Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi è un tuffo nella natura facilmente raggiungibile da Venezia eppure così diverso dal panorama lagunare. Il territorio che custodisce alterna media e alta montagna, abbraccia le Alpi Feltrine le cime del Pizzon-Feruch, i monti del Sole e della Schiara-Pelf e della Talvéna. Protegge oltre 1400 piante e fiori, ospita specie alpine, tra cui anche rapaci, chiamati a convivere con alcuni esemplari di lince e orso. Come simbolo il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi ha la Campanula di Moretti, specie endemica delle Dolomiti: cresce sulle rupi a quote superiori ai 1200 metri e regala fioriture di colore violetto a chi decide di visitare questo bel parco troppo poco noto.
Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi: dove si trova e come arrivare
Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi si trova a meno di cento chilometri da Venezia, sempre in Veneto, nel settore meridionale della provincia di Belluno e proprio Belluno assieme a Feltre è la principale città d’ingresso in questa splendida area verde protetta.
Tutte le strade e le piste forestali che si trovano nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi non possono essere assolutamente percorse da veicoli, fa eccezione la statale 203 Agordina, per il resto non esistono altre strade che penetrano il verde. Sempre la Argodina 203 intersecando la superficie del Parco procedendo parallelamente alla provinciale n.2 della Valle del Mis, separarle c’è il Gruppo dei Monti del Sole.
Per arrivare al Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi in treno c’è la linea ferroviaria Padova-Montebelluna-Feltre-Belluno-Calalzo con un utile servizio di trasporto biciclette. Padova-Feltre si fa in un’ora e mezza, Feltre-Belluno in mezzora. Ci sono anche i treni diretti da Venezia per Belluno, convogliati sulla linea Venezia-Treviso-Conegliano-Ponte nelle Alpi-Belluno.
Se scegliamo l’auto, da Mestre e Venezia per arrivare a Belluno imbocchiamo la A27,usciamo a Pian di Vedòia e proseguiamo sulla statale 51 e poi sulla 50, da Padova c’è la A4 fino a Mestre e poi la A27. Per entrare nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi da Feltre partendo da Vicenza possiamo usare l’autostrada della Val d’Astico A31 (uscita Dueville) e proseguire sulle statali 47, 50 bis e poi 50.
Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi: cosa vedere
Se di Parco Nazionale si tratta, e nello specifico, di Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, non possiamo non partire con l’ammirare la natura quindi subito fiondiamoci in quelli che sono indicati come accessi naturalistici. Accessi a? Alla Valle dell’Ardo, alla Val Pramper, alla Val del Grisol, ma anche alla Caiada e alle valli di Lamen e del buon San Martino. Difficile scegliere, tutti ci offrono uno spettacolare scorcio del più intimo e verde cuore del parco: foreste, animali protetti ed endemici, ma anche rupi dolomitiche da togliere il fiato per non parlare dei segni glaciali e delle tante piante da riconoscere, annusare, scoprire.
In questo ci possono dare una mano le varie strutture informative e didattiche di cui il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi è fornito, sedi di attività didattiche ma non solo. Tante quelle che passeggiando possiamo incontrare, tra queste anche i tre centri visitatori, un giardino botanico e un centro per l’educazione ambientale. Attenzione, sono luoghi di scambio e di confronto, non solo “sterili dispensatori di informazioni” quindi prepariamoci a metterci in gioco e sperimentare, chiedere e rispondere agli stimoli che il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi ci regala.
Per chi ama gite che mescolano natura con aspetti anche artistici e folkloristici, nei 15 comuni del Parco ci sono vari musei sia pubblici che privati che di volta in volta svelano aspetti locali di tradizione o di innovazione. Se non riusciamo a vedere tutti ciò che desideriamo in un giorno, tra rifugi e bivacchi, ostelli, bed & breakfast e aziende agrituristiche, alberghi e case per ferie autogestite non possiamo non trovare il nostro ideale “giaciglio” in cui trascorrere la notte per ricaricarci prima di una nuova scorpacciata di natura.
Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi: mappa
Una mappa del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi può sempre risultare utile non solo in loco ma anche per farsi una idea del territorio protetto e di come organizzare una gita senza procedere a zig zag.
In vendita on line ci sono anche ottime cartine a meno di 5 euro per i camminatori più appassionati. Sono tre, dividono il parco in zone, vi indico quella per il nord, un passo, un click, e troverete anche i settori est e ovest.
Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi: fauna e flora
E’ una gara tra flora e fauna, per chi rende irrinunciabile una visita nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Partiamo dalla flora visto che numerosi botanici fin dal 1700 hanno frequentato queste zone con estremo interesse: fidiamoci di loro e del Codex Bellunensis, un erbario del 1400 che resta la prima guida botanica del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.
Oggi ce ne sono di più aggiornate, che contano tra piante con fiori, felci e altre con radici, fusto e foglie, circa 1.400 “presenze”: ben un quarto della flora dell’intero territorio nazionale tutto in questo “angolino” veneto. Non mancano le specie endemiche, rare e preziose a livello fitogeografico. Le più antiche sono nella parte più meridionale, meno devastata dalle glaciazioni. La flora del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi non è solo però di tipo alpino, ci regala anche tipologie da ambiente boreale ed eurasiatico – temperato, o tipiche delle montagne circummediterranee.
Passando al patrimonio faunistico, si contano ben 115 specie di uccelli che nidificano nel Parco e 20 le specie di anfibi e rettili che ci vivono. I camosci, simbolo del parco nazionale del Gran Sasso ma presenti anche qui con oltre 3.000 esemplari che se la godono assieme a 2.000 caprioli. Ben più leggiadre, ci sono anche 100 specie di farfalle diurne, senza nulla togliere all’agilità dei mammiferi sopracitati.
Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi: sentieri
Per esplorare al meglio e non a caso il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi possiamo imboccare i sentieri naturalistici proposti anche nel sito ufficiale del Parco: sono ad anello, non ci fanno troppo arrampicare e permettono passeggiate rilassanti all’insegna dell’osservazione delle bellezze che circondano.
Un’alternativa a questo contemplare passo a passo è offerta dai sentieri tematici che sono più focalizzati su specifiche passioni da coltivare. Ad esempio possiamo accedere al Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi con una chiave storica e archeologia oppure geomorfologia, faunistica, geologica e così via. Anche il CAI regala spunti per non vagare a caso: la sua rete sentieristica comprende ben 52 sentieri e 5 vie ferrate oltre alle Alte Vie delle Dolomiti numeri 1, 2 e, in parte la 3 che attraversano sempre l’area protetta di nostro interesse.
Ente Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi
L’Ente Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi che gestisce l’area protetta è nato il 12 luglio 1993, con decreto del Presidente della Repubblica mentre il parco è stato istituito con Decreto Ministeriale del 20 aprile 1990. L’attuale estensione è di circa 32.000 ettari la metà già costituita in 8 Riserve Naturali appartenenti alla rete delle riserve biogenetiche del Consiglio d’Europa e gestite dall’ex Azienda di Stato per le Foreste Demaniali.
Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi: sito ufficiale
Per chi volesse approfondire gli aspetti trattati finora o dare una occhiata alle novità che il parco e l’ente propongono, c’è un sito ufficiale ricco di spunti e approfondimenti.
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