Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, ha come simbolo il Camoscio ma non cadiamo nell’errore di pensare che ci sia solo questo sgambettante animale da ammirare in un Parco che abbraccia territori appartenenti a tre Regioni: Abruzzo, Lazio e Marche. Ne protegge i tesori, ce ne offre una visione autenticamente emozionante.
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga: dove si trova e come arrivare
ll Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è situato ed è considerato il cuore dell’Appennino, o almeno uno dei più palpitanti. E’ situato a cavallo della catena montuosa del Gran Sasso e quella dei Monti della Laga e, coinvolgendo Abruzzo, Lazio e le Marche, comprende aree appartenenti a ben cinque province: L’Aquila, Teramo, Pescara, Rieti ed Ascoli Piceno.
Se i Comuni sono 44, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ci sono poi mille e più frazioni e angoli di paradiso incontaminato se non dalla nostra curiosità rispettosa. Per le bellezze storiche e architettoniche come per quelle volute da Madre Natura.
Per raggiungere il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga in treno da Pescara la linea è quella di Pescara, Giulianova Teramo, da Roma è la Roma Pescara, proseguendo poi con autobus di linea. Direttamente in autobus si può eccome arrivare, con ARPA (Linea Roma L’Aquila Teramo – Linea Roma Pescara) o START (Linea Roma Ascoli Piceno).
Per chi non molla l’auto anche se sta andando in un luogo dove regna la natura pura, o quasi, l’autostrada che porta al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è la A14 Adriatica. Per il versante di Ascoli Piceno, l’uscita è San Benedetto del Tronto, per quello di Teramo, si esce a Giulianova/Teramo, per il versante di L’Aquila, uscita Pescara Nord. Si possono utilizzare anche la A24 dei Parchi Roma L’Aquila e la A25 Roma Pescara. Gli aeroporti di riferimento sono i due romani (Fiumicino e Ciampino) e quello di Pescara.
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga: cosa vedere
Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ospita numerosi borghi e paesi che si distinguono uno a uno per le proprie peculiarità architettoniche e culturali. Nonostante la natura faccia da padrona, nel parco, restano tappe da non mancare.
Tra i borghi incastonati nella natura, meritano una visita quelli dell’antica Baronia di Carapelle, Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte,Calascio con la celebre rocca e Castelvecchio Calvisio, con la pianta ellittica. Attraversando lo zafferano coltivato nella Piana di Navelli si raggiunge Capestrano e Ofena mentre nell’area della Abbazie benedettine, Corvara e Pescosansonesco sono i centri storici di riferimento.
Da non scordare anche se sulle rocce, gli antichi villaggi di Assergi e Camarda e, anche se immersi nelle rigogliose foreste, i centri di Arquata del Tronto ed Acquasanta. Girando qui e là nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga vedremo coi nostri occhi numerose testimonianze storiche risalenti al Neolitico, al periodo italico e romano, al Medioevo e al Rinascimento: troveremo reperti archeologici, castelli, borghi fortificati, chiese, abbazie, eremi e mulini.
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga: mappa
Dopo tutte le tappe consigliate, e ne troverete altre voi stessi, a sorpresa, ecco una utile mappa per capire come non perdersi nulla nella nostra visita, senza neanche trascurare il patrimonio naturalistico, cuore e fegato dell’area protetta.
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga: fauna e flora
Oltre 800 sono le specie endemiche, rare o in via di estinzione recensite e custodite nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, per la precisione 834. Le foreste e i boschi sono dei veri regni delle meraviglie con i loro alberi alti e maestosi, gli arbusti del sottobosco, le luminose radure. Sono abitati da una biodiversità di flora e fauna eccezionale.
Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga per circa la metà della propria superficie è ricoperto da boschi e foreste, soprattutto nel versante teramano mentre quello aquilano ha più sofferto lo sfruttamento del territorio dovuto alla pratica della pastorizia e gli effetti di un clima poco clemente.
Le foreste come anche altre tipologie di aree del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ospitano molti erbivori, tra cui caprioli e cervi, vari roditori come ghiri e scoiattoli e animali carnivori: orsi, lupi, donnole, lontre, faine, martore…
Il Camoscio è anche il simbolo del Parco: a cento anni dalla sua estinzione è stato infatti avviato un progetto per reintrodurlo e oggi possiamo contare su almeno 500 esemplari di questo simpatico animale. Altri colleghi erbivori sono il Cervo e Capriolo, tutti coabitano con il loro predatore, il lupo appenninico, ma anche con mammiferi come la Martora, il Gatto selvatico, il Tasso, la Faina, la Puzzola, l’Istrice e il Cinghiale.
Ricca e interessante anche l’avifauna del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga con oltre 200 specie di uccelli ospitate. Un paradiso per chi ama il Birdwatching, ma tutti possono saperne di più, consultando l’Atlante degli uccelli nidificanti, una “bibbia” dell’avifauna presente nell’area protetta.
Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
L‘Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è stato istituito il 5 giugno 1995 e in questa occasione è stato definita la perimetrazione attuale, dalla sua nascita infatti il Parco ne ha variate molte, è partito da 220 mila ettari e per varie e intricate vicende si è trovato con gli attuali 150 mila ettari.
Nel 2001 la sede dell’Ente dall’Aquila si è trasferita ad Assergi, in un meraviglioso trecentesco ex convento francescano risistemato per l’occasione, negli anni i vari progetti ambientali e turistici messi in campo si sono distribuiti nel territorio spesso divisi per undici distretti per meglio coordinarsi. Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ha visto succedersi vari direttori tra cui Dario Febbo, Marcello Maranella e Domenico Nicoletti, attuale Direttore. Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga in sé per sé è nato prima dell’Ente, con la legge quadro del 6 dicembre 1991.
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga: sito ufficiale
Per una visita approfondita ma da remoto nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga consiglio un “giro” nel sito ufficiale ricco di informazioni aggiornate e di proposte per le visite, con i progetti in corso ma anche utili spazi dove ricercare per nome o altri criteri i numerosi tesori custoditi.
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