Parco Nazionale Foreste Casentinesi
Parco Nazionale Foreste Casentinesi, un’area protetta da scoprire addentrandosi in intricate ma accoglienti zone coperte da boschi. Di tutti i suoi circa 37mila ettari, circa l’80% è costituito da foreste ed è ciò che rende unica l’esperienza di visita di questo Parco che dal 1993 fa capo all’Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.
Parco Nazionale Foreste Casentinesi: dove si trova
Il Parco Nazionale Foreste Casentinesi si trova a una cinquantina di Km da Firenze e la sua superficie è divisa a metà, quasi matematicamente, con uno scarto di qualche centinaio di ettari, tra l’Emilia Romagna e la Toscana. Altre città vicine sono Arezzo (48 km) e Siena (100 km) ma anche Rimini (96 km) come Forlì (46 km) e Cesena (60 km).
Le province interessate da quest’area protetta sono tre, Forlì, Arezzo e Firenze, in tutto per l’esattezza gli ettari del Parco Nazionale Foreste Casentinesi sono 36.843, divisi in quattro zone, ciascuna con una tutela particolare, definita dal Piano del Parco stesso.
La più protetta è la Zona A: una “riserva integrale” di quasi mille ettari che comprende le Riserve Naturali Integrali di Sassofratino, della Pietra e di Monte Falco, segue la B in cui la natura viene conservata il meglio possibile, lo si può toccare con mani visitando ad esempio il complesso monumentale della Verna e le Riserve Naturali Biogenetiche dello Stato (Camaldoli, Scodella, Campigna e Badia Prataglia) che ne fanno parte.
La zona C, con aree di interesse naturalistico, è quella parte di Parco Nazionale Foreste Casentinesi in cui l’obiettivo è il mantenimento dell’equilibrio tra il sistema insediativo e quello naturale,infine la D è quella dei centri urbani e dei piccoli borghi spesso di valore storico e/o turistica.
Parco Nazionale Foreste Casentinesi: escursioni e trekking
In collaborazione con il Club Alpino Italiano, il Parco Nazionale Foreste Casentinesi mette a disposizione dei visitatori oltre 600 km di sentieri in cui è impossibile non trovare la propria strada. Ci sono 20 itinerari, 9 sentieri natura per l’interpretazione naturalistica e 2 percorsi accessibili anche ai non vedenti e dalle persone in carrozzina e con difficoltà di deambulazione.
Non mancano le proposte più strutturate di cui approfittare senza intimidirsi perché sono molto interessanti e originali. Romagna Trekking propone escursioni sia per famiglie sia per esperti, comprese quelle dedicate al birdwatching, in compagnia di una Guida Ambientale Escursionistica abilitata che ci permetterà di notare ogni più piccola meraviglia della natura, facile a sfuggire a chi non ha l’occhio allenato.
Se ci si chiama Trekkabbestia, non si può che proporre trekking, ma questa realtà lo rende accessibile a tutti, anche ai non esperti, attirandoli con l’idea di camminate notturne, possibilità di tuffarsi nel fiume e addirittura,per chi vuole, di trascorrere 2 giorni nel Parco Nazionale Foreste Casentinesi dormendo in un rifugio in autogestione. Altre peculiari escursioni quelle che associano la passione per la natura a quella per la fotografia, oppure che propongono la compagnia di un asino o di un cavallo, perché no? Se non gradiamo un compagno di gita con zoccoli, possiamo scegliere visite guidate in chiave geologica, faunistica o archeologica.
Per chi vuole organizzarsi da solo, realizzando un programma di visita al Parco Nazionale Foreste Casentinesi che gli calzi su misura, sappia che può approfittare del Centro Ippico “Il Bosco di Rincine”, di un bus Navetta per la Foresta della Lama, di numerose aree sosta attrezzate e di servizi di noleggio Mountain Bikes. C’è perfino un battello elettrico presso la Diga di Ridracoli e un treno del Parco.
