Parco Nazionale della Majella: come arrivare e cosa vedere
Parco Nazionale della Majella, quello tutto montagne, quello dell’orso, ma anche del lupo, pieno di abbazie ma anche di eremi, senza tralasciare i suoi altopiani e i selvaggi canyons. E’ un parco per tutti gli appassionati di natura ma non lascia delusi neanche coloro che apprezzano gli insediamenti umani arroccati. La protagonista, però, è la montagna, anzi, la Montagna Madre d’Abruzzo, cara anche a Papa Celestino V, e a tutti i visitatori che avranno la fortuna di visitare quest’area.
Parco Nazionale della Majella: video
Prima di spendere le parole che questo parco merita tutte, diamo una occhiata a cosa ci aspetta. Sicura che resteremo incuriositi, poi andremo a scoprire meglio le meraviglie che il territorio protetto dal Parco Nazionale della Majella ci riserva. Prima, un video introduttivo, molto convincente.
Clicca qui per vedere il video.
Parco Nazionale della Maiella: come arrivare
In aereo al Parco Nazionale della Majella ci si arriva atterrando all’Aeroporto Internazionale D’Abruzzo, a Pescara, è presto detto e non ci sono molte scorciatoie da prendere. In treno, invece, si può utilizzare la linea ferroviaria Roma-Sulmona-Pescara oppure o in aggiunta la locale Sulmona-Carpinone-Isernia. Se preferiamo il trasporto su gomma, ci sono gli autobus di linea delle compagnie Arpa e Sangritana che collegano i paesi del Parco con Sulmona, Chieti, Pescara, Lanciano e Guardiagrele. La scelta non manca.
Se non vi resta altra scelta che prendere l’auto, da Roma si può prendere la A24 Roma-L’Aquila e la A25 Torano-Pescara, uscire a Pratola Peligna, Bussi, Torre de’ Passeri, Alanno-Scafa e proseguire verso i paesi del massiccio con le strade statali 17, 487, 614, 81, 84. Arrivando da nord, da Bologna o Ancona, oppure da sud-est, cioè da Bari, c’è la A14 fino a Pescara e poi A25 verso l’interno.
Per raggiungere il versante orientale della Majella si passa dalla Val di Sangro proseguendo poi verso Casoli, oppure si usa l’uscita Pescara-Chieti proseguendo verso Guardiagrele. Infine, da Napoli o comunque da sud – ovest, si arriva al Parco Nazionale della Majella con la A1 fino a Caianello e poi si prosegue in direzione Venafro-Roccaraso.
Parco Nazionale della Majella: cosa vedere
Tra i siti di interesse da vedere,ne segnalo alcuni, dando per scontato, e per visti in video, tutti i tesori di flora e di fauna a cui le parole non rendono giustizia. Un po’ di suspence, poi, ve la lascio per scelta, è giusto che prima della visita non si sappia il 100% di ciò che ci aspetta.
Pacentro, è un borgo medievale ospite del Parco Nazionale della Majella ed è uno dei “Borghi più Belli d’Italia” per elezione popolare. Dista 10 km da Sulmona. Situato nel verde, si fa riconoscere anche per la presenza del suo Castello, un gioiello di pietra bianca e malta, spesso sfondo di manifestazioni di folklore locale che regalano colori, suoni e sapori autentici.
Dal punto di vista paesaggistico il Parco Nazionale della Majella non ha una sua stagione perché in ogni periodo sa come farsi notare e apprezzare. In primavera inoltrata con le fioriture, in autunno con il fascino degli eremi, in estate percorrendo i sentieri e in inverno coprendosi di bianco mistero: suggestivo come non mai.
Per godere di tutto ciò, quando lo desideriamo, possiamo approfittare di percorsi per gli appassionati di trekking, a volte, lunghi e faticosi, ma anche di più semplici sentieri individuati nel Parco Nazionale della Majella che ci permettono senza pericoli e fatiche esagerate, di ammirare l’ammirabile e tornare sani, salvi e soddisfati. Sudati ma felici. L’ingresso al Parco è libero e gratuito.
Parco Nazionale della Maiella: mappa
Abbiamo parlato di sentieri, impervi o meno, vediamo dove ci portano e dove vorremmo che ci portassero. Dando una occhiata alla mappa possiamo anche capire quanto dobbiamo essere pronti a scarpinare.
Ente Parco Nazionale della Majella
Il Parco Nazionale della Majella è stato istituito grazie alla Legge 6 dicembre 1991 e l’Ente è nato con un Decreto del Presidente della Repubblica del 5 giugno 1995. Come estensione può contare per l’esattezza su 74.095 ettari, tutti nel verde d’Abruzzo, divisi tra le province di Pescara, L’Aquila e Chieti.
