Ortodonzia linguale
E’ facile confondere ortodonzia e ortognatodonzia, ma la differenza c’è eccome. Nel primo caso ci si limita a manipolare i denti mentre nel secondo caso, si va ad intervenire anche su persone che hanno malformazioni delle ossa mascellari. Spesso queste malformazioni hanno delle conseguenze sul viso, sui tratti del viso che ne sono modificati, ma, cosa ancora peggiore, anche la respirazione, la masticazione e la fonazione possono essere influenzate dalle malformazioni della mascella.
Ortodonzia linguale
Se l’’ortodonzia è quella parte dell’odontoiatria che si occupa di raddrizzare i denti storti, quella linguale è nello specifico una sotto branca della ortodonzia in cui si possono applicare gli attacchi dell’apparecchio sulla parte interna del dente, parete detta anche linguale. Questo fa sì che l’apparecchio non si noti nemmeno.
E’ una tecnica molto utilizzata e molto richiesta dai pazienti, soprattutto per motivi estetici. C’è chi rinuncia se non si può applicare un apparecchio di questo tipo, anche se non si vede, però, restano le alterazioni fonetiche prodotte dall’impatto della lingua sugli attacchi ma dopo un periodo di adattamento scompaiono o si attenuano.
Ortodonzia: costi
Quando si interviene sui denti, i costi sono spesso alti, anche in questo caso lo sono ma esistono vari fattori che possono far cambiare di molto il prezzo di un apparecchio. Esistono due tipi di terapia, a volte se ne applica una dopo l’altra, in sequenza. La chirurgica, in cui si estraggono i denti che ostacolano l’allineamento e l’articolazione degli altri, oppure che disturbano la posizione dento-facciale.
La terapia meccanica, invece, prevede la costruzione di diversi tipi di apparecchi che possono essere attivi o passivi. Gli attivi esercitano una certa forza in bocca e hanno spesso viti, archi, molle, i passivi invece sfruttano le forze masticatorie.
Ortodonzia pediatrica
L’ortodonzia non riguarda solo i bambini ma certamente è consigliato effettuare molto presto una visita ortodontica in modo da individuare eventuali problemi ed intervenire. La visita ortodontica o “check-up ortodontico” prevede molti passaggi come un ortopantomografia, una teleradiografia latero-laterale, un set di foto intra ed extra orale e le impronte delle arcate per la creazione del modello in gesso della bocca.
Non è una gioia mettere l’apparecchio, attivo o passivo che sia, da piccoli, ma spesso porta buoni frutti.
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Ortodonzia per adulti
I denti storti possono anche influire sulla sicurezza e sull’autostima e interferire nei rapporti personali. Da adulti non bisogna gettare la spugna perché non è vero che l’ortodonzia è cosa da adolescenti e bambini.
Può essere un dente storto o più denti storti, un colore troppo scuro dei denti e così via. Gli adulti tendono a non pensare all’ortodonzia ma a risolvere il tutto con la ricostruzione, mediante l’uso di materiali compositi, o con lo sbiancamento dentale nell’altro. Oppure rinunciano a intervenire tenendo non solo il proprio ”difetto” ma anche una maggiore probabilità di far deteriorare la situazione agevolando anche il depositarsi della placca batterica e la formazione del tartaro.
Ortodonzia invisibile
Quando si parla di ortodonzia invisibile si vuole intendere l’utilizzo di apparecchi invisibili per risolvere i problemi dei pazienti. Nella maggior parte dei casi si impiegano apparecchi chiamati retainers attivi, ottili fili intrecciati in acciaio che vengono applicati direttamente sulla superficie interna dei denti tramite una resina composita.
Questo fa sì che non si veda nulla, o quasi, all’esterno, ma che in bocca si faccia un bel lavoro con questi apparecchi, perché la situazione migliori. Per fissare questi dispositivi il filo deve essere prima sagomato in base alla forma e alla posizione dei denti del paziente in modo che l’impatto sia minimo e il periodo di assestamento, anche. Quando l’apparecchio va fatto aderire, senza attacchi, non fa affatto male e non danneggia né denti né gengive.
Ortodonzia intercettiva
Si può parlare anche di ortodonzia intercettiva, detta ugualmente miofunzionale, ed è quella in cui si va ad intervenire nella fase di dentatura mista, ovvero tra i 5 e i 9 anni in cui in bocca ci sono sia denti decidui, sia denti permanenti. In questo momento dello sviluppo, si va ad interferire con forze muscolari che possono condizionare e rovinare lo sviluppo armonico delle ossa mascellari. In particolare, è la lingua quella che più spesso viene individuata essere la responsabile di molti problemi.
In questa fase si usano sia apparecchi ortodontici mobili sia delle serie di esercizi di rieducazione dei movimenti della lingua e della muscolatura periorale.
Pubblicato da Marta Abbà il 30 Giugno 2018