Packaging: piccolo è meglio
Il packaging? Sceglilo piccolo se ti sta a cuore l’ambiente. Se poi riesci a farne a meno, meglio ancora. Lo sapevate che in Italia si producono circa 11 milioni di tonnellate di imballaggi? Il dato ISPRA si riferisce al 2010 (riteniamo che in questo ultimo periodo non sia cambiato molto) e tradotto significa che l’ammontare dei contenitori di carta (38,2%), legno (20,1%), vetro (18,%9) e plastica (17,3%) prodotti in un anno equivale a una settantina di navi da crociera.
La cosa ci deve far riflettere, soprattutto se si pensa che la maggior parte degli imballaggi che buttiamo è superflua rispetto alla funzione di trasporto e conservazione dei prodotti che compriamo. Ecco perché negli ultimi si sono diffusi (ma non abbastanza) gli eco-dispenser per i detersivi, che consentono di acquistare il prodotto riutilizzando lo stesso contenitore (che si acquista solo la prima volta). E perché saponi e prodotti per l’igiene personale vengono venduti spesso sfusi.
Per affondare il problema dei rifiuti che grava sull’ambiente e sulle nostre tasche, ognuno di noi può fare la sua parte, scegliendo di acquistare prodotti con imballaggi ridotti. Una campagna di sensibilizzazione in questo senso l’ha lanciata Lush, brand etico di cosmetici freschi e fatti a mano, in collaborazione con l’Associazione Uomo e Territorio Pro Natura. L’iniziativa è stata intitolata ‘Sceglilo piccolo’.
Di che cosa si tratta? La campagna ‘Sceglilo piccolo’ parte da uno dei prodotti di Lush, la crema Sua Bontà, che oltre a essere commercializzata con un packaging che non inquina, permette di destinare una parte del ricavato della vendita a sostegno del progetto di educazione curato dall’Associazione Uomo e Territorio Pro Natura che coinvolge gli studenti di 50 classi di alcune scuole di Milano, Roma e Catania.
Facendo esperienza diretta, i ragazzi potranno scoprire da vicino quali sono i comportamenti corretti per ridurre l’impatto dei rifiuti sulla vita di tutti e sulla Terra, senza tralasciare la fantasia, quale preziosa alleata dell’arte del riciclo, attraverso laboratori di riuso creativo e simulazioni guidate in classe. Obiettivo: diventare consumatori attenti e virtuosi.
Pubblicato da Michele Ciceri il 21 Aprile 2013