I Comuni abbracciati dal Parco Nazionale della Majella sono numerosi, le Comunità Montane posso citarle senza annoiare: Peligna, Alto Sangro e Altopiano delle Cinquemiglia, Majella e Morrone, Majelletta, Aventino-Medio Sangro, Medio-Sangro. Proprio nei boschi silenziosi del Parco Nazionale della Majella si sono rifugiati anche gli eremiti alla ricerca di serenità e di vita naturale e selvaggia, segnata da una condizione di vera solitudine, in cui dedicarsi alla preghiera. Se ne vedono gli eremi, fatti di nuda pietra e di immateriale spiritualità.
Parco Nazionale della Majella: hotel e ostelli
Nel verde del Parco Nazionale della Majella troviamo le case, le Case del Parco, dove poter trascorrere tempo prezioso per noi che abbiamo scelto una vacanza diversa. Sia se scegliamo le foresterie, sia se scegliamo ostelli o rifugi, troviamo numerosi servizi e tutte le informazioni per non perderci alcun tesoro dell’area protetta.
Tra le foresterie del Parco Nazionale della Majella c’è, come poteva mancare, quella chiamata “Casa del Lupo” a Caramanico Terme (PE), una struttura certifica Pan Parks che è suggerita come ideale punto di partenza per le escursioni che ci porteranno nella Valle dell’Orfento, verso gli Eremi di Celestino V e le massime vette della Majella e del Morrone.
L’Ostello Macchia del Fresco, a Fara San Martino (CH), nota come città dell’acqua e della pasta, è l’alloggio di riferimento per accedere al versante orientale del Parco Nazionale della Majella. E’ vicino a molti borghi ma anche alle zone naturali e di interesse faunistico.
La Foresteria L’Ostello della Stazione, a Cansano (AQ) è stato restaurato dall´Ente Parco attraverso il progetto “Al Parco in treno” e offre molte possibilità sia come sentieri naturali, sia come percorsi più storici e di tradizione. Così è anche la foresteria del Parco “l´Ostello dei Quarti”, ma questa è immersa nell’altopiano di Quarto Santa Chiara, a circa 1250 m. di quota: il panorama è a dir poco suggestivo.
Molto attrezzata è poi la Casa dell’Orso, con 10 camere arredate e ricche di confort, telefono e wi-fi, con una sala ristorante, area giochi per bambini, pic-nic e anche parcheggio Camper, tutto in armonia con il paesaggio.
Nelle montagne del Morrone vi consiglio il Rifugio “Il Puzzacchio”, a circa 1000 m. di quota, perfetto per chi si sente un vero escursionista o lo vuole diventare entrando in contatto con la natura
Parco Nazionale della Majella: sentieri e itinerari
Come per i luoghi per dormire, nel Parco Nazionale della Majella c’è ampia scelta anche per i sentieri visti gli oltre 700 Km a disposizione. Si spazia dai percorsi di un’oro poco più ad altri che ci impegnano anche una intera giornata. E poi ci sono tre grandi trekking della durata di più giorni, cinque sentieri ad anello dedicati alle capanne in pietra a secco e trenta semplici itinerari che suggerisco alle famiglie o ai gitanti cittadini, montanari per 5 giorni all’anno o poco più. Non strafate, godetevela senza esagerare negli sforzi anomali.
Una chicca del Parco Nazionale della Majella per i camminatori sono i tracciati che raggiungono le alte quote della Majella: sono itinerari lunghi e lontani da centri abitati, non adatti a tutti ma sicuramente affascinanti. Una esperienza indimenticabile ma a cui bisogna essere preparati, fisicamente e psicologicamente.
Se si hanno a disposizione più giorni, meglio optare per uno dei tre grandi circuiti di trekking che esplorano il Parco Nazionale della Majella: il sentiero del Parco, il sentiero dello Spirito e il sentiero della Libertà. In aggiunta c’è un itinerario dedicato alle capanne in pietra a secco.
I sentieri escursionistici nel territorio del Parco Nazionale della Majella sono oltre 120, poi, e vanno cercati adocchiando i segnavia bianco-rosso: hanno vari livelli di difficoltà. Per le famiglie ci sono nel Parco Nazionale della Majella oltre venti semplici tracciati particolarmente adatti a bambini e persone poco allenate. Non è una rinuncia o una visita limitata perché ci portano vicino ad aree faunistiche, giardini botanici o altre strutture d’interesse e il successo è assicurato comunque.
Per chi non ha ancora deciso se sentirsi escursionista provetto o rilassato, ci sono sempre i Centri di Visita o i Centri di Informazioni del Parco Nazionale della Majella per valutare quale itinerario potrà essere il più idoneo. E godibile.
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Pubblicato da Marta Abbà il 29 Maggio 2016