezia viene largamente importata. Il pepe bianco si ottiene decorticando il seme, quando il frutto è ancora fresco. I frutti si fanno seccare in luogo ombroso e ventilato per almeno 2 settimane, oppure sulla leccarda del forno a 50° lasciando lo sportello aperto per 3 ore.

Noto sin dai tempi di Alessandro Magno, nel Medio Evo il pepe nero veniva considerato un vero bene di lusso. La pianta in effetti, con le sue numerose proprietà benefiche (diuretiche, toniche, efficace anche contro dolori reumatici e dentali) contribuì allo sviluppo del commercio per lunghi secoli. La sensazione di piccante del pepe è data dalla piperina, sostanza contenuta sia nel seme che nella polpa del frutticino.

Nel linguaggio dei fiori, il pepe simboleggia la vitalità.

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