Pianta da incenso
Pianta da incenso: quali sono le piante da cui ricavare la resina comunemente nota come incenso. Differenze con i bastoncini di incenso e curiosità.
Con il nome incenso si fa riferimento a una serie di resine oleose secrete da diverse piante. Per definizione, la pianta dell’incenso è identificata con la specie Boswellia sacra, tuttavia la gran parte delle specie del genere Boswellia producono oleoresine. Non solo, anche se è la Boswellia sacra la pianta dell’incenso per antonomasia, le resine da bruciare possono essere ricavate dalle più svariate specie, anche dal pino marittimo e dal pino comune.
La parola incenso deriva dal latino “incensum”, termine che rappresenta il participio passato del verbo incendere o “bruciare”. Oggi l’incenso si brucia nelle Chiese e negli ambienti in cui si vuole massimizzare il relax.
Pianta dell’incenso: Boswellia sacra
La Boswellia sacra produce un incenso di ottima qualità. L’incenso ricavato dalla Boswellia sacra e dalle altre piante del genere Boswellia è detto franchincenso (franco sta per “vero” quindi franchincenso significa letteralmente “incenso vero”) e viene molto usato anche per la produzione di profumi.
Il franchincenso, nel gergo comune, è noto come olibano. Le principali piante da cui si ricava l’incenso del genere Boswellia sono:
- Boswellia sacra
- Boswellia frereana
- Boswellia bhaw-dajiana
- Boswellia thurifera
- Boswellia serrata
Questo incenso, noto come olibano e, nel Vangelo secondo Matteo 2:11, oro, incenso e mirra erano i tre doni offerti a Gesù dai Re Magi. Stando alla storia, l’incenso a cui fa riferimento la Bibbia era proprio olibano.
Diversi testi annoverano l’incenso olibano tra i rimedi medicinali naturali: questo incenso avrebbe proprietà antisettiche utile per purificare aria e superfici.
Altre piante da incenso
Sono molte le specie che producono resine oleose dall’interessante odore. Tra le varie piante che secernono incenso segnalo:
- Pinus balsamea o Abies balsamea
- Abies alba (Abete bianco)
- Picea abies (Abete rosso)
- Pinus pinaster (Pino marittimo)
- Pinus pinea (Pino comune o pino domestico)
Inoltre, in antichità non si bruciava vero incenso ma erbe aromatiche definite genericamente “incenso” solo per il significato latino del termine (bruciare). Per esempio, nei rituali dei popoli Nativi Americani si bruciava (e viene usata tutt’oggi) l’incenso di salvia. L’incenso di salvia altro non sono che foglie essiccate di salvia bianca.
Incenso in chiesa
In Chiesa vi è l’usanza di bruciare incenso come offerta. Si parla appunto dell’offerta dell’incenso. Al tempo di Gesù, l’offerta dell’incenso si faceva al mattino e alle tre del pomeriggio.
Oggi, nella liturgia della Chiesa vengono spesso utilizzati incensi aromatizzati o miscele resinose, che variano a seconda delle festività, mentre è più raro l’impiego dell’olibano puro.
Le origini dell’offerta dell’incenso non sono ancora molto chiare. Secondo alcuni storici l’incenso veniva usato durante le cerimonie religiose per coprire il cattivo odore legato ai sacrifici animali. Oggi, l’offerta dell’incenso ha una spiegazione ben diversa e mistica. L’odore dell’incenso ha la funzione di ricordare all’uomo che tutte le cose sono da Dio e per Dio.
Bastoncini di incenso
Quelli che noi chiamiamo bastoncini di incenso rappresentano, in realtà, il tipo di incenso indiano.
Quando compriamo incenso in resina siamo sicuri di acquistare esclusivamente resine oleose di natura vegetale. Quando acquistiamo i bastoncini di incenso non possiamo essere certi della composizione del prodotto.
I bastoncini di incenso sono fatti da una miscela di incenso (di diversa natura) e combustibile uniti insieme da agenti leganti.
In origine i bastoncini di incenso (incenso indiano) erano realizzati a mano con bastoncini di bambù, resine oleose e collanti naturali (in genere sterco animale o colle vegetali!). Oggi, invece, la produzione è svolta da macchine automatiche che applicano a un supporto rigido combustibile, paste e profumi. Se la vostra intenzione è quella di acquistare bastoncini di incenso, leggete la provenienza e cercate di acquistare sempre incenso indiano di alta qualità, l’unico che può garantire l’assenza di profumi artificiali.
Incenso, dove comprarlo
L’incenso si può comprare nelle botteghe dedicate alla compravendita di prodotti naturali, in alcune erboristerie, nei negozi di articoli esoterici, nei magic shop o sfruttando la compravendita online.
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Pubblicato da Anna De Simone il 29 Novembre 2017