Secondo uno studio comparativo eseguito dall’Unipede (Unione Internazionale dei Produttori e Distributori di Energia Elettrica) per conto della Comunità Europea, tra le emissioni complessive di veicoli con motore tradizionale muniti di marmitta catalitica e quelle emesse in centrale per la produzione dell’energia elettrica destinata alla ricarica dei veicoli elettrici, le emissioni di CO₂ dei veicoli elettrici sono quasi la metà di quelle dei veicoli a combustione.
Anche le emissioni di ossido d’azoto, monossido di carbonio e di composti organici volatili sono significativamente inferiori. Solo i livelli di anidride solforosa risulterebbero più elevati, ma è bene precisare che proprio questo è il solo agente inquinante il cui livello di concentrazione nell’atmosfera è sistematicamente inferiore ai limiti consentiti.
Tutto questo è importante alla luce del fatto che, ad oggi, le emissioni prodotte dai trasporti sono responsabili del 12% delle emissioni di anidride carbonica di tutta l’UE e del 24% di quelle mondiali con una crescita del 27% negli ultimi 12 anni. Parlando dell’Italia la situazione è ancora più grave: il settore dei trasporti è responsabile del 32% dei consumi energetici e del 30% delle emissioni di CO₂. Va ricordato che l’UE ha approvato e prevede una riduzione del 20% delle emissioni di CO₂ entro il 2010.
Con i problemi del petrolio legati a inquinamento e scarsità della materia prima, la diffusione dei veicoli elettrici è destinata ad aumentare. Anche perché di pari passo aumenta la produzione di elettricità da fonti rinnovabili (eolico e solare) che rende disponibili buone quantità di energia pulita.
Intanto le previsioni di Enexis (azienda olandese di riferimento internazionale nel settore dell’elettricità connessa all’automotive) dicono che dopo un periodo di sperimentazione pilota in molte città, si assisterà allo sviluppo di massa della mobilità elettrica dal 2017. Stando alle previsioni di Enexis è prevedibile che saranno più di 7,7 milioni le colonnine di ricarica installate in Europa entro il 2017.