Pelargonium: coltivazione, malattie e parassiti

Pelargonium

Quando si parla di Pelargonium, anche se non è intuibile, è bene sapere che l’oggetto del discorso sono i gerani, fiori che di solito conoscono anche coloro che non hanno bisogno né il pollice verde né un balcone su cui coltivarli, volendo. Si tratta di piante diffusissime e semplici da coltivare, che si accontentano di poco e danno molta soddisfazione. Appartengono alla famiglia delle Geraniaceae in cui possiamo trovare oltre 10 generi di piante e più di 400 specie.

Pelargonium: coltivazione

Fino a 25°C possiamo tranquillamente coltivare i gerani senza timore che possano soffrire. Li possiamo posizionare anche dove batte il sole, è importante che sia però in un luogo ben arieggiato e senza correnti d’aria fredde e violente. E’ il freddo che il Pelargonium non tollera, sotto i 15°C può infatti mostrare dei cedimenti e faticare a fiorire come ci si aspetterebbe.

Per mantenere queste piante al meglio, osserviamone con cura le foglie in modo da rimuovere quelle secche o malate. E’ importante tagliarle con una forbice pulita, ad un centimetro dall’attaccatura al fusto, perché eventuali ferite sul fusto possono diventare pericolose. Un altro accorgimento consiste nello zappettare la terra attorno al fusto per fare in modo che non si crei uno strato impermeabile che impedirebbe l’assorbimento dell’acqua da parte delle radici.

A proposito di acqua, le innaffiature dei gerani devono essere frequenti, soprattutto in primavera e in estate quando la temperatura è più alta e la pianta ha bisogno di svilupparsi e fiorire. In inverno e in autunno, basta bagnare ogni tanto la terra per evitare che secchi totalmente.

Ogni anno è poi necessario effettuare il rinvaso, ogni primavera, per dare spazio e nuova terra a questa pianta così coreografica. Utilizziamo in questa occasione un terriccio costituito da torba e terra argillosa e vasi di dimensioni gradualmente crescenti, senza esagerare per evitare che le radici crescano troppo lontano dal fusto.

Per permettere a questa pianta di fiorire tutte le volte che può e desidera, serve molto concime, da somministrare in modo regolare, ogni due settimane. Questo vale in particolare nel periodo che va da aprile a settembre, mescolando il fertilizzante con l’acqua di irrigazione, un fertilizzante con molto potassio, più adatto a piante che fioriscono spesso.

In autunno e in inverno, vanno diminuite in modo consistente le concimazioni, una volta al mese basta e avanza anche se in verità quando si ha a che fare con il Pelargonium non si può parlare di “periodo di fioritura” in senso stretto perché i fiori possono spuntare praticamente tutto l’anno. Ecco perché non si pota nemmeno, ci si limita a togliere le foglie che diventano secche per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.

Pelargonium

Pelargonium: specie

Oltre al Pelargonium ci sono altri due generi molto coltivati appartenenti alla stessa famgilia, si tratta del Geranium e dell’Erodium. Il primo cresce soprattutto in zone umide e fredde e le sue foglie in autunno diventano rosse, il secondo ha invece un frutto molto particolare, con la forma simile al becco di un airone.

Tornando al Pelargonium, scopriamo che viene chiamato erroneamente geranio perchè geranos significa “gru” e il suo frutto assomiglia proprio ad una gru. Arriva dal Sud Africa e ha un fiore con sette stami e una corolla irregolare. All’interno di questo genere, troviamo diverse specie.

Il Pelargonium peltatum ha uno stelo erbaceo ramificato e può sembrare simile all’edera. Alcune sue varietà hanno foglie con screziature giallastre, come ad esempio accade per la varietà “Ville de Paris”, quella dei “gerani parigini”. C’è anche il Pelargonium rivulare, con foglie palmate a 5-7 lobi e fiori che spuntano su degli steli molti lunghi. Il Rivulare è chiamato anche “geranio di Boemia”.

La terza specie piuttosto nota è quella del Pelargonium zonale, pianta con portamento cespuglioso e fusto semilegnoso, foglie dalla forma rotondeggiante e con una macchia gialla o bianca al centro, che ricorda un cuore o un ferro di cavallo. I fiori dello Zonale possono essere di tantissimi colori e sono spesso riuniti in ombrella.

C’è poi un gruppo particolare da considerare, quello dei gerani odorosi, riconoscibili, come il nome suggerisce, per via delle foglie profumate, utilizzate sia nell’industria cosmetica e farmaceutica.

Pelargonium: malattie e parassiti

Tra i nemici del Pelargonium ci sono gli acari, gli afidi e la cocciniglia farinosa. Quest’ultima causa delle macchiette brune sulla pagina inferiore delle foglie che possono essere rimosse con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool oppure con un lavaggio fatto con acqua e sapone neutro.

Se le foglie che iniziano ad ingiallire e appaiono macchiettate di giallo e marrone è invece colpa degli acari che possono formare anche delle ragnatele, soprattutto se siamo in presenza del ragnetto rosso. Per evitare che danneggi le piante è necessario aumentare la frequenza delle nebulizzazioni alla chioma e utilizzare un insetticida specifico. Gli afidi delle piante sono invece dei piccoli animaletti di colore bianco-giallastro-verdastri che devono essere cacciati con antiparassitari specifici

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