Parco Nazionale Foreste Casentinesi: mappa interattiva
Soprattutto per chi vuole autogestirsi, ma anche per chi si fa guidare ma in modo consapevole, ecco una mappa interattiva per anticipare la propria gita nel Parco Nazionale Foreste Casentinesi percorrendone qualche sentiero con gli occhi, sullo schermo. Possiamo anche divertirci a scoprire i corsi d’acqua che attraversano l’area: in Toscana c’è l’Arno coi suoi affluenti, in Romagna invece i torrenti Tramazzo, Montone, Rabbi ed il fiume Bidente coi sui rami di Corniolo, Ridracoli e Pietrapazza.
Di lago ce n’è solo uno, e artificiale: quello di Ridracoli, la cima più alta è il Monte Falco (1658 metri s.l.m.) e se trovate questo, per compensare, cercate anche il punto più basso del Parco Nazionale Foreste Casentinesi: la valle del Bidente di Ridracoli, a 430 metri.
Parco Nazionale Foreste Casentinesi: raccolta funghi
Un tipo di escursione che non ho citato prima ma che è proprio adatto a questo parco è quello legato alla raccolta di funghi. La loro presenza è importante, nel Parco Nazionale Foreste Casentinesi, si contano ad oggi circa 845 presenti ma più che la quantità è la loro unicità ad attirare gli appassionati. Alcuni funghi infatti sono di specie prime e uniche in Italia, altri di specie nuove al mondo scientifico, come il Botryobasidium sassofratinoense, da cercare nella Riserva Integrale di Sasso Fratino.
Parco Nazionale Foreste Casentinesi: flora e fauna
Interessanti, in funghi, ma non certo unica attrazione nella fauna di un parco che accoglie 1357 specie, 1125 delle quali sono considerate indigene. Il Parco Nazionale Foreste Casentinesi vanta un elevato livello di fitodiversità e pur così piccolo e sconosciuto ai più, unisce ecosistemi forestali ritenuti tra i meglio conservati d’Europa.
Questo perché si trova in una posizione fortunata che lo rende un collegamento virtuoso tra due realtà molto differenziati a livello di flora. Passando da nord a sud, del parco, lo si nota facilmente. Per avere una minima idea del patrimonio verde che abbiamo a disposizione a nostra insaputa, ecco qualche numero del Parco Nazionale Foreste Casentinesi: ci sono 37 specie e sottospecie di Felci e Licopodi sul suo territorio e ben 44 specie di Orchidee.
Non è finita qui ma non voglio annoiarvi e poi c’è il Giardino botanico di Valbonella che riproduce gli ambienti vegetali dell’Appennino romagnolo come io non potrei fare a parole. Va di certo visitato come anche meritano il Museo e l’Arboreto Carlo Siemoni a Badia Prataglia con più di cento piante forestali sia indigene che esotiche.
La fauna del Parco Nazionale Foreste Casentinesi è altrettanto ricca, rispetto alla flora. Non possono mancare tra i mammiferi il lupo dell’Appennino settentrionale e il Gatto selvatico ma tra le 21 specie presenti troveremo anche la volpe, la lepre, la talpa, lo scoiattolo rosso, l’istrice ed il riccio. E gli amici mustelidi, come il tasso, la donnola, la faina e la mia amata puzzola.
Per quanto riguarda l’avifauna, in totale sono 139 le specie presenti di cui 77 nidificanti, e guardando il lungo elenco scoviamo nomi come quelli del Rampichino alpestre e del Ciuffolotto, dell’Occhiocotto e della Sterpazzolina. Ben 6 specie di picchi, tra cui il Picchio nero, presente solo nel Parco Nazionale Foreste Casentinesi per quel che riguarda la zona dell’Appennino settentrionale.
Non posso non citare l’Aquila Reale e gli altri 21 rapaci diurni, di notturni ce ne sono quasi altrettanti, nel gruppo si fanno ben ammirare il Barbagianni, la Civetta, l’Allocco, il Falco Pellegrino e il Gufo comune, onorati dalla presenza del Gufo reale. Per finire, le 23 specie di Anfibi e Rettili, Vipera comune compresa.
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Pubblicato da Marta Abbà il 4 Luglio 2016