Pet Economy: cosa è, trends e novità
Gli italiani, e non solo, sono molto affezionati ai propri animali domestici e ne hanno anche parecchi, che siano cani oppure gatti, oppure altri animali. Il numero di creature che condivide con noi lo spazio domestico è in crescendo, siamo già a 60 milioni, aumentano quindi anche le nostre spese per mantenerle e non solo, anche per coccolarle. Ecco quindi che si può parlare di Pet Economy, un nome ad hoc per un segmento che su cui sembra convenga investire ed entrare. Andiamo a vedere più che i trend economici, quello social, ovvero cosa ci piace comprare per i nostri animali.
Pet Economy: cosa è
Si può parlare di Pet Economy quando si vogliono intendere tutti quei servizi e quei prodotti che riguardano la cura, il mantenimento degli animali domestici, e anche il loro intrattenimento, perché, come potete immaginare, esistono una miriade di giochini dedicati a loro.
Immaginatevi quindi, tante sotto categorie di questo settore. In quello che riguarda l’alimentazione ci sono tutte le varie tipologie di cibo e di integratori, ma anche le varie ciotole, comprese quelle temporizzare che distribuiscono le razioni di cibo durante il giorno per evitare che il gatto o il cane si ingozzi. C’è poi la parte relativa all’igiene, molto importante anche per la salute dell’animale – con shampoo, creme e spray – assieme alla parte di farmaci stessi e di servizi veterinari. Solo per cibo e cure, il mercato è già di 2 miliardi di euro, 4 miliardi se si considerano servizi vari, dal cat/dog sitting alle pensioni agli allevamenti.
Passando alla parte ludica, si possono passare ore e ore ad elencare tutti i tipi di giochi e accessori dedicati agli animali e al loro intrattenimento, compresi anche gli accessori per il relax, come cuscini e amache.
Forse fino a un decennio fa sarebbe potuto sembrare fuori luogo, ma oggi è evidente: un filone della Pet Economy, forse anche uno dei più redditizi e di successo, è quello della “moda”, soprattutto per cani. Abbiamo probabilmente tutti presente cosa oggi viene proposto per vestire i nostri cani tra cappottini, golf, magliettine, collari pop e quant’altro. In alcuni siti e negozi, si raggiungono dei prezzi che hanno dell’assurdo ma c’è qualcuno che li compra.
Pet Economy: trends
Andiamo a vedere meglio quali sono i tipi di prodotti che piacciono maggiormente, oltre ai giochi più tradizionali, ci sono trasportini, tiragraffi, cuscini, dispenser e guinzagli e anche i “famosi” cappotti glamour sfoggiati in inverno, nelle passeggiate serali in città. Si cominciano a vedere in giro anche i passeggini per cani, sia per quelli anziani, che faticano a camminare per troppo tempo, sia per quelli così cuccioli che dopo pochi passi si stancano e si intestardiscono, non volendo più tornare a casa.
La salute dei nostri animali è sempre stata una priorità, e le spese veterinarie ci sono sempre state, ma i prezzi stanno aumentando e alle cure “tradizionali” si aggiungono anche quelle più moderne che spaziano dai fiori di Bach alle creme “di bellezza”, fino ai deodoranti. Prodotti che non sempre sono ottimali per l’umore e le abitudini del nostro animale, non molto desideroso di profumare, in verità.
Pet Economy e nuovi lavori
Tutto questo fermento attorno al mondo dei cani, in particolare, perché sono proprio loro gli animali per cui si spende di più, ha fatto nascere anche dei nuovi lavori. Quello del dog sitter, già esistente da tempo, si è evoluto e ha aumentato l’offerta. Ci sono numerosi dog sitter oggi in giro per i parchi con 5 o 6 cani da gestire, un tempo non era così facile avvistarne in giro.
Detto ciò, si è evoluto anche il ruolo degli allevatori che oggi diventano anche “allenatori” in alcuni casi, trovandosi a preparare dei cani a partecipare a competizioni sportive. Una delle specialità recenti e di maggiore successo, è il Canicross, la corsa con il cane, da praticare anche in compagnia, all’aria aperta. Rafforza i nostri muscoli e anche il rapporto con il nostro animale.
Parlando di Pet Economy, non possiamo non citare alcune originali chicche che magari non pesano a livello di flusso economico ma fanno capire in che direzione stiamo andando. Una per tutte, da citare, è la moda dei cani da matrimonio. Esistono delle dog sitter specializzate, chiamate Wedding Dog Sitter, specializzata in cerimonie nuziali, che affiancano il cane della coppia rendendolo quasi il co protagonista del dolce momento.
Altro interessante fenomeno è quello dei cani “influencer” e anche dei gatti che sul web spopolano. Figuriamoci se, con l’aumentare dei followers, su Facebook e su Instagram, ma anche su Youtube, non c’è qualcuno che non ha pensato di monetizzare questa folla di fan. Come felini, troviamo nomi come quello di “Grumpy Cat”, re del web, e poi “i gatti di Clio Make up”, “Fotticchio”, “Venus, la gatta con due facce” e “Smoothie, Queen of Fluff”. Tra i cani su Instagram troviamo Maru lo Shiba Inu, con 2.6 milioni di followers, e Tuna il Chiweenie, con 1.9 milioni di followers, mentre su Facebook spopolano il Boo di Pomerania, con i suoi oltre 17 milioni di likes, e i carlini Minnie e Max, al suo confronto principianti, ma con ben 1.4 milioni di likes.
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Pubblicato da Marta Abbà il 26 Maggio 2019