Pavimento alla veneziana: cos’è e come si fa

Pavimento alla veneziana

Il pavimento alla veneziana per chi ha una casa con degli spazi aperti può essere utile da conoscere perché è una tipologia di copertura delle superfici calpestabile trovata da tutti molto elegante e raffinata. Ha origini antiche ma non per questo ha meno fascino ed è tuttora molto richiesta e apprezzata.

Per capire di cosa si tratta e se fa al caso nostro, ecco la sua descrizione e il racconto delle varie fasi di preparazione, non del tutto banale.

Pavimento alla veneziana: cos’è

Oltre che alla veneziana viene chiamato anche terrazzo o seminato ma si tratta di un tipo di pavimento in cui si mescolano diversi tipi di materiali tenendoli assieme con una specie di malta cementizia e poi pressandoli nella fase finale. Possiamo quindi trovarlo comporto da pietrisco e piccoli frammenti di marmo, ma anche coccio e vetro. Per realizzarlo ci vuole senza dubbio un lavoro certosino che poco va d’accordo con le pratiche del fai da te ed è meglio sia eseguito da delle mani esperte. Esistono dei veri e propri artigiani del pavimento alla veneziana, sono detti i terrazzieri e sanno utilizzare le tecniche originali, risalenti al XVI Secolo.

In Italia possiamo anche sentir parlare di seminato alla veneziana per indicare pavimenti in tinta unita ma con all’interno tanti piccoli frammenti colorati. Se invece parliamo di pavimenti alla veneziana in generale, rientrano in questa categoria anche tutti i vari pavimenti che riportano motivi geometrici oppure con delle sagome particolari che possono ad esempio imitare dei disegni decorativi con fiori, stemmi, scene di vita di caccia e o commercio. Tra i vantaggi del pavimento alla veneziana, oltre alla bellezza, ci sono anche la solidità e la resistenza

Pavimento veneziano: le tecniche di lavorazione

Trattandosi di un’opera tradizionale, si tende ad essere molto rigidi nel rispetto dalle tecnica di realizzazione del pavimento alla veneziana, tecnica anche piuttosto complicata da imparare in quattro e quattr’otto. Vediamone le fasi principali, più per cultura personale e per curiosità che per imparare davvero ad applicarla con le nostre mani, a meno che non siamo già del mestiere.

Per prima cosa si prepara il fondo, in modo che sia tutto pronto per poi lavorare sulla pavimentazione. E’ importante che sia pareggiato perché se comincia ad avere delle sporgenze può compromettere largamente il risultato. Pronto il fondo, si stendono i primi due strati preparatori.

Il primo è costituito da una mescolanza di vari materiali tra cui il cocciopesto e il pietrisco, poi si procede con il secondo che è sempre composto dagli stessi ingredienti che di vanno a sovrapporre schiacciando e livellando tutto con precisione e cura. Prima di passare alla prossima fase dobbiamo far riposare questi due piani per alcuni giorni per poi realizzare il terzo e il quarto. Quest’ultimo nel vero senso della parola, ha al suo interno anche un nuovo ingrediente, il grassello di calce. Volendo, a seconda del risultato che vogliamo ottenere, possiamo anche aggiungere dei pigmenti.

Ora che abbiamo steso tutti gli strati preparatori possiamo passare a tracciare le linee per le decorazioni che saranno poi quelle evidenti nel risultati finale. Qui tutto dipende dal tipo di disegni che si desiderano, possono essere molto complessi oppure meno. Ci sono volte che i terrazzieri devono aiutarsi con degli strumenti esterni come ad esempio speciali fili al piombo oppure stampi in legno, oppure ancora carboncino.

Quando abbiamo terminato il disegno che vogliamo realizzare con il nostro pavimento alla veneziana, ecco che dobbiamo passare una sorta di pasta che ha la funzione di “collante” per tutti i vari cubetti di diversi materiali (marmo, vetro, graniglie,….) che sono stati usati per produrre la decorazione, poi si inizia a lavorare sul disegno che abbiamo prima tracciato.

Abbiamo quasi terminato: quando il disegno è completo, resta il lavoro di fino ovvero dello stuccare tutte le fessure rimaste. E’ importante anche rendere la superficie liscia e compatta aiutandosi con rulli e altri strumenti. Questa fase si chiama lisciatura ed è seguita da un momento di pausa per far asciugare di nuovo il nostro pavimento alla veneziana. In questo caso possono volerci anche una ventina di giorni. Non resta che la lucidatura ora, ma solo quando la superficie è asciutta asciutta. A questo punto si utilizza dell’olio di lino cotto, per una prima passata, e poi la cera, per quella finale.

Pavimento veneziana antico

Pavimento alla veneziana: costi

Con tutte queste fasi e le varie raccomandazioni del momento, conviene chiamare un esperto per far realizzare il pavimento alla veneziana e non cimentarvisi da soli, con il rischio di spendere non poco in materiali e poi ottenere un risultato insoddisfacente. Se si vanno a guardare i costi medi di questo tipo di lavoro si vedono delle fluttuazioni che seguono la complessità dei decori scelti. Se non ci sono delle decozioni troppo arzigogolate, possiamo cavarcela anche con 100 euro al metro quadro mentre andiamo sui 180 euro al metro quadro quando i disegni riportano motivi geometrici relativamente semplici. Se invece il nostro desiderio è un pavimento ad opera d’arte, il prezzo sale molto e si superano i 500 euro al metro quadro.

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