Parco Nazionale dei Monti Sibillini, un parco che protegge i Monti che gli danno nome e fama, ma non solo. Quest’area protetta si estende maggiormente e fa da ponte tra il lato orientale e il lato occidentale dello Stivale. Questo posizionamento di transizione offre una inimmaginabile varietà di paesaggi e una ricchezza unica anche a livello di patrimonio faunistico e vegetale. Tanto per citare qualche possibile incontro, quelli con il lupo, con un’aquila reale, con camoscio, con il gatto selvatico. Non vi auguro quello con la vipera, piuttosto con un simpatico fringuello.
Parco Nazionale dei Monti Sibillini: dove si trova
Il Parco nazionale dei Monti Sibillini si estende tra le regioni di Marche e Umbria e coinvolge quattro province: Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Perugia. L’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini ha sede a Visso ed è responsabile di tutti i 71.437 ettari del parco. Si tratta di superfici prevalentemente montagnoso, con il massiccio calcareo degli Appennini a far da padrone.
Non immaginiamoci però un paesaggio tutto spigoli e cime. Non mancano, anzi, ci accompagnano quasi sempre nella visita a questo parco, anche le forme più morbide dell’area tosco-emiliana. Volendo dividere lo stivale in verticale, una volta tanto, e così agendo anche sul Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il suo versante orientale è caratterizzato da numerosi fondovalli di fiumi e torrenti che sanno sorprendere i visitatori con scorci su gole strette e impressionanti.
Le Gole dell’Infernaccio, ad esempio, che solo dal nome sono affascinanti. Ad alta quota ci sono molte faggete, ma passando al versante occidentale, il panorama si addolcisce e i nostri occhi possono scivolare dolcemente verso l’Umbria, imbattendosi, se fortunati, nella bella zona dei Piani di Castelluccio.
Per raggiungere il Parco Nazionale dei Monti Sibillini in treno le stazioni ferroviarie di riferimento sono Macerata, Tolentino, Foligno, Spoleto Ascoli, Piceno Porto, San Giorgio/Fermo. Per chi preferisce il bus, ci sono differenti autolinee in provincia di Macerata (CONTRAM), in provincia di Perugia (UMBRIA MOBILITA’) e nelle province di Ascoli Piceno e Fermo (START, STEAT e MADEBUS). Se proprio non possiamo che usare la macchina, abbiamo tre alternative: la A14 (uscite Nord Civitanova Marche; Est Pedaso, Porto San Giorgio; Sud S. Benedetto del Tronto), la A1 (uscite Orte, Val di Chiana) o le Statali 4 Salaria, 77 Val di Chienti, 78 Picena e 209 Valnerina.
Parco Nazionale dei Monti Sibillini: video
Arrivati, almeno con il pensiero, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, diamogli una occhiata grazie a questo video che riesce a darci una idea dei paesaggi custoditi, della loro varietà e del silenzio di cui poter godere in una visita a queste aree.
Parco Nazionale dei Monti Sibillini: sentieri
Chi può e desidera godere appieno della bellezza del Parco Nazionale dei Monti Sibillini ha numerose possibilità di scegliere come camminare, ma deve camminare. Non è un obbligo,certo,ma un consiglio, da parte mia, e un dovere quasi nei confronti di tanta natura pronta a svelarsi agli occhi di chi non ci vive a stretto contatto tutti i giorni.
Non per forza è necessario inoltrarsi in zone troppo selvatiche, ci sono ad esempio i percorsi urbani che uniscono i vari angoli medioevali delle comunità abitate disseminate ai piedi dei Monti Sibillini. Ottimi per chi desidera unire interessi naturalistici con passione per l’architettura, l’arte e la storia. Ci sono i sentieri natura, poi: un compromesso perfetto per tipi che vogliono immergersi sì nel cuore del parco ma non lo fanno d’abitudine, per cui è bene che non si arrischino troppo.
