Osteopenia, non grave come l’osteoporosi, ma è un problema che riguarda le ossa e che è meglio diagnosticare per cercare di ridurre i danni ad esso legati.
Osteopenia: significato
Con questo termine si indica un processo di modesta riduzione della massa ossea che porta ad una più alta probabilità di fratture visto che le ossa si rivelano man mano più sottili e deboli. Da un certo punto di vista è comprensibile che con l’avanzare degli anni questo accada a tutti, chi più chi meno, inevitabilmente, ma ad alcune persone avviene in maniera veloce, troppo veloce, tanto da poter anche arrivare a creare dei problemi.
L’invecchiamento porta il tessuto osseo a subire una progressiva riduzione quantitativa e qualitativa ma ci sono degli altri fattori, evitabili, che rendono questa riduzione della massa ossea più pronunciata e nociva. Ad esempio il fumo di sigaretta, la sedentarietà, le radiazioni ionizzanti, l’assunzione di determinati farmaci e una dieta scarsa di calcio, l’anoressia nervosa o un prolungato status in sottopeso.
Osteopenia: sintomi
Non ci sono in verità degli specifici ed evidenti sintomi per l’osteopenia, non da dei segni particolari, ci rende semplicemente soggetti con più probabilità alle fratture ossee. Quando un osso si rompe a causa dell’osteopenia o dell’osteoporosi, fa particolarmente male e può anche guarire con più difficoltà rispetto ad una frattura da trauma.
L’osteopenia da invecchiamento può essere naturale e sopportabile, quello che in ogni corpo accade è che la massa ossea rimane stabile ai valori massimi tra il 3° e il 4° decennio di vita, poi man mano cala perché l’attività delle cellule responsabili della formazione di nuovo tessuto osseo si riduce mentre quella delle cellule deputate all’osteolisi resta uguale. Le zone che di solito subiscono una perdita di massa ossea più pronunciata sono le epifisi, le vertebre, le ossa mascellari e la mandibola, questo processo rende più fragili gli arti e può anche far perdere i denti.
Osteopenia: valori
I valori che possono far pensare all’osteopenia di solito compaiono, se non ci sono delle problematiche particolari, nel periodo immediatamente successivo alla menopausa, quando c’è un calo naturale degli estrogeni. Si parla di osteopenia porotica.
Ci sono casi di osteopenia che emergono anche nel contesto dell’osteite fibrosa cistica, condizione causata da iperparatiroidismo e caratterizzata da fibrosi midollare. In caso di frattura e di conseguente immobilizzazione prolungata di un arto o di un osso in generale, può sì comparire l’osteopenia ma spesso è momentanea.
Osteopenia: cure naturali
Per prevenire o per tenere sotto controllo l’ osteopenia è utile fare molta attività fisica ma non una attività qualunque. Gli esercizi che servono sono quelli di carico, in cui il peso corporeo grava sulle ossa perché fa da stimolo positivo alla deposizione ossea.
Puntiamo quindi su camminata, marcia, ballo, escursioni, salire le scale, aerobica, anche la corsa leggera va bene ma solo se il livello di osteopenia non è grave, altrimenti è meglio evitare. Possono anche aiutare, gli esercizi fisici di resistenza e quelli posturali di balance. Un’altra cura naturale è la rinuncia al fumo di sigaretta e un consumo di alcol che deve restare modesto.
Osteopenia: alimentazione
Una delle cause dell’osteopenia è una dieta non equilibrata e con carenza di calcio e in generale di elementi nutritivi. E’ importante quindi che l’alimentazione sia ricca di calcio e di vitamina D, ricca quindi di latte, derivati del latte, verdure a foglia verde, per il primo, e di uova, salmone, sardine, pesce spada per la seconda. Si può anche fare uso di integratori dietetici.
Dieta per osteopenia
La dieta per evitare l’osteopenia non fa dimagrire ma fa certamente bene perché richiede una alimentazione equilibrata e varia, ricca di verdure e di alimenti che danno energie. Meglio poi non fumare e non fare abuso di alcool, per il resto nessuna particolare restrizione.
Osteopenia e osteoporosi
Sono entrambe delle patologie metaboliche dell’osso che determinano ipodensità ossea. L’osteoporosi è frequente in età senile o in quella successiva alla menopausa, se “primaria”, mentre se è “secondaria” può derivare da sottostanti condizioni mediche, tra cui malassorbimento, ipogonadismo, ipertiroidismo, mieloma multiplo e impiego protratto di alcuni farmaci, soprattutto corticosteroidi. L’osteoporosi è molto più grave dell’osteopenia e richiede dei rimedi più “aggressivi”.
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