Ovipari e Viviperi
Ovipari e vivipari, e poi ci sono anche gli ovivipari. Chi sono e in cosa si differenziano lo possiamo ricordare forse dalle elementari, o ripassarlo senza stare a rispolverare i sussidiari, proprio qui sotto. Ognuna di queste categorie di vertebrati ha la sua strategia riproduttiva, e la mette in atto per fare in modo che la crescita e la cura dell’embrione avvengano nel miglior modo possibile.
Si punta al meglio, è normale, e vedremo che le varie specie hanno selezionato la strada per loro più conveniente. Sono quelle silenti magie della natura che lasciano a bocca aperta ma a cui poco si bada, spesso, perché poco variopinte nelle forme e nei colori. Ma anche la scienza, con poco sforzo, può diventare motivo di stupore e ammirazione per la voglia di vivere espressa da ogni vertebrato che è sulla terra. Uomo compreso, ma non è certo lui che spicca in questa disciplina del voler vivere bene.
Ovipari e vivipari: definizioni
L’oviparità è la strategia di riproduzione che vede le femmine deporre uova fecondate, poi esse proseguono la loro crescita embrionale in ambiente esterno, fuori dall’organismo materno. Animali come quasi tutti gli uccelli, numerosi anfibi, insetti e aracnidi, molti rettili, pesci, monotremi sono oviperi. Questo tipo di riproduzione, l’oviparietà, si distingue dalle altre due – ovoviviparità e viviparità – perché è l’unica a in cui lo sviluppo, chiamato incubazione, NON avviene nel corpo materno.
La viviparità infatti ad esempio, prevede che l’embrione resti all’interno dell’organismo materno mentre cresce, fino in fondo. Accade sia per molti animali, sia per alcune piante, ed accade perché il corpo materno continua a nutrire l’embrione fino alla sua nascita.
Nei mammiferi euteri ciò avviene mediante la placenta, nei metateri nell’utero, ma in questo caso il processo dura meno e dopo qualche giorno il feto di pochi cm raggiunge le mammelle all’interno del marsupio. Vivipari sono soprattutto i mammiferi e ma nella categoria dei vivipari ci sono alcuni rettili, qualche anfibio, come la salamandra, e alcune specie di artropodi e di pesci.
Abbiamo accennato al mondo vegetale. Qui i vivipari sono gli esemplari che “vestono” il litorale delle coste marine tropicali oppure quelli che vivono in aree periodicamente sommersa dalla marea.
Nell’ovoviviparità, come per i viviperi, la riproduzione comporta la crescita dell’embrione dentro al corpo materno. Qui però restano anche le uova che sono letteralmente incubate nell’organismo e lì restano fino al loro schiudersi. Diversamente da quanto avviene nei vivipari, in questo caso non si verificano relazione di nutrizione tra madre e embrione in crescita. Ovovivipari sono gli esemplari di alcune specie di pesci, come gli squali, e poi vari rettili, come la vipera, e alcuni invertebrati.
L’ornitorinco è invece uno dei pochissimi mammiferi ovipari.
Ovipari: tempistiche
In generale, tenendo conto che poi ogni singola specie ha le sue regole, tra gli ovipari ecco le tempistiche seguite nella crescita. E nella riproduzione. Per i pesci ovipari e gli anfibi della categoria degli ovipari, lo sviluppo dell’embrione è veloce, presto li troviamo adulti e in grado di auto-sostenersi e auto procacciarsi cibo.
Essendo cosa così rapida, le uova sono piccole e con poco materiale di riserva. Sempre nella categoria oviperi, molto più lenta è la crescita dell’embrione per rettili e uccelli. Spesso è addirittura assente la fase larvale. Questo significa che l’uovo deve essere più grande e colmo di sostanze di riserva per nutrire l’embrione.
Vivipari: tempistiche
Nei vivipari abbiamo detto che l’embrione se ne sta nel corpo della madre e lì cresce traendo nutrimento. Per i marsupiali, che sono tra i vivipari, il tempo di permanenza nei genitali femminili è molto breve, i piccoli vengono presto partoriti perché hanno l’opportunità di proseguire il loro sviluppo nel marsupio, nutrendosi dalle mammelle lì a loro accessibili.
Diversamente accade per i mammiferi con placenta, viviperi anche loro. In questo caso gli embrioni portano a termine l’intero processo di sviluppo nell’utero, si nutrono tramite sangue materno che gli arriva grazie alla placenta. Il parto avviene, deve avvenire, solo una volta che lo sviluppo è stato completato.
Ovovipari: tempistiche
Indagando sulle abitudini dei vertebrati ovovivipari torniamo alla riproduzione tramite uova che in questa categoria sono fecondate all’interno del corpo della madre. Lì restano gli embrioni e lì si nutrono delle riserve dell’uovo.
Al contrario dei vivipari, gli ovovipari non traggono sostanze nutritive direttamente dalla madre che svolge invece, con il proprio corpo, un ruolo di protezione dell’uovo e dell’embrione stesso. Detto ciò, se tutto avviene “dentro”, poi ci si trova con piccoli generati già al termine del loro sviluppo, quindi ben formati e pronti a vivere senza alcun uovo attorno.
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Pubblicato da Marta Abbà il 10 Agosto 2018