Parquet in cucina, consigli utili
Parquet in cucina: consigli per chi vuole una pavimentazione in parquet anche in ambienti “difficili” coma la cucina e il bagno.
La cucina è un ambiente difficile: in prossimità del pranzo o della cena, può trasformarsi in un autentico campo di battaglia!
Caduta di oggetti appuntiti, schizzi d’acqua e di olio, via vai di persone, vapori che fuoriescono dalle pentole… Il parquet in cucina non rischia di rovinarsi? In effetti sì, se si scelgono essenze troppo tenere e delicate ma con le scelte giuste non sarà più necessario rinunciare al parquet in cucina.
Scegliere il migliore parquet per la cucina
Esistono molti tipi di parquet che differiscono tra loro per essenza, finitura, durabilità, impermeabilità, resistenza…. Per ogni ambiente, è possibile scegliere il parquet più adatto. Per tutte le informazioni sulle caratteristiche e le differenze tra i tipi di parquet, vi rimandiamo alla pagina: parquet, come scegliere.
Per ambienti “a rischio” come la cucina o il bagno, è possibile scegliere parquet più resistenti all’umidità e dall’elevata resistenza e durabilità.
Principalmente, i parquet più consigliati per bagno e cucina sono due: wenge e teak. Chi non vuole rinunciare alle fibre di legno ma non vuole avere nessun tipo di remore, potrebbe valutare un’alternativa valida al classico parquet in legno tradizionale: l’alternativa in questione è il parquet di bamboo.
Il parquet di bamboo è particolarmente indicato per le pavimentazioni di cucina e bagno. E’ quasi completamente immune all’umidità (è impermeabile) e molto resistente. Nelle prove di Durezza Brinell il parquet di bamboo si è dimostrato migliore di tutti i tipi di legni comunemente usati per la produzione di parquet tradizionale. Per durezza s’intende la resistenza che oppone il listello di lego (o di bamboo) alla penetrazione. Ciò vuol dire che un pavimento di bamboo si danneggia molto più difficilmente di quanto farebbe un pavimento in parquet di teak. La durezza (la resistenza alla penetrazione) del pavimento in bambù è solo di poco superiore a quella del wenge.
Parquet in cucina
Ricapitolando, le scelte che abbiamo per rivestire il pavimento della cucina con il parquet sono:
- teak
- wenge
- bamboo
Il teak è un legno pregiato tropicale, il cui colore varia dal giallo chiaro al bronzo. Il parquet in bamboo si trova in diversi toni di marrone, dal chiaro (color miele) al marrone scurissimo. Il Wengé si trova con tonalità più scure rispetto al teak e al bamboo. Il parquet in wengé ha una buona durabilità e resistenza alle aggressioni estreme e per questo è indicato in cucina.
Altre essenze consigliate:
- Merbau
- Iroko
- Doussiè
Parquet e piastrelle in cucina
Un altro accorgimento da adottare per poter posare il parquet in cucina senza correre il rischio di danneggiarlo nel giro di poco tempo, consiste nell’abbinarlo alle più resistenti piastrelle.
Niente di scandaloso! Non si tratta di un contrasto inopportuno! E’ vero che piastrelle e parquet sono due elementi completamente diversi ma con le scelte giuste, questo accostamento può funzionare bene.
In pratica si vanno a posare le piastrelle nelle zone più critiche, tipo intorno all’isola dove sono posti i fornelli, lungo il piano da lavoro della cucina… Il parquet può essere abbinato a pavimenti come il grès porcellanato che riesce a rispettare i toni caldi del legno.
Sono molti gli architetti che riescono a combinare questi due materiali creando un effetto estetico apprezzabile. Il gres porcellanato va a ricoprire la superficie vicino il piano cottura mentre il parquet ricopre il resto della stanza.
Per passare da un materiale all’altro potete avvalervi di una fuga speciale con colori e disegni che consentono un passaggio più graduale tra parquet e grès porcellanato.
Pubblicato da Anna De Simone il 22 Novembre 2016