Ortaggi stravaganti da coltivare in giardino
Volete stupire i vostri ospiti? Perché non farlo con le vostre aiuole? Ci sono ortaggi poco conosciuti ma facili da coltivare, se amate il giardinaggio e il cibo biologico, cimentatevi in questa impresa e aggiungete all’orto qualcosa di appetitoso e stravagante.
Se dico Alchechengi, centenaria, okara o gombo, vi viene in mente niente? No?! Eppure sono tutti nomi di ortaggi che possono essere facilmente coltivati nel giardino di casa. Se vi state chiedendo cosa coltivare in giardino, questa può essere la vostra occasione!
Gli Alchechengi sono frutti gialli della famiglia delle Solanacee. I frutti gialli sono spesso impiegati in pasticceria, per adornare bevande, preparare frullati o… perché no… stupire i propri ospiti! Tale specie è diffusa per scopo alimentare e può adattarsi a diversi tipi di suolo, l’importante è che facciano sgrondare bene l’acqua.
L’alchechengi si coltiva come il pomodoro, compresi i periodi di semina in piena aria che di trapianto. Per la semina si procede a marzo al Sud e ad aprile al Centro e al Nord. Il trapianto potrà avvenire ai primi di aprile al sud e ai primi di maggio al nord. L’unica differenza tra la coltivazione del pomodoro e quella dell’alchechengi sta nell’esportazione dei getti che si formano alla base della pianta: nell’alchechengi non si dovrà praticare alcuna esportazione. Per la coltivazione vi rimandiamo alla guida su come coltivare pomodori. La raccolta si effettua da metà luglio a metà agosto e il frutto e pronto quando assume il suo caratteristico colore giallo.
Se ti interessa approfondire, puoi leggere l’articolo “Alchechengi: pianta e sue proprietà”
L’okra, conosciuto anche con il nome di gombo, è un ortaggio della famiglia delle Malvacee. In Italia è coltivato quasi esclusivamente nelle regioni meridionali. Dopo il raccolto, l’ortaggio potrà essere consumato sia crudo che cotto. I frutti sono di circa 10 centimetri e sono perfetti per la preparazione di particolari insalate, consumati con un filo d’olio, sale e limone. Per chi non bada alla linea, possono essere consumati anche fritti.
L’Okra si sposa bene con terriccio di medio impasto ma generalmente può essere coltivato su qualsiasi suolo capace di grondare bene l’acqua. La posizione della coltivazione dell’Okra deve essere particolarmente soleggiata, anche i climi devono essere miti con una temperatura minima di 16° gradi mentre quella più ottimale è intorno ai 30 gradi. E’ chiaro che la coltivazione va effettuata nei periodi estivi con una semina che si avvia a fine maggio. Il raccolto inizierà da luglio e proseguirà fino al termine di agosto. Attenzione: il frutto deve essere raccolto non troppo grande, l’ortaggio troppo sviluppato non sarà più commestibile.
La centenaria è una zucca particolare della famiglia delle Cucurbitacee. E’ conosciuta anche con il nome di zucca spinosa, zucchetta messicana o Chayote. I frutti hanno una forma di pera e sono lunghi dai 10 ai 15 centimetri. Sono ricoperti da aculei e ogni frutto pesa circa 200 grammi. Anche in questo caso non vi sono particolari esigenze del terreno, può essere coltivata in qualsiasi zona d’Italia a patto che le temperature non siano troppo rigide. La media ideale è compresa tra i 18 e i 24 gradi. La semina può avvenire a maggio mentre il raccolto inizierà da agosto fino a settembre-ottobre: la produzione può superare i 100 frutti per pianta! Si può coltivare un’unica pianta di Chayote e consumare le particolari zucche proprio come si fa con quelle più diffuse.
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Pubblicato da Anna De Simone il 10 Settembre 2012