Ortensia in vaso
Ortensia in vaso: cura, potatura e come si coltivano le ortensie in vaso. Consigli utili per avere fioriture abbondanti.
Si possono coltivare le ortensie in vaso? La risposta è sì, ma le condizioni e sono tante così come le cure da dedicare alla pianta.
Coltivare l’ortensia in vaso non è affatto semplice, raramente un’ortensia in vaso riesce a durare più di un paio di stagioni. La buona notizia è che la coltivazione delle ortensie in vaso diventa fattibile se tu sei disposto a rispettare alcune condizioni.
Ortensia in vaso: cure
L’ortensia in vaso che acquisti dal vivaio, in genere, è destinata a essere trapiantata in piena terra. Per questo, il vivaista non tiene molta cura del suolo presente nel contenitore. Quando compri un ortensia in vaso la prima cosa da fare è praticare un rinvaso.
Utilizza un vaso molto grande, più grande della porzione vegetale che vedi. Il motivo? Il terreno delle ortensie deve essere umido e il suolo contenuto in un vaso troppo piccolo tenderebbe ad asciugarsi velocemente.
Disponi l’ortensia in vaso in un luogo a mezz’ombra oppure ombreggiato. Nell’ideale l’ortensia dovrebbe ricevere poche ore di sole al mattino e ombra nelle ore più calde e al pomeriggio.
Il contenitore di coltivazione deve necessariamente avere dei fori di drenaggio. Lascia 1 cm di spazio tra il livello del terreno e il margine superiore del vaso, questo ti consentirà di monitorare meglio il terriccio, eseguire opportune concimazioni e irrigare bene.
Le irrigazioni devono essere più frequenti in estate. In inverno l’ortensia non va irrigata. Puoi iniziare a irrigare a partire dalla primavera, fai in modo che, tra un’irrigazione e l’altra, il terreno non si asciughi completamente ma che mantenga un’umidità di fondo.
Attenzione! Ti ho detto “umidità”, ciò significa che il terreno non deve essere zuppo d’acqua. I ristagni idrici causano morte dell’apparato radicale. Se sei indeciso su quando irrigare, smuovi il primo strado di terreno (che in genere risulta asciutto) e vedi nei due cm sottostanti se il terreno è umido… per farlo puoi usare una sonda da terreno che misura l’umidità oppure ficcare il tuo indice privo di guanti! Insomma, dovrai sporcarti le mani.
In estate, quando il caldo è torrido, irriga aggiungendo acqua fino al bordo del vaso. Le irrigazioni dovranno essere profonde. E’ sbagliato bagnare “poco e spesso”. Meglio bagnare con una minore frequenza ma con quantità più abbondanti.
Come coltivare le ortensie in vaso
Il terriccio per ortensie deve essere leggero e dalla reazioni di pH acida. Le ortensie sono piante acidofile e vanno trattate come tali.
Ciò significa che:
- Per l’irrigazione non puoi usare l’acqua del rubinetto se questa è calcarea. Se hai problemi di calcare nel bagno o la tua lavastoviglie subito finisce il sale, l’acqua del rubinetto è indubbiamente troppo dura. Allora puoi usare dell’acqua distillata, acqua che ricavi dal condizionatore… oppure, ancora meglio, acqua piovana!
- Le concimazioni vanno fatte solo con concimi specifici. Evita concimi universali a base di azoto che potrebbero fare danni o addirittura farti avere un’ortensia che non fiorisce.
- Bisogna usare un terreno specifico per piante acidofile o arricchire del terreno universale con un ammendante acido.
- Sarà necessario monitorare la reazione di pH del terreno del tuo vaso.
Se in piena terra il pH del suolo si modifica con molta difficoltà, in un piccolo vaso dove la disponibilità di soluti è limitata, le alterazioni possono avvenire molto più facilmente.
Il pH del terreno dell’ortensia deve avere valori compresi tra 4,5 e 6,5. Nell’articolo dedicato al pH del terreno ti spiego come misurare il pH del suolo e come ottenere misurazioni approssimative o più precise. Ti ricordo che, nel caso delle ortensie, il pH del terreno non solo regola l’assorbimento dei soluti presenti nel terreno (quindi condiziona la fertilità del suolo) ma incide anche sul colore assunto dai fiori.
Potatura dell’ortensia in vaso
La potatura è cruciale per l’ortensia e lo è ancora di più quando è coltivata in uno spazio limitato.
Dato la tua necessità di mantenere un volume contenuto, sono opportune potature più o meno drastiche. Ogni anno, dalla tua pianta puoi ottenere “piante figlie” sfruttando la tecnica di moltiplicazione per talea semi-legnosa spiegata nell’articolo dedicato alla talea di ortensia.
Per la potatura, devi ricordare che alcune ortensie portano i fiori sui rami vecchi, mentre altre sviluppano fiori su rami nuovi! Per evitare di ritrovarti con un’ortensia che non fiorisce, informati bene sulla varietà scelta.
Per la coltivazione in vaso è indispensabile scegliere varietà con la crescita determinata e contenuta. Presso vivai specializzati non mancano varietà di ortensia nana, più adatte a essere coltivate in vaso.
Concimazione
L’ortensia va concimata ogni primavera e a inizio estate, meglio se con un concime a rilascio graduale. Ricorda di usare un concime specifico per piante acidofile. Si può comprare presso Garden Center, consorzi agrari o sfruttando la compravendita online. SU Amazon, per esempio, un buon concime per piante acidofile (rododendri, azalee, eriche, ortensie…) si può comprare al prezzo di 18,99 euro con spese di spedizione gratuite. Per tutte le informazioni sul prodotto citato vi rimandiamo alla pagina Amazon del prodotto: Compo NPK 13-5-9 .
Pubblicato da Anna De Simone il 18 Aprile 2019