Parrocchetto monaco: carattere, alimentazione, riproduzione, allevamento in gabbia o a mano, prezzo e dove trovarlo in natura.
Tra i pappagalli domestici, il parrocchetto monaco è indubbiamente tra i più popolari. La sua popolarità ha avuto un impatto su diversi ecosistemi: anche se è originario del Sudamerica, attualmente è considerato una specie alloctona invasiva in molti paesi europei compresa l’Italia. A Molfetta (Bari) e in molti altre località costiere, ne esistono colonie molto folte che nidificano e mostrano un’elevata capacità di adattamento al nostro habitat. Ancora oggi gli esperti cercano di capire l’impatto che questa “specie aliena” avrà sulla fauna autoctona.
Parrocchetto monaco
Il suo nome scientifico è Myiopsitta monachus, anche noto come pappagallo quacchero. Presenta un corpo verde brillante, la fronte e il petto sono di colore grigio pallido con smerlature più scure, presenta un addome giallognolo che confluisce con una parte inferiore dal piumaggio verde chiaro.
Le piume remiganti sono blu scuro e la coda appare lunga e affusolata. Il becco e arancione.
Dimensioni: è lungo in media 29 cm con un’apertura alare di 48 cm. Pesa in media 110 – 120 grammi. Le femmine tendono a essere più piccole del maschio.
Anche se questa è la descrizione della specie Myiopsitta monachus, devi sapere che sono state prodotte, con incroci mirati, razze domestiche da colori diversi. E’ così che in commercio è possibile trovare un parrocchetto monaco blu, giallo o bianco. In pratica il piumaggio principale verde, incrocio dopo incrocio, viene selezionato di colorazione blu, bianca o gialla. Questi uccelli generalmente tendono a essere più fragili rispetto al classico parrocchetto monaco, perché, incrocio dopo incrocio, selezione dopo selezione, possono alterarsi altre caratteristiche genetiche che potrebbero rendere il pappagallo monaco meno longevo.
Myiopsitta monachus
In natura esistono diverse sottospecie di parrocchetto monaco che presentano adattamenti specifici in base ai paesi di origine. In Argentina è presente una sottospecie (Myiopsitta monachus monachus) dalla stazza maggiore e più grande del classico parrocchetto monaco.
In Bolivia vi è la sottospecie Myiopsitta monachus calita che presenta un corpo più minuto ma con ali blu più prominenti e con la testa da un grigio più scuro. Questo uccello presenta colori del corpo più vivaci.
La sottospecie Myiopsitta monachus cotorra che vive in Brasile e in tutto il Paraguay, si presenta come la sottospecie calita ma con un piumaggio giallo meno vivace e il piumaggio verde più luminoso.
Il parrocchetto monaco sembrerebbe essere tra gli uccelli esotici che meglio si sono inseriti sul nostro territorio.
Parrocchetto monaco: riproduzione
Anche se in cattività e nell’allevamento è trattato come uccello solitario o da allevare in coppia, in natura è un uccello gregario. La riproduzione, in natura, spesso avviene in colonie dove più esemplari costruiscono un enorme nido con diversi ingressi separati: un vero spettacolo se si considera che il nido assume le dimensioni di una piccola automobile! Questi grandi nidi, inoltre, possono attrarre altri “inquilini” come piccoli rapaci e anche mammiferi.
Ogni nido accoglie da 5 a 12 uova bianche che si schiudono a seguito di un’incubazione di 24 giorni.
La riproduzione in cattività è possibile. Per determinare il sesso e creare alcune coppie, più che la taglia, si dovrebbe sfruttare il test del DNA.
Parrocchetto monaco: carattere
Sono uccelli molto intelligenti e socievoli. E’ affettuoso ma territoriale verso le altre specie quindi da introdurre con cautela in una voliera di comunità.
E’ un pappagallo molto rumoroso, può imparare a parlare piuttosto bene ed è propenso all’addestramento a mano. Quando vengono allevati a mano, i parrocchetti monaci divengono particolarmente affettuosi e docili. Non è un caso che, “a questa pagina Amazon” si trovano collari per parrocchetti monaci atti a consentire l’allevamento a mano. Se acquisti un esemplare allevato in gabbia, con un po’ di pazienza e cure quotidiane, puoi iniziare ad allevarlo a mano.
Parrocchetto monaco parlante
Il parrocchetto monaco parla? Sì, si tratta di uccelli molto intelligenti che possono sviluppare un buon vocabolario e riuscire a memorizzare decine di parole e frasi complesse. Questo uccello impara a parlare in freddo e per questo è tra i pappagalli parlanti preferiti.
Parrocchetto monaco: quanto vive?
In natura può vivere fino a 25-30 anni ma le aspettative di vita in cattività sono di gran lunga inferiori.
Parrocchetto monaco: alimentazione
La sua alimentazione è basata su frutta e verdura. Tra la frutta: ciliegie, mele, albicocche, pere, arance, melograni, cocco, kiwi, mango, fragole e ananas. Tra le verdure che si possono somministrare: asparagi, piselli, peperoni, carote, mais, lattuga, zucca, bietole, broccoli, patate, pomodori e cavoli. Occasionalmente si può alimentare anche con semi.
In commercio esistono alimenti estrusi molto utili nell’allevamento in cattività dei parrocchetti monaci.
Parrocchetto monaco: prezzo
Il prezzo dipende molto dalle selezioni e dal rivenditore. Ho visto parrocchetti monaci proposti per 50 € ma anche per 130 €, alcune selezioni possono superare i 190 €.