pH alcalino: significato
Si sente parlare spesso di pH alcalino o meno quando si ha a che fare con dei prodotti per l’igiene, oppure con dei fluidi che entrano in contatto potenzialmente con il nostro corpo. Non dimentichiamo che anche noi stessi, esseri umani, abbiamo il nostro pH ed è un parametro che va tenuto sotto controllo per essere certi di restare in condizioni di buona salute.
Il pH alcalino non centra nulla con il modo di fare di certe persone che possiamo definire acide, anche se molto spesso chi non ha un pH sano può mostrare comportamenti sgradevoli per via del malessere che prova. A ben guardare, quindi, un nesso lo si può trovare, anche se un po’ forzato.
pH alcalino: cos’è
Quando si parla di equilibrio, di una persona, di solito si vuole intendere quello mentale ma ce n’è anche un altro da prendere in considerazione, quello fisico, che si traduce molto semplicemente in un corretto rapporto tra un pH alcalino e un pH acido. E’ essenziale vegliare su questo rapporto perché è una condizione importante per essere certi di godere di una buona salute. Un buon equilibrio a livello di pH ci indica che le nostre cellule stanno bene e quindi stiamo bene anche noi, stiamo vivendo in uno stato di benessere “chimico” che si rispecchia sia dal punto di vista chimico che da quello psichico.
pH alcalino: significato
Cosa significa avere un pH alcalino? Esso ci protegge da numerosi disturbi che derivano in modo diretta da una condizione di acidità dovuta all’accumulo di scorie acide che si può creare se non abbiamo uno stile di vita prettamente sano e una alimentazione regolare ed equilibrata. Nelle attività di tutti i giorni e nei cibi che assumiamo ad ogni pasto c’è il segreto del pH alcalino, se commettiamo errori di gestione da questo punto di vista andiamo ad aumentare il rischio di acidificazione.
Si parla poi di vera e propria acidosi quando le scorie acide che accumuliamo sono così tante che i nostri organi non riescono ad eliminarle, è una condizione da evitare perché ha delle pessime conseguenze sulla nostra salute. Quando non abbiamo un equilibrio tra pH alcalino e pH acido possiamo avvertire stanchezza cronica, difficoltà digestive e dolori articolari, ci viene per giunta anche un colorito spento. Altre conseguenze possono essere problemi intestinali e circolatori, diabete, osteoporosi, sovrappeso e cellulite.
Visti i principali sintomi facciamo un passo indietro per capire quali possono essere le cause dell’acidosi. Molto spesso è una condizione legata ad un eccessivo consumo di alimenti acidificanti quali ad esempio carne, formaggi, salumi, e ad un insufficiente apporto di cibi alcalinizzanti. Poi ne vedremo alcuni.
Restando seduti a tavola, vagliamo altre possibili cause come la masticazione troppo veloce dei cibi, che non permette alle ghiandole salivari di alcalinizzare il cibo, la respirazione non adeguata, il consumo di alcool, una insufficiente idratazione. Per quanto riguarda lo stile di vita, meglio evitare di fumo e fare tanta attività sportiva.
Anche se abbiamo un impeccabile stile di vita, possiamo soffrire di acidosi, e in tal caso non può che essere un problema legato a condizioni di stress o all’emergere di disturbi dell’umore come la depressione, l’ansia e l’irritabilità.
pH alcalino: valori
Abbiamo finora parlato di pH distinguendo tra alcalino e acido ma senza ancora dire quando un valore ricade nell’una o nell’altra categoria. Esiste una scala pH che va da 1 a 14 e serve proprio per misurare l’acidità o la basicità. Il pH neutro è 7, valori inferiori indicano un pH acido, valori superiori a 7, un pH alcalino. E noi? Noi, come esseri mani, in media abbiamo un sangue con un pH di circa 7,4 se siamo in buona salute, come valore di riferimento possiamo tenere questo.
pH alcalino: urine
Noti i valori, meglio andare a scoprire come misurare il pH per scoprire se lo abbiamo alcalino. Il Test da effettuare a tale scopo è davvero semplice e rapido, richiede solo l’utilizzo di cartina tornasole che possiamo acquistare in farmacia. Con essa si può misurare il pH delle urine scoprendo se è alcalino o acido.
Nel primo caso la cartina diventa di colore blu, nel secondo di colore giallo-arancio. Quest’ultimo non è affatto un buon segnale, se il test ci fornisce tale risultato è bene rimboccarsi le maniche e cercare di modificare le proprie abitudini per ritrovare un equilibrio acido-basico, prima di tutto affrontando un momento di depurazione che riattivi gli organi ormai saturi, a quanto pare, di tossine acide.
pH alcalino: alimentazione
Tra le cause dell’acidosi c’è la cattiva alimentazione ed è bene fare chiarezza su ciò che vuol dire cattiva, selezionando i cibi che davvero portano acidità. Lo dico perché ci sono alcuni alimenti che sono acidi all’origine ma che diventano basici una volta metabolizzati dall’organismo. Sono dei “falsi acidi” in un certo senso e in questa categoria troviamo in primis agrumi come i limoni e i pompelmi. Proprio i limoni, come vedremo, sono invece nella lista dei cibi alcalinizzanti.
Tra gli alimenti invece realmente da eliminare dalla dieta per riconquistare un pH corretto troviamo quelli raffinati e fermentati, quelli che contengono molto zucchero o tanto lievito.
pH alcalino e dieta alcalina
Oggi non è semplice adottare uno stile alimentare che sia esente da cibi come quelli appena citati, soprattutto se si ha l’abitudine o la necessità di mangiare fuori casa o in fretta. Non è facile quindi seguire una dieta alcalina, detto ciò vediamo alcuni cibi che ci possono aiutare con il pH.
Tra gli alimenti in grado di riportare il pH verso l’alcalinità ci sono tuberi e radici come barbabietole, rape, carote, ravanelli, oltre alle crucifere, con i vari tipi di cavoli e broccoli. Ottime anche le verdure a foglia verde, l’aglio, il cetriolo, il sedano e le mele, oltre al già citato limone.
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Pubblicato da Marta Abbà il 18 Dicembre 2018