Pacciamatura fai da te
Pacciamatura fai da te: come predisporre uno strato di materiale “pacciamante” e come rinnovarlo di coltivazione in coltivazione.
Pacciamatura, cos’è
La pacciamatura è una pratica agricola che consiste nello stendere uno strato di materiale (meglio se organico) alla base delle piante coltivate.
Pacciamatura, quando si fa
In primavera per le coltivazioni estive, a fine estate, in autunno o in inverno per le coltivazioni precoci. Nell’orto è sempre tempo di pacciamatura!
Pacciamatura, a cosa serve
La pacciamatura è una tecnica molto utile e dai molteplici vantaggi. A cosa serve la pacciamatura?
- A proteggere l’apparato radicale delle piante dalle gelate invernali e dall’irraggiamento intenso estivo;
lo strato di pacciame funzione da isolante (fatta eccezione per la plastica in estate che può danneggiare le piante a tronco esile). - A mantenere la struttura del terreno;
il suolo, protetto dal pacciame rimane più soffice e non si compatta. - A risparmiare acqua irrigua; lo strato di materiale pacciamante trattiene l’umidità nel suolo rallentandone l’evaporazione.
- A evitare il dilavamento dei nutrienti e mantenere la fertilità del suolo; l’eccesso d’acqua spinge in profondità i micronutrienti contenuti nel suolo.
- A proteggere il terreno dall’erosione.
- A limitare la crescita delle erbe infestanti.
Come è chiaro, i vantaggi della pacciamatura sono tanti. Cosa aspettate a mettere in atto questa pratica così semplice?
Pacciamatura fai da te
Vi basterà seguire alcune semplici regole per ripristinare una vecchia pacciamatura o stendere un nuovo strato di materiale per proteggere le vostre coltivazioni.
Il pacciame più idoneo alle aiuole è fatto di materiale biodegradabile così, con il tempo, si disintegrerà liberando preziosa materia organica nel terreno.
Prima di predisporre uno strato di pacciame, è necessario rimuovere dall’orto, dall’aiuola o dai piedi della pianta da pacciamare, tutte le erbe infestanti. Ecco delle nozioni semplici da seguire per predisporre una buona pacciamatura fai da te:
- – eliminate tutte le erbe infestanti e i residui di radici, soprattutto se si tratta di erbacce a foglia larga.
- – Per rendere la pacciamatura efficace, quando usate materia organica, mantenevi in un intervallo di spessore tra i 5 e i 10 cm.
- – In caso di pacciamatura ai piedi di un albero (palme, aceri, ippocastani…) è consigliato di lasciare un margine di 10 – 15 cm intorno alla base del tronco per dare spazio a eventuali getti.
- – La pacciamatura si deve rinnovare spesso. Osservatela mensilmente e, non appena si decompone, vi toccherà interrare la vecchia e aggiungere la nuova.
Pacciamatura fai da te, materiali
Il miglior pacciame da usare è composto da materia organica, anche più facile da reperire per l’allestimento di una buona pacciamatura fai da te. Procuratevi materiale organico come:
- paglia
- Foglie secche*
*solo di piante non irrorate con pesticidi - Erba da sfalcio del prato *
*solo se non usate pesticidi sul prato - Corteccia di aghifoglie sminuzzata
- Argilla espansa
- Fibra di cocco
La corteccia di aghifoglie, l’argilla espansa e la fibra di cocco, oltre a fornire un’ottima pacciamatura, offrono un buon impatto estetico perché sono anche belle da guardare (soprattutto le cortecce!).
Link utili: Argilla espansa su Amazon
N.B.: vi sconsigliamo di acquistare argilla espansa su Amazon perché i prezzi reperibili presso i Garden center sono di gran lunga inferiori. Al contrario, la fibra di cocco su Amazon ha prezzi molto competitivi se si calcola che nei negozi classici un disco di soli 60 cm di fibra di cocco arriva a costare 7 – 8 euro.
Pacciamatura fai da te con Plastica, bioplastica o tessuto non tessuto
Altri materiali da usare nella pratica della pacciamatura sono i biofilm, delle plastiche biodegradabili derivati dalla lavorazione del mais, oppure del tessuto non tessuto. La plastica come materiale pacciamante non è indicata nelle aiuole fiorite e anche nell’orto non ha un buon impatto estetico, tuttavia in inverno può essere utile. La plastica, così come la bioplastica, tendono a isolare il terreno dal freddo e creano una sorta di piccola serra massimizzando irraggiamento solare.
Di contro, nei mesi estivi, la plastica si surriscalda e se entra in contatto con il colletto di alcune piante più sensibili rischia di bruciarle. Per tutte le informazioni sulla pacciamatura fai da te con la plastica o la bioplastica vi rimandiamo all’articolo “Plastica biodegradabile per paccimare“.
Pubblicato da Anna De Simone il 21 Agosto 2016