Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano

Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano

Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, non si può dire che sia tra i più noti ma vanta un primato molto interessante e che incontra le mie passioni. Da febbraio 2011 è il primo parco nazionale ad avere una biblioteca digitalizzata. Sì perché da quel momento i ventimila volumi della biblioteca del parco “Giambattista Vico” di Vatolla sono in rete e su supporto multimediale. Ci sono poi una storia, una fauna e una flora tutte da scoprire in questo angolo d’Italia che custodisce specie rare e resti umani antichissimi. E’ certamente tra quelle da esplorare.

Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano: dove si trova

L’area protetta dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è quella compresa tra la piana del Sele a Nord, la Basilicata a Est e a Sud, e il mar Tirreno ad Ovest. Si trattava inizialmente di circa 36 000 ettari, tutti nella provincia di Salerno, poi sono diventati 181.048 ettari, concentrati nella parte meridionale della stessa provincia come più avanti vedremo dalla mappa.

Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano interessa 8 Comunità montane e 80 Comuni, alcuni sono totalmente inglobati, altri sono in parte protetti in parte no, la sede ufficiale si trova a Vallo della Lucania.

Oltre ad essere dal 1998 Patrimonio dell’umanità dell’Unesco, grazie al fatto di ospitare e custodire con cura i siti archeologici di Paestum e Velia, e la Certosa di Padula, questo Parco dall’anno precedente è Riserva della biosfera e – altro primato che può vantare – è il primo parco nazionale italiano ad essere diventato Geoparco. E’ successo nel 2010.

Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano: video

Abbiamo capito come raggiungere il nostro Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e forse alcuni di noi conoscendo la zona stanno già immaginando che tipo di spettacolo ci aspetta. Ecco un video illustrativo ricco di informazioni che può completare l’idea o, a chi non sa ancora di cosa stiamo parlando, crearne una. Una idea e tante aspettative che non verranno deluse.

Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano: flora e fauna

Avendo già intravisto nel video cosa protegge il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano sia come piante sia come animali, tanto vale non tentennare a parlarne. Per quanto riguarda la fauna, nell’intero territorio interessato si hanno oltre 600 segnalazioni di specie differenti, quelle di interesse comunitario sono ad oggi 63 di cui alcune ulteriormente da citare perché di interesse prioritario. Questo è il caso dell’Osmoderma eremita e della Rosalia alpina, entrambi invertebrati, e poi del noto ma mai al sicuro Lupo.

Nel patrimonio faunistico del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano troviamo tra le curiosità il Molosso di Cestoni (un pipistrello) e la Lontra, la Lepre appenninica e il Savi, piccolo roditore, oltre al ghiro, al cervo e ai numerosissimi cinghiali. Occhi al cielo possiamo vedere la maestosa Aquila reale, il Biancone, il Falco pellegrino, il Lanario, il Corvo imperiale, il Gufo reale e cambiando dimensioni è preziosa la presenza dell’Astore e, vicino all’acqua, del Martin Pescatore. Finiamo coi rettili di cui citerei il Cervone, il Biacco, la Vipera e la Natrice ma soprattutto la rara Salamandrina dagli occhiali, una specie endemica italiana.

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Passando alla flora del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, da recente censimento risultano 25 habitat e circa 1.800 specie vegetali, di cui una di interesse comunitario: la Primula di palinuro per giunta endemismo costiero. Ci sono tutte le ragioni per eleggerla simbolo del parco, infatti lo è. Sul territorio di questo parco convivono serenamente Betulle, Abete bianco e Bosso mentre nelle vicinanze delle rupi troviamo una vegetazione più caratteristica, con il raro Giglio marino.

E’ recente, del 2011, la scoperta lungo le scogliere di Palinuro, di alcuni esemplari di Bassia saxicola, molto rara. Nei boschi di latifoglie decidue ci sono soprattutto leccete ma qui e là anche Cerri, Roverelle, Aceri, il Platanus orientalis originario di Velia, al di sopra dei 1.000 metri invece domina quasi insindacabilmente il Faggio. Come rarissimo endemismo non possiamo scordare la Finocchiella di Lucania ma forse a colpirci e attirarci saranno le 254 specie di orchidee selvatiche avvistate nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

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Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano: mappa

Prima di proseguire l’esplorazione del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano una tappa ad osservarne la mappa.

Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano: storia

Per capire e gustare meglio la varietà dei tesori che il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano custodisce, è bene saperne la storia. Ed è una storia lunga perché i più antichi segni di presenza dell’uomo trovati su questa terra protetta risalgono al Paleolitico medio: 500.000 mila anni a.C. Non è una leggenda perché è rimasta traccia tangibile negli strumenti disseminati lungo le grotte costiere tra Palinuro e Scario oppure sugli antichi percorsi nei massicci montuosi e presso il Vallo di Diano.

Poseguendo cronologicamente arriviamo all’Età del Bronzo quando l’attuale Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano era sulle principali direttrici delle transumanze e dei traffici che al tempo erano vivaci, dal Tirreno allo Ionio e viceversa. Vivaci tanto che hanno lasciato ai posteri luoghi di culto, altari sacrificali e sculture rupestri. Anche negli anni successivi il Cilento è rimasto protagonista e crocevia di importanti scambi di differente entità.

L’arrivo dei Greci sulle coste è segnato intorno al XVII secolo a.C., dal mare sono arrivati anche i Focei, dall’Asia minore, fondando la Scuola Filosofica Eleatica. A passo veloce verso il tempo presente dal IV secolo a.C. In poi incontriamo Lucani, Romani e Cristiani d’oriente fino al VI secolo d.C. A questo punto inizia nel futuro Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano un difficile periodo di dominazioni barbariche e anche attorno al 1076 con la conquista dei Normanni, prosegue con latifondi e sfruttamenti.

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Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano: aree marine

Dopo tante vicende storiche da ricordare, un tuffi nel blu rilassante. Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano offre la scelta tra due aree marine protette entrambe meritevoli. Ma perché  scegliere? L’Area Marina Protetta Costa degli Infreschi e della Masseta a mare comprende 2.332 ettari a cui si aggiunge un ettaro di costa, si trova nella provincia di Salerno, tra Camerota e San Giovanni a Piro e ospita specie floristiche di pregio tra cui il raro endemismo rappresentato dalla Primula palinuri.

In questo tratto di costa ci sono numerose grotte sommerse, tra cui la Grotta dell’Alabastro e la Grotta del Molare di Scario, e anche spiagge tra le più belle dell’intero Paese iniziando dalla Spiaggia dei Gabbiani, dalle Spiagge gemelle, dalla Spiaggia dei francesi, fino a punta Escoletti e alla spiaggetta di Porto Infreschi.

L’altra Area Marina Protetta è quella di Santa Maria di Castellabate: 7.095 ettari di mare e un po’ di costa, a Castellabate (SA), tra la punta di Ogliastro e la baia del Sauco. Qui troviamo fondali marini con il coralligeno e praterie estese di Posidonia oceanica, oltre a numerose specie animali, alcune molto rare. Il pesce pappagallo mediterraneo è un esempio, ma si possono nominare anche la Syriella castellabatensis (crostaceo), le madrepore, le gorgonie, i ricci di mare, i briozoi e le spugne.

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Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano: sito ufficiale

Il sito ufficiale del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è ricco di informazioni e di indicazioni sia per chi vuole saperne di più stando a casa propria, sia per quelli che hanno già la valigia piena di entusiasmo e desiderano organizzare la visita.

Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è nato molto prima del suo sito internet, l’idea era di tutelare il Cilento dalle speculazioni edilizie e da un distruttivo turismo che già nel 1973 minacciava la bellezza del territorio. Dal Ministero dell’Ambiente erano state create inizialmente due riserve naturali, sul monte Cervati e sul fiume Calore, per un totale di 36.000 ettari ma con la legge quadro del 1991 è stato istituito il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, il suo presidente è stato il naturalista Vincenzo La Valva.

Nel dicembre 1998 è stato approvato lo Statuto del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e al contempo è stata definita l’attuale perimetrazione e zonizzazione con tutti i suoi 181.048 ettari. Tutti da scoprire.

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