L’ornitorinco è un piccolo mammifero semi-acquatico, vive in Australia e incuriosisce per il suo buffo aspetto e il suo comportamento. Tra i fattori che più attirano l’attenzione vi è la produzione di un particolare veleno che non sembra avere esclusivamente funzioni difensive. Vediamo tutti i dettagli.
Ornitorinco veleno: la molecola velenosa è prodotta da ghiandole e stoccata in speroni posti nelle zampe. Al contrario di ciò che alcune leggende metropolitane affermano, l’ornitorinco non si suicida con il suo veleno. Le funzioni del veleno sono ancora oggetto di studio, perché non sembrerebbe volto esclusivamente alla difesa.
Ornithorhynchus anatinus
Il suo nome scientifico è Ornithorhynchus anatinus, questo piccolo mammifero è endemico della zona orientale dell’Australia. Appartiene all’ordine dei manotremi, cioè l’ordine dei mammiferi che fanno le uova. Esistono solo cinque specie di manotremi. L’ornitorinco, il particolare, è anche noto come platipo ed è l’unico rappresentante della sua famiglia e del suo genere (classificazione tassonomica, famiglia Ornithorhynchidae, genere Ornithorhynchus).
L’ornitorinco incuriosisce perché ha un metabolismo estremamente lento se confrontato con quello degli altri mammiferi. Anche la temperatura corporea è più bassa del comune (32°C contro i classici 38°C degli altri mammiferi).
Il corpo e la piatta coda dell’ornitorinco sono coperti da una fitta pelliccia. I piedi sono palmati e il muso largo. Le sue dimensioni sono ridotte: la lunghezza va dai 30 cm ai 40 cm mentre la coda può essere lunga fino a 15 cm. Il peso è molto variabile in base alla regione di crescita: si va da 0,700 kg per le taglie più piccole fino a 2,4 kg per gli esemplari più grandi. Come premesso, l’ornitorinco affascina non solo per il suo aspetto ma anche per il suo veleno.
Ornitorinco: veleno e i suoi effetti
Gli esemplari maschi di ornitorinchi presentano, in ognuna delle zampe posteriori, uno sperone cavo. Tale sperone è usato per iniettare un veleno nel corpo dei predatori che lo minacciano.
Il veleno è prodotto dalle ghiandole crurali, si tratta di ghiandole alveolari dalla forma simile ai nostri reni. Il veleno è usato anche nella lotta al controllo del territorio. Per il veleno di ornitorinco non esiste alcuna antidoto. In base alla taglia della preda, il veleno può essere mortale o può causare importanti menomazioni.
Anche se il veleno è assente nelle femmine, gli studiosi non credono che esso abbia una sola funzione difensiva.
Il veleno di ornitorinco è pericoloso per l’uomo?
Il veleno, nell’uomo, non ha esito fatale: il sintomo principale è il dolore acuto, intenso e immediato, subito seguito da un edema che si forma gradualmente diffondendodi sull’intero arto colpito. Il dolore può durare, in base ai casi, giorni o addirittura mesi. Il veleno dell’ornitorinco non è letale per l’uomo ma può essere fatale per piccoli cani, gatti o altri animali domestici.
Mammifero che depone le uova
Come premesso, gli ornitorinchi sono tra i pochi mammiferi che fanno le uova. La femmina si rinchiude con minuziosa sicurezza, in una delle camere della tana: è solo quando si sentirà a sicuro che deporrà le sue uova. Gli ornitorinchi depongono uno o due uova e riescono a tenerle al caldo con il corpo e la coda.
Le uova si schiudono in circa dieci giorni. I piccoli appena nati si rannicchiano sul ventre della madre… Come tutti gli altri mammiferi, anche gli ornitorinchi producono latte ma le femmine non hanno capezzoli. L’ornitorinco secerne il latte da pori sulla pelle.
Si può allevare un ornitorinco?
No, qui in Italia non è possibile. La rivista National Geographic ha pubblicato un articolo sull’ornitorinco e sui tentativi di allevarlo in cattività. Allevare l’ornitorinco si è rivelata un’impresa difficilissima anche per chi organizzava l’allevamento rispettando a pieno l’habitat dell’animale. Fino a oggi, solo pochi cuccioli sono stati allevati con successo, i migliori risultati sono stati ottenuti dall’Healesville Sanctuary dello stato di Victoria, Australia.
Dove vedere gli ornitorinchi
In natura non è facile avvistare gli ornitorinchi! Gli incontri sono solo fortuiti perché gli ornitorinchi non amano le zone popolate e trascorrono la gran parte del loro tempo sottoterra o sott’acqua, in più hanno abitudini notturne.
Anche se sono difficili da incontrare, è possibile vedere gli ornitorinchi nei loro habitat naturali: affidandosi a una guida ambientale, è possibile individuare zone adatte! Chi pratica pesca o birdwatching negli habitat australiani, finisce quasi sempre per imbattersi in un ornitorinco intento a nutrirsi o che nuota tranquillo lungo l’argine di un fiume.
Sebbene gli ornitorinchi non siano considerati animali a rischio estinzione, vi è una postilla che evidenzia la fragilità della specie che è indicata come “comune ma vulnerabile” oppure “al sicuro ma a rischio in futuro”.