Pesca Sostenibile con il marchio blu MSC
La pesca sostenibile è l’unica scelta obbligata che ci permetterà di consegnare alle prossime generazioni oceani pieni di vita e in buona salute.
Purtroppo le tecniche di pesca che violano le norme a tutela degli oceani sono sempre più diffuse, anche a causa della crisi economica globale persistente, e spesso difficili da contrastare.
Marine Stewardship Council (MSC – Pesca Sostenibile) è un’organizzazione non-profit internazionale fondata nel 1997 a Londra e attiva in 20 stati del mondo tra cui l’Italia, impegnata a contrastare la pesca illegale e a conservare le risorse marine.
L’attività di MSC coinvolge scienziati, ricercatori ed esperti internazionali del settore ittico e propone una certificazione per la pesca sostenibile, basata su principi e criteri allineati con quelli di FAO e ISEAL e finalizzati a misurare il livello di sostenibilità delle varie tipologie di pesca.
La pesca sostenibile è definita tale quando è praticata assicurando l’equilibrio tra il livello delle catture e il rinnovo delle specie e la conservazione dell’ecosistema.
Pesca sostenibile: come ottenere la certificazione
Per ottenere la certificazione, un pescatore o una flotta di pescherecci deve essere in grado di dimostrare, con dati scientifici sulla specie e gli ecosistemi, e documentare, attraverso la sua strategia di acquisizione e di gestione, che:
1) La pesca effettuata lascia in mare abbastanza pesci per far sì che lo stock possa riprodursi e l’attività di pesca possa così proseguire nel tempo.
2) La pesca è effettuata in modo da minimizzare il suo impatto, consentendo a piante e animali sottomarini di prosperare.
3) La pesca è gestita in modo responsabile e nel rispetto delle leggi vigenti. Assicurare buone pratiche di gestione significa, ad esempio, che nel caso di stock ittici in declino vengano adottate azioni correttive.
Ecco il video ufficiale di MSC che spiega i tre criteri per una pesca sostenibile da rispettare per ottenere la certificazione:
Purtroppo ad oggi solo 1 pesce su 10 tra quelli che finiscono sulle nostre tavole proviene da una pesca sostenibile in base agli standard MSC. Il pesce certificato è infatti circa il 10% dell’intero pescato mondiale ma i progressi iniziano a vedersi: oltre 300 pescatori, in 36 Stati del mondo, hanno ottenuto la certificazione MSC per la pesca sostenibile e gli iscritti al programma continuano ad aumentare.
Il processo di certificazione MSC è trasparente e indipendente: si basa sul principio della valutazione di un ente certificatore terzo indipendente ed è aperto, in diverse fasi, a una consultazione pubblica.
MSC premia le migliori pratiche di pesca con il suo programma di etichettatura e di certificazione, aiutando a creare un mercato di prodotti ittici sostenibile e tutelando la salute del consumatore, sia nel caso di privati che di ristoranti o mense scolastiche e aziendali.
Pesca Sostenibile: il ruolo centrale del consumatore
Al fine di diffondere la pratica di una pesca sostenibile gioca un ruolo fondamentale il comportamento di acquisto di noi consumatori: preferendo nei nostri acquisti pesce certificato possiamo generare un circolo virtuoso in quanto una crescente domanda di prodotti derivanti da pesca sostenibile stimolerà sempre più pescatori a aderire al programma di certificazione MSC.
I prodotti ittici disponibili sugli scaffali dei supermercati (presenti nelle categorie prodotti freschi, surgelati, inscatolati, affumicati e pet food ) e nei menù di vari ristoranti con il marchio blu MSC sono a oggi oltre 20.000: la scelta non manca e i prodotti certificati continueranno ad aumentare, soprattutto se tutti noi ci impegneremo a sostenere la pesca sostenibile.
Pubblicato da Matteo Di Felice, Imprenditore e Managing Director di IdeeGreen.it, Istruttore di corsa RunTrainer e Mental Coach CSEN certificato, Istruttore Divulgativo Federazione Scacchi Italiana e appassionato di Sostenibilità, il 17 Maggio 2017