Pelargonium: varietà, coltivazione e malattie

Pelargonium pianta

Il suo nome deriva dal greco, dalla parola pelargos che significa cicogna, una chiara allusione alla sua forma, a quella del suo bellissimo fiore che sembra un uccello con il becco. Il Pelargonium è un fiore molto comune e il motivo per cui non ci suona familiare il suo nome è molto semplice: lo chiamiamo geranio. Andremo a vedere se è corretto oppure no ma soprattutto ad imparare come coltivarlo per fare in modo che adorni gioiosamente i nostri balconi. Grazie al suo odore, e soprattutto al geraniolo e alla citronella contenuti nelle sue foglie, è un ottimo repellente per gli insetti, e penso soprattutto alle zanzare. Ne esistono tantissime varietà che si coltivano in modo molto simile ma che sono capaci di produrre fiori molto differenti per colore o per portamento che può anche essere ricadente.

Pelargonium: nome scientifico del geranio nelle sue diverse varietà

Osserviamo con maggiore attenzione questa pianta partendo dalle foglie che sono verdi ma con delle venature in rilievo. E poi ci sono i fiori che sono formati solitamente da 5 petali a ombrello e spesso con delle sfumature variegate molto intriganti con cui possiamo decorare i nostri balconi e i nostri giardini. Spesso il Pelargonium viene affiancato dalla Surfinia, una pianta con una fioritura altrettanto bella.

Il Pelargonium come il Geranium appartiene alla famiglia delle Geraniaceae, i due fiori sono spesso confusi perché sono effettivamente molto simili a prima vista. Guardiamone le differenze. Il nostro Pelargonium è in grado di resistere in condizioni meteo estreme, anche dove gela spesso e ha dei fiori che hanno i due petali superiori con forma e dimensioni diverse rispetto agli altri.Va da sé che ci troviamo di fronte ad un fiore asimmetrico, differente quindi da quello del Geranium, perfettamente regolare e simmetrico. E in più questa pianta si sviluooa più in larghezza che in altezza rispetto a quella precedente.

Pelargonium fiori

Pelargonium: come coltivarlo

Il Pelargonium può essere coltivato sia in terra direttamente sia nel vaso. Vediamo come si può farlo crescere bene nel vaso per poterlo esporre con successo dai nostri balconi.

Scegliamo un vaso che possa ospitare comodamente il nostro fiore, e questo dipende molto dalla varietà scelta per cui meglio farsi consigliare da uno specialista o leggere le istruzioni presenti con la pianta o i semi. L’importante è che ci siano i fori sul fondo si cui mettere uno strato di argilla espansa per evitare che si formino ristagni idrici.

Per sistemarlo in terrazzo dobbiamo cercare la posizione giusta e quella per il Pelargonium è la mezza ombra perché è una pianta che ha bisogno di tantissima luce e ama molto il caldo ma il sole diretto tutto il giorno può danneggiare i fiori. E’ meglio che abbia tanta luce al mattino e resti protetto nelle ore più calde del giorno. Evitiamo le gelate in inverno e proteggiamo i nostri vasi mettendoli in angoli riparati anche dalle correnti e diminuiamo drasticamente anche le innaffiature.

Per quanto riguarda il terriccio, possiamo usare tranquillamente quello universale di buona qualità senza per forza creare un substrato fibroso e poroso, oppure possiamo viziare il nostro Pelargonium con un mix composto per il 15% di torba bionda fibrosa, con una piccola parte di perlite e del leggero terriccio.

Fioritura del Pelargonium

La spettacolare fioritura di questi fiori avviene dura tutta l’estate anche se inizia già a primavera. Appena smette il periodo delle gelate infatti, ci si attrezza sempre per arricchire il balcone di questi fiori che ci daranno soddisfazione fino all’autunno.

I fiori sono assemblati in infiorescenze con forma a ombrella sorrette da lunghi steli, hanno sempre 5 petali con dei colori molto diversi di varietà in varietà. Per ottenere una fioritura abbondante si consiglia di fertilizzare spesso durante la primavera e tenere il fiore in mezza ombra e non troppo esposto ai raggi del sole che possono rovinarne le sfumature. Al termine della fioritura compaiono sugli steli selle bacche dalla forma allungata.

Quanto annaffiare il Pelargonium

Sia in vaso che in terra le annaffiature devono essere abbondanti subito dopo la messa a dimora e prendiamo la precauzione di non utilizzare mai acqua troppo fredda, meglio infatti se ha una temperature superiore ai 15°C.

Se abbiamo il nostro fiore piantato in giardino, le sue radici vanno in profondità e riescono ad attingere acqua dagli strati del terreno più profondi e umidi. Possiamo quindi annaffiare meno spesso tenendo controllata l’umidità del terreno. Se invece abbiamo il nostro fiore in vaso dobbiamo stare più attenti a mantenere sempre ben umido il terriccio senza però creare dei ristagni, pericolosi perché possono causare marciume radicale. In estate possiamo annaffiare ogni giorno, in primavera meglio a giorni alterni.

Pelargonium: malattie

La farfallina dei gerani è certamente una piaga dolorosa per questo fiore ma non è il suo unico nemico. Nella lista nera troviamo infatti

  • Ruggine del Geranio: causata da un fungo che provoca la formazione sulla pagina inferiore delle foglie di macchie scure e di piccole pustole che poi spigionano una polverina color ruggine.
  • Batteriosi del Geranio: fa ingiallire le foglie e provoca delle macchie scure sulla pagina superiore dove cominciano ad accartocciarsi.
  • Botrytis cinerea: una muffa grigia che ricopre sia i fiori che le foglie e poi le fa marcire. Causata da eccessive annaffiature.

Anche i parassiti “amano” molto i gerani e i Pelargonium, quelli più affezionati sono gli Afidi, i Tripidi e gli Aleirodidi, tutti da sconfiggere con specifici antiparassitari

Pelargonium semi

Pelargonium: dove comprarlo

Siete ancora in tempo per far fiorire il vostro balcone con questo fiore che lo colorerà fino all’autunno. Anche su Amazon potete acquistare comodamente una busta da 100 semi a circa 10 euro e sfruttare il vostro pollice verde anche se in questo caso non incontrerete particolari difficoltà.

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