Orgonite: caratteristiche e proprietà
L’orgonite non ha un nome fortunato ma è un materiale che possiede delle proprietà interessanti e che vale la pena di scoprire.
Orgonite: cosa è
L’orgonite non è una pietra, come alcuni di voi stanno pensando, ma è una miscela di resina e metallo che spesso viene modificata con l’aggiunta anche di cristallo di quarzo. Questa particolare sostanza, questa combinazione di materie prime, ha delle proprietà molto allettanti, prima tra tutte quella di ripulire gli ambienti dalle energie negative e trasformare l’orgone negativo (DOR) in orgone positivo (OR). Ecco perché orgonite. Se la si indossa, riequilibra le nostre energie in tutto il corpo.
Orgonite: proprietà
Questo materiale viene particolarmente apprezzato perché sarebbe in grado di canalizzare le energie. Lo troviamo quindi spesso impiegato in varie tecniche di meditazione, nel Thai Chi, nello Yoga o nel Reiki. Si costruiscono degli oggetti o degli strumenti a base di orgonite in modo che possano avere un doppio effetto. Attira l’energia esterna e respinge la forza che induce l’energia interna a fuoriuscire. Ciò significa che da un lato ci permette di conservare l’energia che abbiamo dentro e dall’altra riesce ad attirare quella che c’è all’esterno, di positiva, e ci può rendere ancora più forti. Questo doppio effetto è chiamato “scrambling”.
Ciò che accade è che l’energia orgonica filtra attraverso lo strumento di questo materiale in maniera spiralizzata e il quarzo che vi è contenuto la ripulisce.
Orgonite: caratteristiche
Andiamo a scoprire da dove viene l’orgonite e da quando la utilizziamo, visto che è ancora molto poco nota. A scoprirla sono stati due studiosi, Karl Werz e Don Croft coniarono il termine negli anni Ottanta, a seguito di attente osservazioni. In particolare avevano notato che piccoli frammenti di metallo sospesi in resina epossidica indurita producevano un materiale dalle proprietà particolari e del tutto simile a quello sperimentato attraverso gli accumulatori orgonici, strumenti che hanno la capacità di rigenerare la carica bioenergetica del corpo.
Orgonite: uso
Nonostante non sia troppo nota a chi non pratica la meditazione o le discipline sopra citate, l’orgonite è facile da trovare in commercio e la si può addirittura preparare in casa acquistando i singoli ingredienti. Una volta che è in nostro possesso dobbiamo prendere delle precauzioni per fare in modo che mantenga le sue proprietà. Deve stare vicina a fonti di luce, meglio se naturali, per cui ottima la finestra, e nella zona della casa più a nord e non è un caso. Proprio quella è la parte in cui scorre l’energia orgonica.
La si può anche indossare se si desidera liberare la propria energia e in questo caso teniamola vicino al collo e alla testa per lasciare che ci protegga da energie dannose per la nostra salute. Questa miscela di materiali ci assicura un equilibrio interno maggiore perché trasforma l’energia in entrata e ci rafforza. Una terza possibilità è quella usarla per l’acqua per migliorarne la qualità. Basta mettere un pezzo di materiale sotto il contenitore di vetro per poter poi bere un’acqua energetica e ricca di benefici per l’organismo.
Cristallo di quarzo
Abbiamo citato più volte il cristallo di quarzo, contenuto in questo materiale e con ottime proprietà riguardanti l’energia. Andiamo a conoscerlo meglio attraverso alcuni cenni storici. E’ una pietra nota da millenni e sono stati gli antichi greci a definirlo cristallo credendo fosse una varietà di ghiaccio fredda al punto da non poter essere più disciolta. Tra le tanti varietà del quarzo, l’ametista è particolarmente famosa perché protagonista di un mito. Ametista era infatti una ninfa del corteo di Diana, molto bella e sensibile al tema della castità. Bacco se ne innamorò e la inseguì per possederla, lei per sfuggirli chiese aiuto a Diana stessa che la trasformò in gelido cristallo di quarzo per proteggere la castità della sua ninfa. Bacco si riprese dalla sbornia che lo aveva fatto comportare in modo molesto e si commosse per il destino della ninfa. Decise di farla diventare color vino e darle la proprietà di preservare dei ed umani dagli eccessi delle ubriacature. Ametista significa sostanzialmente non-ubriaco. Nella Roma Imperiale si usava immergere un anello di ametista nel bicchiere di vino prima di bere ma lo potevano fare solo i più ricchi, per questo diventò un simbolo di potere.
Pubblicato da Marta Abbà il 2 Luglio 2019