Pastore dei Pirenei, originariamente detto Berger des Pyrenées, è francese, ed è il più piccolo, ma prezioso, fra i cani conduttori di bestiame. Il suo nome simpatico è Pastorino e se lo merita tutto. Il Pastore dei Pirenei è stato studiato per la prima volta da Dutrey du Rabastens nel 1927, deve la sua taglia “mignonne” alla zona in cui è cresciuto. Una regione montuosa, quella dei Pirenei, con terreni accidentati che lo hanno obbligato a restare con un fisico agile e adattabile. Oggi è diffuso non solo lì ma in tutta la Francia e nei paesi vicini. Esistono ben due varietà di Pastore dei Pirenei, “a pelo lungo” e “a faccia rasa”.
Pastore dei Pirenei: origini
Nato da un ceppo comune con altri cani, il Pastore dei Pirenei si è sviluppato con caratteri tutti suoi perché rimasto sul versante francese della catena montuosa pirenaica. Questo lo ha reso diverso dai suoi cugini, il “Gos d’Atura” o il “Pastore catalano”.
La razza esiste ufficilamente dal 1914, il riconoscimento ufficiale della razza, definitivo, arriva addirittura dalla Société Centrale Canine (SCC) di Francia nel 1926, ma il Pastore dei Pirenei è arrivato sulle montagne tra Spagna e Francia assieme al suo amico Cane da Montagna, sempre dei Pirenei, al seguito delle popolazioni migranti provenienti dall’Asia. Siamo quindi secoli e secoli prima del 1914 quando queste civiltà hanno scelto di stabilirsi nelle vallate dei Pirenei.
Durante i tanti anni di vita in isolamento fra le valli, il Pastore dei Pirenei ha vissuto vicino alle popolazioni e si è nel frattempo verificato un massiccio e naturale“Inbreeding” fra i cani che ha portato alla modifica del fisico della razza. Così sono nate tante sottorazze di valle in valle, tutte divise poi secondo l’altezza, il mantello ed il colore. Ce ne erano a pelo lungo o a pelo corto, ma anche in queste due varietà, c’erano tante tipologie diverse.
Pastore dei Pirenei: aspetto generale
Il Pastore dei Pirenei coma abbiamo detto è il più piccolo cane guida di greggi, quindi ha una taglia media-piccola: al garrese i maschi vanno dai 40 ai 50 cm e le femmine poco meno. E’ un cane dai nervi tesi, tutto istinto e massa nervosa, massima efficienza, massima capacità di reazione in un corpo piccolo per il ruolo che svolge.
La testa del Pastore dei Pirenei è piuttosto minuta e nel complesso questo cane ha un centro di gravità vicino al terreno che lo aiuta a restare meglio in equilibrio quando si muove anche in zone impervie. Le zampe hanno piante strette, sottili e leggere, gli occhi sono color marrone con palpebre nere, ma è l’espressione a colpire subito: viva ed attenta.
Il muso del Pastore dei Pirenei è dritto e un po’ corto, il tartufo è innegabilmente nero, le orecchie piuttosto corte, la coda ben frangiata, non troppo lunga, attaccata piuttosto in basso. Forma un uncino alla sua estremità.
Veniamo al pelo del Pastore dei Pirenei: è fine e va a coprire una pelle con effetto marmo, a chiazze. Lungo o non lungo che sia, il pelo è sempre folto e mai arricciato, al massimo leggermente ondulato, più abbondante e più lanoso sulla groppa e sulle cosce.
I colori ammessi dallo standard di razza del Pastore dei Pirenei, sono: fulvo più o meno scuro, anche con pezzi di pelo nero e bianco sul petto e sulle zampe, grigio più o meno chiaro, con del bianco sulla testa, al petto ed alle zampe. E poi anche c’è la versione arlecchino di diverse tonalità. Esiste ma raro, il Pastore dei Pirenei con mantello nero o nero con macchie bianche.
Pastore dei Pirenei: carattere
Il Pastore dei Pirenei è un cane da lavoro, soprattutto, e da lavoro duro, quindi ha tutte le caratteristiche caratteriali per poterlo svolgere al meglio. Ha soprattutto la rara ma preziosa capacità di affrontare e risolvere situazioni difficili. E’ vigile e coraggioso come pochi, e la sua prontezza di riflessi è leggendaria.
Come cane da compagnia è buono perché risulta anche molto allegro e molto simpatico, anche il suo aspetto attira, soprattutto i bambini. E’ un cane abituato a vivere all’aria aperta, il Pastore dei Pirenei, ma si adatta anche molto bene a vivere in casa o in appartamento insieme alla famiglia a patto che lo si porti spesso a sfogarsi all’aperto.
Nonostante abbia una inesauribile energia, questo cane non è ribelle ma mostra anzi una completa devozione verso il suo padrone, è sempre leale e si consacra al lavoro o al compito che gli si da. Ha sempre un’aria furba e diffidente, è un tipetto tutto da raccontare: anche se molto attaccato alla famiglia resta un carattere forte e caparbio, diffidente con gli estranei.
Pastore dei Pirenei: cuccioli
Anche da cucciolo, il Pastore dei Pirenei non ha bisogno di molte cure e attenzioni, men che meno per quanto riguarda l’estetica: basta tenerlo pulito e spazzolarlo periodicamente. Se lo si educa bene da subito può diventare bravo nelle gare di Agility e ottenere eccellenti risultati perché è molto ricettivo ed intelligente. Se si vuole affievolire il suo carattere così forte e vivace, se da fastidio il suo essere così rustico, bisogna affrontare da giovane questa operazione educativa, con mano ferma e molto molto paziente.
Pastore dei Pirenei: a pelo lungo
Una delle due versioni di Pastore dei Pirenei è quella a pelo lungo. Non è semplice capire quando e come capitano, perché da esemplari a pelo possano nascere soggetti a pelo raso e viceversa: bisogna sfidare la sorte, non esiste una linea di sangue costituita da individui che appartengono tutti ad una sola varietà.
Il Pastore dei Pirenei con pelo corto ha pelo raso sulla testa, sulla parte anteriore delle gambe, e semilungo sul resto del corpo, nella versione a pelo lungo, invece, la somiglianza è quella con il pelo di capra e la lana di pecora.
Può anche capitare che la mescolanza tra le varianti produca un Pastore dei Pirenei con delle ciocche o corde chiamate “cadenettes” o a placche chiamate “matelots” che ricoprono la groppa e la coscia ed a volte il petto e gli arti inferiori a livello del gomito.
Pastore dei Pirenei: prezzo e diffusione
Un cucciolo di Pastore dei Pirenei può costare circa 900-1000 euro. Ad oggi è una razza sottostimata: pur essendo il più piccolo cane da pastore non per questo è inferiore ad altri tipi di razze. Eppure, è poco diffuso e desiderato, considerando il suo vero valore. Nulla esclude che possa esserci un boom nel futuro che farà impennare anche il prezzo. Il Pastore dei Pirenei, d’altronde, è sano, rustico, longevo e fedele.
Quanto a diffusione, dopo un periodo di buon successo (1980-2000) poi il numero esemplari è diminuito e oggi è frequente trovarne in Francia e in qualche paese confinante, per il resto il Pastore dei Pirenei è quasi da considerare razza rara.
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