Papaccelle ripiene sott’olio
Papaccelle ripiene sott’olio: ricette delle papaccelle imbottite o ripiene, da conservare sott’olio o sotto aceto. Le ricette autentiche della tradizione napoletana.
La papaccella è un peperone dolce, riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale della Regione Campania.
Non tutti conoscono le papaccelle, ma chi le ha mai assaggiate sa bene quanto sono dolci e come riescono a prestarsi a un gran numero di ricette. Nella tradizione contadina, le papaccelle si conservano sott’aceto e si consumano in insalate o come contorno di carni alla brace o pesce; non a caso, a Napoli, molto popolare è il baccalà servito su un letto di papaccelle. La ricetta del baccalà con papaccelle non è l’unica che unisce i prodotti del mare con i frutti della terra: molte versioni delle papaccelle imbottite vedono un ripieno dato proprio dal tonno!
Questo peperone dolce, se nell’Italia Meridionale è conosciuto come papaccella, nell’Italia Centrale e nel Settentrione è nota con i nomi più disparati, chiacchiera, chiochiera e pupacchiella sono solo alcuni esempi, spesso la denominazione cambia in base al dialetto locale. Dopo questa breve presentazione del prodotto, passiamo alle ricette.
Ricetta delle papaccelle sott’aceto
- Papaccelle
- Aceto di vino bianco
- Sale
Come notate, non abbiamo riportato il quantitativo: in base alle papaccelle che riuscite a coltivare nell’orto o a reperire sul mercato, aggiungente l’aceto che basta per coprirle interamente. Le chiochiere non vanno pulite ma solo lavate.
Come procedere?
In una pentola portata a ebollizione l’aceto con un pugno di sale. Lavare e asciugare accuratamente le papaccelle e calatele nell’acqua bollente: fate bollire per altri 5 minuti.
Una volta cotte, lasciate asciugare le papaccelle su uno straccio da cucina per poi trasferirle in barattoli di vetro precedentemente sterilizzati. Coprite completamente il contenuto dei barattoli con l’aceto. Fate riposare le papaccelle per 2 mesi prima di portarle in tavola.
Ricetta Papaccelle sott’olio
Vi serviranno delle papaccelle cotto nell’aceto così come visto nel paragrafo precedente. Il procedimento è identico, l’unica variante è nel liquido che userete per riempire il barattolo. Non dovrete usare dell’aceto bensì dell’olio extra vergine di oliva. Se preferite, potete arricchire l’olio dei grani di pepe nero (non macinato).
Nella preparazione delle papaccelle sott’olio potete decidere se conservarle integre o a fettine. Se preferite conservarle già pulite e pronte per essere aggiunge a insalate e altri piatti, eliminate dalle papaccelle i semi e il torsolo e tagliatele in quattro spicchi. In questo modo, in un singolo barattolo potrete conservare un maggior quantitativo di papaccelle.
Prima di chiudere i barattoli, attendete 12 ore per fare in modo che l’olio si assesti e, se occorre, aggiungete ancora olio fino a coprire completamente il peperone.
Anche in questo caso dovrete usare barattoli precedemtente sterilizzati così da limitare il rischio botulismo delle conserve fatte in casa.
Papaccelle ripiene sott’olio, la ricetta
Scottate per 5 minuti le papaccelle integre in aceto bollente così come visto nella ricetta delle papaccelle sott’aceto. Scolate le papaccelle e attendete che si raffreddino.
A questo punto, pulite la papaccella rimuovendo solo il torzolo. Per facilitarvi questo compito utilizzate un coltello a punta (tipo spelucchino) che vi aiuterà a eliminare, perimetralmente, il torzolo e tirare via i semi lasciando interamente intatta la forma e la polpa della papaccella.
Per il ripieno, potete scegliere:
- tonno e capperi
- acciughe e olive
- tonno e olive
Oppure, se vanno consumate subito, potete preparare dei ripieni a base di carni e formaggi.
La papaccella ripiena di tonno può essere conservata sott’olio per lunghi periodi. Al contrario, le papaccelle imbottite con ripieno di carne vanno consumate al momento e possono essere servite come antipasto o come un simpatico aperitivo. Se le papaccelle sono particolarmente grandi è possibile realizzare un ripieno con carne e riso o carne, formaggio e pan grattato da far poi gratinare nel forno.
Pubblicato da Anna De Simone il 8 Aprile 2016