Pianta di palmarosa: informazioni sulla coltivazione amatoriale e da reddito, le proprietà, la specie botanica e la produzione di olio essenziale.
La palmarosa è una pianta appartenente al genere Cymbopogon, lo stesso della citronella: non è un caso, dunque, che le piante di palmarosa siano somiglianti a quelle di citronella, anche conosciuta come lemon grass.
Il nome botanico della palmarosa è Cymbopogon martinii mentre come visto nell’articolo dedicato alle Proprietà della Citronella, con il nome lemon grass si fa riferimento alla specie Cymbopogon Nardus.
La pianta della palmarosa è anche conosciuta con i nomi comuni di Geranio indiano, Ginger grass e Rosha. Si tratta di una pianta originaria dell’India e dell’Indocina ma che è coltivata in tutto il mondo per le sue proprietà aromatiche.
A rendere particolarmente popolare la pianta di Palmarosa è il suo olio essenziale. Trattandosi di due parenti non troppo lontane, non è un caso che le proprietà dell’olio essenziale di Palmarosa siano analoghe a quelle dell’olio essenziale di citronella; a differenza dell’olio essenziale di citronella, quello estratto dalla pianta di palmarosa ha un profumo più floreale, simile a quello delle rose, è per questo motivo che è impiegato nell’industria dei cosmetici per la produzione di creme e saponi profumati.
L’olio essenziale di Palmarosa è ricco di geraniolo, apprezzato per il suo profumo e per i suoi numerosi impieghi nella medicina tradizionale. L’olio essenziale prodotto dalla pianta di palmarosa ha dimostrato di essere un efficace repellente anti-insetto tanto che è usato come rimedio naturale per allontanare gli insetti che si nutrono di grano, annovera anche spiccate proprietà antimicotiche (per debellare malattie fungine). E’ un buon antielmintico contro i nematodi e come la citronella è un buon repellente naturale contro le zanzare. Questo olio essenziale è prodotto mediante un processo di distillazione in corrente di vapore a partire dalle foglie della pianta di palmarosa.
Coltivazione della pianta di palmarosa
La palmarosa è una pianta molto resistente che cresce bene a diverse altitudini o direttamente sul livello del mare. Prospera meglio se coltivata in pieno sole, non tollera i ristagni idrici e non resiste in piena ombra. La palmarosa preferisce terreni ben drenati, con reazione neutra o alcalina (pH del suolo intorno a 7 o poco più superiore). Può essere coltivata anche in prossimità del mare dato che resiste bene al suolo salino. Tra le varietà migliori segnaliamo la Trishna, sviluppata da incroci trasversali di quattro varietà d’elite per la produzione di olio essenziale. La palmarosa var. Trishna presenta un tenore di geraniolo pari al 93% e una resa in termini di olio essenziale prodotto superiore al 40% rispetto alle altre varietà.
La coltivazione di palmarosa come fonte di reddito
Chi intende coltivare la palmarosa in ambito domestico può partire dal seme e eseguire il trapianto quando la pianta avrà raggiunto un’altezza di circa 15 cm. Per la coltivazione della palmarosa in ambito di un’azienda agricola (magari per la produzione di oli essenziali) sarà necessario usare 2,5 kg di semi per ogni ettaro che s’intende coltivare.
Il campo va preparato con un’aratura preliminare. I solchi dovranno essere distanti 90 cm l’uno dall’altro e sulla stessa fila bisognerà rispettare la distanza di 60 cm tra una pianta e l’altra.
Per la produzione di olio essenziale di palmarosa si consiglia di raccogliere le foglie agli albori della fioritura. Se si raccoglie in piena fioritura, la resa in termini di olio essenziale prodotto sarà maggiore ma andrà a discapito della qualità in quanto l’olio essenziale ottenuto sarà meno profumato.
In ambito aziendale, un ettaro di terreno coltivato con le piante di palmarosa fornisce dalle 15 alle 20 tonnellate di erba con una resa di olio essenziale pari a 50 – 60 kg all’anno. La produzione di olio essenziale di palmarosa a partire dalla distillazione in corrente di vapore delle foglie sembrerebbe il metodo di estrazione più efficace. Una piantagione di palmarosa può essere mantenuta per circa 8 – 10 anni ma la resa in termini di olio essenziale prodotto inizia a calare dal quinto anno. I residui della distillazione in corrente di vapore sono usati come materia organica nella produzione di compost e fertilizzanti.