Expo 2015, Palazzo Italia assorbirà lo smog di Milano
Il Padiglione Italia per Expo 2015 assorbirà lo smog di Milano ma non è l’unico edificio d’Italia ad avere questa particolarità: il quartier generale della Italcementi ha ottenuto la certificazione LEED Platinum, si trova a Bergamo e il rivestimento dell’edificio è stato arricchito con agenti fotocatalitici che, reagendo con i raggi ultravioletti del sole, riescono a neutralizzare gli inquinanti atmosferici tipici dell’ambiente urbano.
Procediamo per gradi!
Parliamo del cemento mangia-smog
Il particolare cemento che rivestirà la superficie di Palazzo Italia a Expo 2015, contiene biossido di titanio che reagisce con la luce solare per accelerare la decomposizione degli inquinanti che si accumulano sulla superficie delle strade.
GUARDA Le foto del progetto di Palazzo Italia Expo 2015
Il cemento mangia-smog è stato sviluppato in Italia, i test hanno dimostrato che il materiale aiuta a mantenere pulita l’aria. Il cemento mangia-smog, se dovesse essere impiegato in modo massiccio, potrebbe neutralizzare gran parte degli inquinanti presenti nei centri urbani.
Le Applicazioni del cemento mangia-smog
Il Palazzo Italia a Expo 2015 è solo un piccolo esempio, la West Cermak Street, del centro urbano di Chicago, è stata soprannominata “la strada più verde d’America” anche grazie alla presenza del cemento fotocatalitico.
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Il cemento mangia-smog è solo l’ultima delle innovazioni presenti sulla strada di Chicago ed è tutta italiana: il cemento mangia smog impiegato a Chicago è stato fornito dalla già citata Italcementi. L’intera West Cermak Street è caratterizzata da pannelli solari, stazioni di servizio a energia eolica, illuminazione a LED, servizi ad alta efficienza e fondo stradale rivestito con cemento mangia-smog.
Palazzo Italia Expo 2015 e cemento mangia-smog
I lavori per la costruzione di Palazzo Italia nel sito di Expo 2015 sono stati avviati nel febbraio 2014. Alla base del progetto, ideato da Nemesi & Partners, c’è il concetto di “Foresta urbana” e l’intero edificio punta sull’autosufficienza energetica.
A termine dei lavori, l’edificio sarà completamente rivestito di cemento fotocatalitico, ricco di ossido di titanio. Il cemento mangia-smog, esposto a luce ultravioletta, reagisce con inquinanti atmosferici come il nocivo biossido di azoto presente nell’aria. La reazione vede la trasformazione degli inquinanti in sali inerti facili da rimuovere.
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Pubblicato da Anna De Simone il 21 Giugno 2014