Questi percorsi ci fanno scoprire i Sibillini partendo dai centri storici dei paesi ma lasciandoci poi andare alla scoperta di paesaggi incontaminati dove regnano la fauna e la flora. Dei 18 sentieri natura proposti, due sono “per tutti”, anche per passeggini o sedie a ruote, gli altri sono comunque adatti anche ad escursionisti della domenica. Itinerari più impegnativi e selvaggi, “tosti”, ci portano infine sulle vette più isolate, ma spesso richiedono esperienza, allenamento e attrezzatura idonea.
Se ce la sentiamo possiamo imboccarli da soli o con il nostro gruppetto scalpitante, c’è comunque la possibilità di affidarci alle Guide ufficiali del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Per chi arriva nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini e vuole una esperienza indimenticabile, eccola: il Grande Anello dei Sibillini, 124 Km di escursioni ben segnalati da completare in nove giorni. Una sfida, una avventura, una tentazione.
Parco Nazionale dei Monti Sibillini: Visso, Montefortino e San Ginesio
Queste tre mete sono un buon consiglio per chi è ancora disorientato dalla bellezza del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Per raggiungere Visso si percorre un sentiero che attraversa centri abitati facendosi sfiorare i muri delle case per restare a bocca aperta davanti agli stemmi dei portali immaginando un passato che, studiato a scuola, non sembrava così speciale.
Dopo uno sguardo dall’alto del Colle della Torre si arriva al piccolo ma suggestivo borgo di Visso, all’incrocio di ben cinque valli. Qui troviamo anche il Punto Informativo e la sede dell’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il Giardino botanico della Sibilla.
Montefortino è raggiungibile con un sentiero altrettanto pittoresco, dalle tinte affascinanti che variano dal verde dei lecci e del faggio al rosso scarlatto dello scotano, fino all’arancione degli aceri, se siamo in autunno. Giunti nel paese, troveremo la Casa del Parco, la pincoteca Fortunato Duranti, il museo diocesano di arte sacra ed il museo faunistico dei Sibillini.
Anche San Ginesio è una delle mete che più attira i visitatori del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e vi si arriva attraverso un bosco ceduo affascinante e suggestivo, a tratti incontaminato, a tratti caratterizzato da un tocco umano ma aggraziato, con la presenza di aziende agricole e di foreste volute ma ormai secolari.
Parco Nazionale dei Monti Sibillini: mappa interattiva
Non esistono solo le tre mete che vi ho descritto, sono solo tre esempi tra centinaia di possibilità che ben possiamo vedere osservando la mappa. E’ interattiva per cui possiamo non solo osservare ma anche sognare e attivarci per organizzare una gita nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Parco Nazionale dei Monti Sibillini: flora e fauna
Sia la flora sia la fauna del Parco Nazionale dei Monti Sibillini sono molto particolari e sorprendentemente vari per un’area non particolarmente estesa come quella protetta in questa circostanza. La vegetazione oltre che cambiare da regione a regione, da versante a versante, è legata anche alla quota. Fino ai 1000 metri, circa, troviamo boschi di roverella, carpino nero e orniello, oltre abbiamo le faggete miste e poi pure.
Superando i 1700-1750 metri dobbiamo arrenderci ai pascoli che però ci regalano specie assai rare e pregiate come il genepì dell’Appennino, la stella alpina dell’Appennino e la Viola eugeniae. Avventurandosi con il pensiero nei ghiaioni, la flora che si può immaginare include una specie rara, la Carex disticha che, nel Pian Grande, ha una delle sue due uniche stazioni italiane.
La fauna del Parco Nazionale dei Monti Sibillini è altrettanto interessante e non manca di “chicche” da scoprire passeggiando per i monti. Ci sono i soliti noti mammiferi come il lupo, l’elusivo gatto selvatico, l’istrice e il capriolo. Il Cervo e il Camoscio sono stati reintrodotti e si uniscono alla allegra compagnia.
Tra gli uccelli citerei la mia amata aquila reale, ma anche lo sparviero, il gufo reale, il fringuello alpino e il picchio muraiolo. Ce ne sono molti altri, però, e anche di rettili il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è ricco, vipera dell’Ursini compresa. Tra gli invertebrati spicca poi il chirocefalo del Marchesoni, endemico del lago di Pilato.
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