L’orto in inverno sembra addormentato, ma ciò non significa che lo sia realmente; il terreno va lavorato, concimato con del letame maturo e coperto con del materiale pacciamante: solo così a primavera avremo un terreno fertile e pronto alla semina. A tal proposito vediamo come e perché effettuare la pacciamatura invernale.
Pacciamatura invernale, come procedere
Se il terreno è stato concimato con del concime organico pellettato pertanto privo di resti vegetali sarà opportuno effettuare una copertura vegetale adeguata, per evitare che l’acqua e il gelo possano penetrare troppo a fondo, in modo tale da scongiurare ristagni e inibire l’attività microbica del terreno. In ogni caso è bene sapere che non bisogna neppure con la pacciamatura: sarà sufficiente un leggero strato di foglie o di scarti vegetali, ben sminuzzati, per mantenere più caldo il terreno e permettere all’aria di circolare. È possibile eccedere nello spessore soltanto se viene impiegato del materiale secco e leggero come la paglia. Per quanto riguarda gli altri materiali è preferibile aggiungerli man mano che si deteriorano. Per approfondimento leggi l’articolo “Pacciamatura del terreno, quali materiali scegliere”
Pacciamatura invernale, perché è necessaria?
La pacciamatura invernale può rivelarsi necessaria; restituisce infatti al terreno quella copertura che in genere è garantita dalle erbe spontanee, ma che è stata tolta per poter poi coltivare. Con questo sistema si può preparare del compost nel luogo dove occorre; in questo modo si risparmierà la fatica di dover trasportare dal cumulo del compost. A questo proposito potrebbe essere utile distribuire sulla pacciamatura della farina di roccia o calcare d’alghe, che sono degli ottimi fertilizzanti organici e attivatori del compost, facilitando così il processo di decomposizione dello strato pacciamante.
Pacciamatura invernale, raccomandazioni utili
Anche se la pacciamatura invernale è un’operazione utile può avere delle controindicazioni. Ecco come evitare dei problemi che possono compromettere le nostre colture.
- Se il terreno è pesante e argilloso e l’inverno molto piovoso, in primavera è bene controllare lo stato pacciamante: se è ancora troppo spesso e compatto bisognerà alleggerirlo per permettere al sole di asciugare il suolo
- Attenzione anche nel caso di terreni molto umidi e propensi all’insediamento delle lumache. Se queste iniziano a proliferare troppo sarà il caso eliminarle per qualche tempo
- Altro motivo per cui è preferibile evitare la pacciamatura troppo spessa è rappresentato dalla possibilità che i topi nei mesi invernali vi trovino rifugio: se effettuate la pacciamatura sotto gli alberi da frutto, è meglio non farla vicinissimo al tronco.
Naturalmente in inverno la pacciamatura non è utile soltanto sul terreno nudo, ma anche e soprattutto per scaldare il terreno vicino agli ortaggi invernali. In questo caso è opportuno preferire la paglia: si mantiene più asciutta ed evita i marciumi alle radici.