Pastinaca sativa: tutto quello che c’è da sapere
La pastinaca sativa è un ortaggio da radice appartenente alla famiglia delle Apiaceae, per intenderci, la pastinaca sativa è un parente non troppo lontano di carota e prezzemolo.
E’ una pianta biennale ma è coltivata con cicli annuali. Nel ciclo di coltivazione annuale la pastinaca sativa non ha il tempo di emettere i fiori ma se lasciata prosperare, durante il secondo anno, la pastinaca sativa produce uno stelo fiorito sormontato da un “ombrello” ricco di fiori gialli.
Nei campi italiani è difficile imbattersi con un fiore di pastinaca sativa (così come in un fiore di carota!), quando la pianta fiorisce ormai il tubero è immangiabile e il tubero legnoso. Nella tradizione contadina, un paio di piante venivano condotte fino alla fioritura per poter ricavare i semi che sono piatti e di colore marrone chiaro.
Come coltivare la pastinaca sativa
La sua lunga radice tuberosa è caratterizzata dal tipico colore crema. Tradizionalmente, i contadini usavano raccogliere la pastinaca solo a seguito delle prime gelate invernali così da ottenere una polpa dal sapore più dolce e intenso.
Questa tradizione contadina ha una forte base scientifica: durante le gelate, il forte freddo coadiuva la conversione dell’amido in zucchero e così la radice assume un sapore dolce.
Tutte le nozioni su come coltivare la pastinaca e le migliori ricette a base di questo ortaggio da radice, possono essere reperite nell’articolo Come coltivare e cucinare la pastinaca.
La pastinaca sativa era usata in Europa come dolcificante, soppiantata poi dallo zucchero di canna. La pastinaca sativa era un alimento fortemente diffuso in Italia ma anche in questo caso l’importazione di un nuovo ortaggio è andato via via sostituendolo, parliamo della patata.
Pericoli per la coltivazione
La pastinaca è tossica? Vediamo di rispondere in modo completo a questa domanda.
La radice di pastinaca sativa è sempre commestibile ma non si può dire lo stesso di foglie e germogli. Alcune varietà di pastinaca sativa presentano una certa tossicità a livello della linfa di foglie e germogli.
Proprio come molte altre piante della fomiglia delle Apiaceae, anche la pastinaca sativa contiene furanocumarine, parliamo di una sostanza chimica fotosensibile che causa una condizione irritante per la pelle. Per eliminare ogni rischio si consiglia di raccogliere la pastinaca sativa in giornate nuvolose e poco soleggiate e indossare i guanti.
Le proprietà della pastinaca sativa
La pastinaca è solitamente consumata cotta anche se può essere mangiata cruda. Grazie alle sue proprietà nutrizionali può essere considerato un integratore naturale di vitamine e sali minerali. E’ ricca di vitamine del gruppo B, di potassio ed è consigliata a chi soffre di ipertensione arteriosa. Tutte le proprietà benefiche della pastinaca sativa sono elencate nell’articolo: Pastinaca sativa, proprietà e virtù.
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Pubblicato da Anna De Simone il 19 Giugno 2015