Leggendo pesce pene molti di voi avranno pensato ad uno scherzo oppure ad un errore o un refuso, ed invece questo animale esiste e siamo qui per raccontarlo e farlo conoscere anche se in verità non è affatto poco diffuso, anzi.
Il fatto è che non è facile incontrarlo visto che si nasconde nelle profondità della sabbia e non sguazza come altri pesci nelle acque del mare. Andiamo quindi a conoscere meglio questo pesce per capire come vive e che abitudini lo contraddistinguono.
Pesce pene esiste
Compreso che esiste e che non abbiamo fabbricato questo titolo solo per attirare click su una notizia fake e bizzarra, iniziamo a comprendere che presenza ha nel mondo. Quello dei social network è sicuramente ben presidiato dal pesce pene che impazza on line, sia per via del nome, sia soprattutto per un episodio di cronaca ne documentato e risalente al non lontano 2019. Siamo negli Stati Uniti, in una delle vaste spiagge di questo Paese quando i bagnanti del luogo e i turisti si trovano letteralmente invasi da migliaia e migliaia di questi animali che quasi mettendosi d’accordo avevano deciso di invadere la parte di sabbia della costa.
Un qualsiasi insieme di pesci, così velocemente catapultatosi in una spiaggia salterebbe all’occhio e spaventerebbe anche un po’, nel caso del pesce pene l’effetto è ancora maggiore perché come avrete intuito, al sua forma è alquanto ambigua. Sono girate tantissime foto, che sui social non risparmiano la privacy di nessuno, e poi anche video condivisi più e più volte per una invasione di campo che ha dell’incredibile, sarebbe degna di un film e chissà se mai ne gireranno uno su questo episodio.
Pesce pene: descrizione
Il vero nome del pesce pene, quello tecnico scientifico, è “Urechis unicinctus”. Questo pesce rientra nella categoria degli invertebrati e appartiene alla famiglia degli Echiura. Per incontrarlo se mai volessimo farlo, oppure per verificare di persona queste notizie che sembrano davvero delle enormi bufale, dobbiamo andare sulle coste oceaniche, sia nel continente americano che in quello asiatico.
E’ un pesciolino di massimo 30 centimetri di lunghezza e minimo 10, si presenta con un corpo dalla forma cilindrica e un po’ allungata. Anche la pelle è decisamente da pesce pene, è rosacea o giallognola, anche ricoperta da piccole papule. Con il nome di pesce pene potremmo anche sentire definire un’altra forma di vita identificata con il nome di Urechis caupo ed è anch’esso un invertebrato che ha una forma non solo ammiccante ma di esplicito richiamo alla forma dei genitali maschili.
Pesce pene: a cosa serve
Un essere così buffo in fondo al mare che cosa fa? Serve a qualche cosa la sua presenza sulle coste degli Atlantico? La risposta come sempre quando ci dedichiamo a creature naturali, è sì. Tutto ha una sua funzione speciale, tutti gli esseri viventi e quindi anche l’Urechis unicinctus, il pesce pene. Questo animale è molto importante per gli ecosistemi perché è in grado da buon detrivoro è in grado di digerire resti di altri animali in decomposizione o altri rifiuti biologici. E’ dotato di un astuto meccanismo.
Dopo aver filtrato l’acqua e la sabbia con cui era entrato in contatto, la raccoglie con l’estremità dove è posizionata la bocca. Con anomali movimenti peristaltici da parte di tutto il corpo, il nostro pesce pene è in grado di espellere ciò che filtrato dall’orifizio anale, da dove emette anche del muco viscoso.
Il pesce pene serve in natura e serve anche in cucina. Una triste analogia per lui che lo rende già una contraddizione. In cucina spopola anche se non lo si può offrire a tavola senza troppi tentennamenti, soprattutto in quella asiatica. Sono cinesi, coreani e giapponesi quelli che cercano con più convinzione questo pesce da “cacciare” per poi prepararlo secondo ricette della tradizione quali ad esempio quelle che lo affiancano ad un soffritto con verdure da consumare in brodo. Il più delle volte però si trova il pesce pene in polvere e utilizzato come come aromatizzante per via del suo odore che ricorda la fintech .
Pesce pene: perché si chiama così
Finalmente parliamo di questo speciale nome che è stato affibbiato ad una identità che chiamiamo pesce ma che non è affatto un pesce. E’ più corretto trattarla da semplice invertebrato considerandolo molto più simile ad un verme dal punto di vista anche delle sue capacità motorie. Questo lo possiamo vedere perché scaveranno piccoli tunnel e tane nella profondità della sabbia per arrivare ad un po’ di cibo. Basta poi guardare una sua foto per capire che questo animale ha davvero i poteri magici e soprattutto assomiglia all’organo sessuale maschile. Se questo può turbare o meno non saprei dire, ciò che è vero è che non è possibile non accorgersene ed è forte l’istinto di condividerne delle foto su Facebook dove trova apprezzamento.
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