Il destino del Panda è nelle mani dell’uomo
I Panda cinesi piacciono a tutti, sono le celibrità del web e su facebook, ogni giorno, si condividono migliaia delle sue foto. Nonostante tanta fama, il panda è una specie in via di estinzione; delle proiezioni hanno mostrato che i cambiamenti climatici possono portare alla fine di questa specie.
I panda selvatici hanno bisogno di bambù per sopravvivere, le piante di bambù sono molto sensibili al surriscaldamento globale e ben presto i Panda non avranno più un habitat in cui vivere.
Lo studio è stato pubblicato su Nature Climate Change, ed è frutto del lavoro combinato di un team di scienziati dell’Accademia Cinese delle Scienze e dei ricercatori della Michigan State University. Il rapporto ha analizzato come i cambiamenti climatici possono influenzare le specie più comuni di bambù che tappezzano i boschi della Cina nord-occidentale, l’area geografica preferita dai panda.
Anche gli scenari più ottimistici indicano che le piante di bambù sono destinate a finire e causare l’effettiva frattura dell’habitat naturale del Panda: entro la fine del 21° secolo i Panda non avranno più un luogo in cui vivere. Gli scienziati hanno analizzato le conseguenze dei cambiamenti climatici sulle montagne Qinling della provincia di Shaanxi. Le montagne Qinling ospitano circa 275 panda selvatici.
I panda Qinling variano geneticamente dagli altri panda giganti. Vivono confinati nella zona settentronale della Cina e il loro isolamento geografico li rende particolarmente vulnerabili al surriscaldamento globale.
Il progresso dell’uomo complica la vita dei Panda che, anno dopo anno, rinunciano a piccole porzioni del loro habitat naturale. Rinunciare al bambù significa porre fine all’intera specie. Quale altre sfide dovranno affrontare i Panda per sopravvivere?
Il bambù ha un ciclo riproduttivo insolito, alcune specie prevedono la comparsa di un unico fiore che porta alla riproduzione ogni 30-35 anni. Ciò significa che le piante di bambù hanno una capacità di adattamento ai cambiamenti climatici molto limitata che per il panda si traduce in un mancato approvvigionamento alimentare.
Ecco la triste verità: il destino dei panda non è nelle mani della natura ma in quelle dell’uomo.
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Pubblicato da Anna De Simone il 17 Dicembre 2012