Pastore abruzzese
Pastore abruzzese, non tradisce il padrone ma neanche le sue origini abruzzesi al 100%. Il suo nome originale non è pastore abruzzese ma mastino abruzzese, è una razza che rientra nel gruppo di pastori e bovari ed è insindacabilmente bianco, con un caratterino però, che candido candido non è.
Pastore abruzzese: origini
Il pastore abruzzese fa parte a pieno titolo del ceppo dei grandi cani bianchi del Centro Europa ed è uno degli esponenti più antichi di questa “setta del pelo bianco”. Appartiene ad una antica stirpe di guardiani del gregge e ha ereditato, anche se un po’ ammansito, il carattere d’un tempo.
Diffidente e bellicoso, come quello dei cani che arrivarono in Italia dal Medio Oriente. Il pastore abruzzese, però, da subito, come da suo stile, si è evoluto da sé, come razza indipendente dai colleghi bianchi come lui, e si è sparso in Provincia di Grosseto, ma anche nella zona che va dall’alto Lazio, passando per l’Umbria del sud, l’Abruzzo, l’Appennino Campano, il litorale molisano fino alla Puglia del nord.
Le prime notizie di pastore abruzzese in Italia risalgono già al I secolo d.C. e sembra che da sempre sia stato un cane difensore del gregge nei confronti del lupo. Il suo colore è proprio legato al lupo: il bianco impediva che, in caso di assalto al crepuscolo, il pastore abruzzese potesse essere scambiato per uno dei predatori. Tutt’oggi questo cane viene impiegato contro gli assalti dei lupi da chi vive in zone pericolose in tal senso, c’è anche un progetto nel territorio del Piemonte legato a questa strategia anti – lupo.
Pastore abruzzese: aspetto
Il bianco pelo al 100% abbiamo visto che è il tratto che contraddistingue questo cane, anche se sono tollerate sfumature avorio o arancio pallido. Devono però essere minime, e il pelo deve essere abbondante, anche sulla coda, lungo e ruvido: è un pastore, non un cane da salotto. E poi c’è anche il sottopelo che fa il suo effetto, al tatto, e anche contro il gelo che spesso, come pastore abruzzese, è costretto a sopportare.
Mantello a parte, questo cane ha gli occhi piuttosto piccoli e color ocra o marrone scuro, le orecchie attaccate molto alte, a “V”, pendenti e la testa grande e piatta che ricorda in modo esplicito e anche simpatico quella dell’orso bianco. Il bianco è ricorrente nella storia del pastore abruzzese.
Per quanto riguarda le dimensioni, non siamo a livello di orso, ma il peso standard è attorno ai 40 Kg, per i maschi, che arrivano anche ai 50, le femmine poco meno. Resta un aspetto maestoso e imponente, anche per l’andatura e lo sguardo. Il fisico del pastore abruzzese è ben proporzionato, anche nelle zampe e negli arti, muscolosi, forti.
Pastore abruzzese: carattere
Testa alta, mantello lucente e selvaggio: il pastore abruzzese trasmette una grande fierezza, dignità e tempra. Si vede subito che è un cane che sa il fatto suo e che non ha intenzione di cedere a ricatti o intimidazioni: ha un temperamento molto forte, sicuro e indipendente. Non ama molto le coccole e le smancerie, per cui c’è chi gli attribuisce un lato felino, in verità è un carattere forte, ma non ha molto della pantera o della tigre. E’ quello che simpaticamente definirei “un gran testone”, di indole e di fatto.
Questo non vuol dire che se avete la fortuna di essere i suoi padroni, il pastore abruzzese vi giura fedeltà, sostegno, aiuto e protezione. Non è aggressivo né con il padrone né con altri, è solo un po’ diffidente e di certo non è l’elemento che, in un gruppo di cani, fa da elemento socializzante. E’ un pastore, non dimentichiamolo, un pastore temprato dal freddo e da tanta solitudine.
Pastore abruzzese: cure
Si, nonostante il carattere ruvido, il pastore abruzzese ha bisogno di qualche cura, non molte, però, perché resta molto rustico, capace di resistere alle malattie, al freddo e alle intemperie. Spazzolato ogni tanto, qualche controllo dovuto alla salute, ma per il resto è un cane che non da troppe preoccupazioni. Eppure vive spesso più a lungo dei suoi pari taglia che i 10 anni li sognano, lui li raggiunge spesso.
Pastore abruzzese: allevamenti
Gli allevamenti sono piuttosto numerosi per quello che è un cane amato e conosciuto. Se sentiamo chi ha a che fare con esemplari di pastore abruzzese spesso e li alleva, abbiamo la conferma che con questa razza è inutile dare ordini. Prendere di petto un pastore abruzzese non serve, è deleterio, come non serve urlare o tentare di imporsi. Spiegare le cose con calma è la cosa migliore, lui poi valuta, dotato di spiccata intelligenza.
Il pastore abruzzese è un cane fiero ed orgoglioso, adatto per la custodia delle greggi, come cane da guardia, al massimo, ma non va bene come indole per discipline come Fly ball, Freestyle, Agility e Dog Obedience. Per capire quanti ce ne sono in giro, diamo qualche numero.
Nel 2008 sono stati iscritti 547 cuccioli di pastore abruzzese ai libri genealogici ENCI, nel 2010 sono passati a 684 fino ai 754 del 2012. Ed è un continuo crscere.
Pastore abruzzese: prezzo
Il pastore abruzzese, cucciolo, ha un prezzo che può variare dai 200 ai 500 euro. Dipende dagli allevamenti, dalla purezza della razza e del bianco, dalla zona in cui lo stiamo acquistando. E poi se lo si compra in line o “de visu”. Stiamo sempre molto attenti a richiedere la documentazione e le certificazioni anche riguardanti al salute. E’ vero, abbiamo detto che questo cane non da problemi, ma deve essere un cucciolo sano, altrimenti mancano le premesse.
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Pubblicato da Marta Abbà il 14 Dicembre 2015