Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu
Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu, una preziosa meta da scoprire che merita una gita lontano dalle classiche spiagge sarde, per dedicare tempo e spirito ad una immersione di natura speciale e decisamente caratteristica. Ne vale la pena, leggere – e guardare il video – per credere.
Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu: come arrivare
Per arrivare al Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu si può percorrere la Strada statale 128 Centrale Sarda (SS 128), la Strada statale 125 oppure la Strada statale 389. Se si arriva da Cagliari o anche da Sassari c’è la statale 131, poi la 131 d.c.n. e una volta a Nuoro la 389.
Dopo queste coordinate tecniche ma necessarie, per addentrarsi verso la nostra area protetta, localizziamola: sono oltre 73mila ettari tra il golfo di Orosei ed il massiccio del Gennargentu. Il parco è stato istituita nel 1998 e coinvolge parte del territorio appartenente alle province di Nuoro e di Cagliari.
Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu: video
Sapete come arrivarci, ora ecco in un video interessante e pratico, una summa di ciò che potrete ammirare giunti alla meta: il Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu, dove hanno inizio sentieri, escursioni e avventure.
Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu: cosa vedere
E’ quasi solo per chi ama la natura, e anche piuttosto selvatica, il Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu, o per chi vuole staccare quasi totalmente dalla vita mondana e dal delirio di folla vicino al mare per stare in santa pace e avvicinarsi al territorio più autentico e poco noto della Sardegna. Ci sono alcuni monumenti che meritano di essere visti, e guardate caso, sono monumenti naturali: quello della Perda ‘e Liana, la Punta Goloritze e la bella Sorgente di Su Gologone.
Altre occasioni di gite sono le foreste demaniali custodite nel Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu tra cui quelle di Montarbu e di Alase, ma quella che consiglio più di tutte è quella di Montes; tra le più grandi foreste primarie di lecci ancora presenti in Europa. Altri punti di interesse da cercare e immortalare per mostrare agli amici che non abbiamo fatto solo bagni e parole crociate spaparanzati in spiaggia, sono la gola di Gorroppu – voragine scavata nella roccia calcarea dalle acque del Rio Flumineddu – e il villaggio di Tiscali, racchiuso in una dolina carsica.
Inutile dire che nel Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu ci sono moltissimi sentieri ben segnalati dall’Ente Foreste della Sardegna e che si diramano in direzioni anche sorprendenti. Fidiamoci delle segnalazioni ufficiali e avventuriamoci scegliendo quello più adatto alla nostra propensione montana e da camminatori, alla ricerca di punti panoramici.
Il sentiero Urzulei Fennau – Sentiero San Giorgio può essere percorso in motocicletta, a piedi, a cavallo oppure in bicicletta e si sviluppa per una lunghezza di 11 chilometri, quello da Sedda ar Baccas a Gorroppu è solo per esperti, ed è lungo 12 chilometri, mentre il Girgini T-700 è ricco di punti di ristoro e lo si può imboccare sia in fuoristrada, sia in motocicletta, ,ma anche a piedi, a cavallo e in bicicletta (6,7 km). L’ultimo che segnalo, ma ce ne sono molti altri, è quello del Gennargentu con cui arrivare alla Punta La Marmora passando anche per aree di sosta e per un rifugio montano (5,3 km).
Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu: flora e fauna
Oltre a tenersi in forma e respirare aria buona, un motivo per camminare sì c’è, anzi, ce ne sono molti e sono in parte di flora e in parte di fauna. La flora anche se meno ricca e rigogliosa di secoli fa, è rimasta meritevole di sudata e sfacchinata, anche solo per le tante specie vegetali interessanti e spesso endemiche che possiamo incontrare passo dopo passo.
Partiamo dalle alte quote, oltre i 1.200 metri, il regno dei prati erbosi se non dei prati a timo dove sbuca anche la ginestra regalandoci la possibilità di imparare a distinguere le sue diverse specie anche endemiche: la ginestra di Pantelleria, la ginestra di Corsica e la rara ginestra di Moris. Si aggiungono alla fiorita compagnia anche l’elicriso, la santolina e altri arbusti aromatici.
Verso i 1000 metri troviamo la roverella assieme alla quercia virgiliana e alla rarissima quercia congesta ma solo più sotto iniziano i boschi di leccio con qualche episodico corbezzolo che spunta con ginepri e con il terebinto, per il resto si tratta di pascoli di siepi di rovo e altri arbusti e cespugli. Solo vicino al mare, possiamo sperare di trovare lentisco e carrubo.
Anche la fauna del Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu è parecchio interessante e varia, soprattutto per i tanti uccelli che possiamo ammirare, rimpiangendo alcuni animali estinti come il cervo e il daino sardo, l’avvoltoio monaco e il gipeto. Per fortuna resta il muflone, simbolo della Sardegna. Torniamo ad alta quota per raccontare delle aquile reali, dei grandi corvi Imperiali e dei falchi pellegrini da cui lasciarci incantare.
Nel Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu c’è anche il gracchio corallino e vicino alle falesie a picco sul mare il falco della Regina in colonie, nei boschi invece possiamo cercare il picchio rosso maggiore. Ce ne sarebbero molti altri da nominare, ma passiamo ai mammiferi: tra i predatori più presenti ci sono il gatto selvatico sardo, la martora, la donnola e la bella volpe.
Ovviamente il cinghiale che non può mancare, come anche i ghiri. Anfibi e rettili vivono sereni e numerosi nel Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu e possiamo contare almeno 10 endemismi mentre nelle acque dei torrenti del Parco c’è una trota molto bella e tipica della Sardegna, la trota macrostigma. Una bella notizia tutta sarda: proprio nel Golfo di Orosei sarebbero stati avvistati alcuni degli ultimi esemplari della foca monaca d’Italia, uno dei 10 mammiferi più a rischio nel mondo.
Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu: mappa
Tra flora e fauna, troppe cose da vedere e c’è il rischio di distrarsi e perdere la strada. Ecco una comoda mappa con cui aiutarsi e uscire vivi e felici dal Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu.
Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu: sito ufficiale
Poco noto rispetto a molti altri ma altrettanto se non particolarmente meritevole di una gita, il Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu può essere visitato preventivamente in modo virtuale con un clic su sito ufficiale,(www.parcogennargentu.it ), ricco di spunti e informazioni anche sulla sua storia. E’ una bella meta a cui dedicarsi perché mostra un volto autentico e verde di una regione spesso incatenata a stereotipi che le vanno decisamente stretti.
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Pubblicato da Marta Abbà il 29 Luglio 2016